giovedì 31 maggio 2018

Il 1 giugno ad Amalfi “Teste mozze” di Franco Maldonato e “L’amore non si interpreta” a cura di Stefania De Caro

Non si sono ancora spenti gli echi positivi per il prestigioso riconoscimento che, nell’ambito della cerimonia d’apertura della XII edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo, il Premio Internazionale Nassiriya per la Pace, tramite il suo presidente Vincenzo Rubano, ha inteso assegnare ad Alfonso Bottone perché, come si legge nella motivazione, “Costruttore di pace, instancabile promotore di iniziative culturali. Per il suo impegno sociale, per aver promosso e valorizzato l’arte e la bellezza della Costiera Amalfitana”, che già la kermesse culturale ricomincia il suo cammino lungo le più incantevoli e suggestive location della Costa d’Amalfi, e non solo.

Venerdì 1 Giugno si riparte da Amalfi, con il patrocinio del Comune. Alle ore 19.30, infatti, presso la Sala don Andrea Colavolpe, vernissage d’inaugurazione della personale della pittrice Annamaria Ruocco. “Colori”, il titolo della mostra che resterà aperta fino al 10 Giugno, dell’artista amalfitana di nascita, con una lunga esperienza di vita a Londra, autodidatta, ma che dipinge sin dalla fanciullezza. Artista a tutto tondo, Annamaria Ruocco passa dall'arte religiosa alle nature morte, dai volti di donna a squarci di paesaggi anche lontani, usando non solo la tecnica dell'olio su tela a cui è particolarmente avvezza. E, nella sua forte passione artistica, non le basta il dipingere; ridà infatti vita a piccoli rifiuti, riciclandoli, creando oggetti, utensili, attrezzi. L'Arte è davvero parte di sé, le fa compagnia lungo il suo percorso di vita.

Alle 20.00 presso il Salone Morelli del Comune, invece, riprendono i salotti letterari della XII edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo, con Franco Maldonato “Teste mozze”, edito da Iride, e “L’amore non si interpreta”, antologia di autori vari curata da Stefania De Caro, per L’Erudita.

Principe del Foro, editorialista, scrittore, il saprese Franco Maldonato in "Teste mozze", edito da Iride del prestigioso Gruppo Rubbettino, rivisita la vicenda umana e politica di Costabile Carducci, una delle più belle figure dei moti del 1848. Un romanzo storico, ambientato proprio nel paesino lucano, dove, nel 1948, fu barbaramente trucidato, con un colpo di pistola che gli fracassò il cervello, dopo essere stato insultato e picchiato, il patriota Costabile Carducci.
Il mandante fu il prete sanfedista di Sapri don Vincenzo Peluso, che l'insegnante di Acquafredda Francesco Raeli, sostenitore dell'eroicità del Carducci, definì, in un discorso da lui pronunciato nel 1920 "...nefando e triste amico e protetto di Re Ferdinando e della Corte!". I fatti raccontati sono reali: romanzati sono solo i dialoghi relativi alla storia tra Costabile e sua moglie Vittoria Del Re.
Gli autori de “L’amore non si interpreta” trattano nell’antologia curata da Stefania De Caro un tema molto delicato, quello della violenza di genere, in particolare quella psicologica. “Il titolo di questa antologia vuole risuonare nella testa e nel cuore di ogni uomo e donna che, dietro la parola amore, racconta e si racconta bugie. L’amore non ha interpretazioni. Le frasi pericolose che si pronunciano nelle relazioni come “io so amare così” o “la sua gelosia è il segno di troppo amore” o “mi ama a modo suo” sono campanelli d’allarme che dovremmo ascoltare subito. Troppo spesso alcune donne sono abituate a considerarsi sbagliate, non degne, alla ricerca costante di approvazione”, dice la curatrice, speaker di Radio Luna.

Serata affidata alle cure del direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it Alfonso Bottone.
Maggiori informazioni sul sito www.incostieraamalfitana.it

Il 3 giugno torna domenica gratis ai musei

Porte aperte il 3 giugno negli oltre 400 luoghi cultura

Torna il 3 giugno la domenica gratuita dei musei, l'iniziativa Mibact che apre le porte gratis negli oltre 400 siti pubblici della cultura sparsi per l'Italia... c'è solo l'imbarazzo della scelta in un ricco e variato menu, che va dall'arte alla storia antica, tanti musei ma anche ville, castelli, residenze. Tutte le informazioni sugli orari di apertura si trovano sul sito online del Mibact: www.beniculturali.it

Ecco per voi solo qualche spunto:
Per un tuffo nella storia c'è l'austero Castello medioevale di Montesarchio, in provincia di Benevento, che in epoca borbonica si trasformò in carcere per poi diventare, fino al 1980, un orfanatrofio oggi museo.

Non mancano i classici come l'Abbazia di Fossanova a Priverno oppure i luoghi dell'archeologia, come le fornaci romane di Lorato (Milano).

Senza dimenticare i big di sempre: dagli Uffizi al Colosseo, da Brera a Pompei, la Reggia di Caserta, il Palazzo di Teodorico a Ravenna.

Parco Archeologico di Ercolano e #Domenicalmuseo

Si ripropone domenica 3 giugno, l’appuntamento mensile dell’ingresso gratuito al Parco Archeologico di Ercolano con l’iniziativa ministeriale #Domenicalmuseo.

Sono stati 5845 i visitatori che hanno fruito del sito nello scorso appuntamento di domenica 6 maggio, e nel mese di maggio grazie anche alle iniziative ministeriali della Festa dei musei, del 19 maggio e 20 maggio -con 4500 ingressi in soli due giorni di apertura- e Notte dei musei del 19 maggio con 822 i visitatori che hanno fruito del sito in orario serale con un biglietto di solo 1 €, oltre alle iniziative organizzate al Parco, si è registrato un incremento dei visitatori di oltre il 15% rispetto allo stesso mese dello scorso anno; numeri che, per il personale del Parco, aggiungono impegni e responsabilità per migliorare la qualità dei servizi, in tale ottica, per il 7 giugno è prevista una giornata di studio sulla programmazione strategica organizzata in collaborazione con il Comune di Ercolano e il partner Herculaneum Conservation Project.

Intanto, in apertura della stagione estiva, a partire dal 1° giugno, per ampliare e migliorare l’offerta di fruizione ed accogliere sempre meglio i visitatori del Parco prenderanno servizio altre 4 unità di personale della società Ales e si potrà approfittare dei dépliant per le visite tematiche Maiuri pop up (scaricabili on line su ercolano.beniculturali.it).

mercoledì 30 maggio 2018

ISOLE VICINE di Daniela Feltrinelli

...Ho trascorso molta parte delle mie estati sulle spiagge sassose di quest'isola, esplorandola a piedi e in barca, passeggiando, nuotando, fotografando, contemplandone sempre la ruvida bellezza. Ne è scaturito un intenso legame che mi ha spinto a scrivere queste poesie: esse costituiscono la mia personale forma di dialogo con il paesaggio, all'interno del quale mi sento appagata e compartecipe della meravigliosa natura che mi circonda.
Ma la parola “isola” assume per me significati più vasti; prima di tutto isola è rifugio, accoglienza e salvezza e ne troviamo conferma nella tragica attualità della cronaca. Isola è anche spunto di riflessione sulla condizione esistenziale umana e sulla necessità della consapevolezza di esistere e di convivere nella natura, magnifico e complice sfondo delle vicende umane. In questo senso “isola” è anche il mio giardino...che scoprirete nelle pagine più avanti.”


Nel libro di poesie ISOLE VICINE si parla del paesaggio spezzino, dalla Palmaria, al Tino alle Cinque Terre... Il paesaggio è sempre filtrato ed arricchito dagli stati d’animo e dai sentimenti dell’autrice che si immerge in una contemplazione meditativa, ponendosi anche domande esistenziali, senza mai rinunciare alla meraviglia destata in lei dalla bellezza degli elementi naturali: mare, aria, rocce, luce, vegetazione compongono ai suoi occhi un magnifico caleidoscopio di immagini mutevoli ed appaganti...

Note biografiche dell'autrice:
Daniela Feltrinelli è nata a la Spezia nel 1962. Fin dall'adolescenza ha utilizzato la scrittura come mezzo di espressione personale, scrivendo lettere e diari. Si è diplomata all'Istituto Magistrale “G.Mazzini” nel 1980 ed ha conseguito un diploma di specializzazione nel 1982 a Genova. Per perfezionare la propria formazione di insegnante, ha frequentato numerosi stage CEMEA (alcuni dei quali dedicati alla scrittura ed alla lettura) condotti dal pedagogista Cesare Godano, che ha sempre considerato un grande maestro.
Nel corso degli anni ha partecipato ad alcuni concorsi letterari: nel 1990 al concorso di poesie inedite Cinque Terre con le poesie Zia e Disegni a Terezìn (dedicata ai bambini prigionieri nel campo di concentramento) successivamente premiata nella quarta edizione del premio nazionale di poesia Dimensione donna; al concorso Città della Spezia con la poesia Amica.
Nel 2006 ha partecipato al concorso Storie di quartiere con il racconto autobiografico Vivevamo tutti lì; le suddette opere sono state pubblicate in antologie.
Nel 2018 la poesia Quindicimila bambini (nuovamente dedicata ai bambini del ghetto di Terezìn) è stata selezionata e recitata da un’attrice durante la serata conclusiva del festival LiberArte di Roma.
E’ stata premiata al secondo posto nel Concorso letterario Giglio blu 2018 a S. Giovanni Valdarno per la poesia Cinque Terre ed ha conseguito il Premio speciale della critica per la poesia inedita Isola del Tino nel concorso Città di Pontremoli 2018.
Nel mese di maggio è stato pubblicato il suo libro di poesie Isole vicine per le edizioni Agorà&Co.
Ama pensare che la scrittura sia il luogo più idoneo e sicuro dove riporre sentimenti ed emozioni.

“La sostanza del ricordo”

Doppia personale di Andrea Cereda e Alessandro Costanzo

Andrea Cereda - L'ordine delle cose Cosmo
La Galleria Bonioni Arte (Corso Garibaldi 43, Reggio Emilia) presenta, dall’8 giugno all’8 luglio 2018, “La sostanza del ricordo”, doppia personale di Andrea Cereda e Alessandro Costanzo. Curata da Matteo Galbiati, la mostra sarà inaugurata venerdì 8 giugno con orario 18.00-22.00.
Un progetto curatoriale che, per la prima volta, mette a confronto le esperienze artistiche di Andrea Cereda e Alessandro Costanzo, selezionati dalla Galleria Bonioni Arte nell’ambito di Arteam Cup 2017. Nonostante percorsi differenti, i due artisti riescono a “incontrarsi”, svelando inattese affinità poetiche e analogie di visione.
«In entrambi – scrive Matteo Galbiati – la scelta di esprimersi rispettivamente con la scultura e con la pittura, mezzi tradizionali, ritrova inedite modalità formali, evidenziando una comune attitudine e convergenza a rinnovarne i codici espressivi e a contaminarne le azioni, portando alla verità di opere che sommano i modi e i mondi di entrambi i linguaggi. Concretezza, memoria, tempo, spazio, colore, natura e artificio trovano spazio per “muoversi” e “muovere” le immagini in un concatenarsi di fenomeni che svelano, poco per volta, il valore e il senso del loro fare che affida all’immagine il compito di testimoniare la suggestione di qualcosa che supera la contingenza del frammento reale costituito dall’opera stessa».
Andrea Cereda - Raggruppamento
Andrea Cereda presenta una selezione di opere a parete e da appoggio composte da una pluralità di elementi, tutte realizzate dal 2015 ad oggi. Per i suoi lavori utilizza prevalentemente ferri e lamiere recuperati da vecchi bidoni industriali, combusti, assemblati e tenuti insieme da saldature “urgenti”. Materiali che evidenziano la storia e la memoria della materia, con riferimento alle dinamiche umane, come ad esempio la necessità di adattarsi e trasformarsi per sopravvivere.
Andrea Cereda nasce a Lecco nel 1961, vive e lavora a Robbiate, in Brianza. Arriva al mondo dell’arte passando per l’esperienza maturata nel campo della pubblicità. La sua attività espositiva, inaugurata nel 2001, comprende numerose mostre in Italia e all’estero. Tra le recenti esposizioni si segnalano: “Romana Design District” (Scalise Costruzioni, Milano, 2018, a cura di Associazione Culturale Arteam), “saturAzioni” (Castello Visconteo, Abbiategrasso, Milano, 2018, a cura di Sonia Catena), “Arteam Cup 2018” (Fondazione Dino Zoli, Forlì, 2018, a cura di Livia Savorelli e Matteo Galbiati), “gARTen” (Villa Rovere, Correggio, Reggio Emilia, 2018, a cura di idee di gomma). Da anni collabora con le sue opere alle edizioni Pulcinoelefante.
Alessandro Costanzo nasce nel 1991 a Catania, dove vive e lavora. Dopo il diploma, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Urbino, dove studia nuovi linguaggi della pittura. Prosegue gli studi all’Accademia di Catania, conseguendo la laurea specialistica in Pittura - Arti Visive. È stato selezionato nell’ambito dei seguenti concorsi artistici: Premio Ora (2017), Arteam Cup 2017, Premio Arti Visive San Fedele (2017-2018), Arteam Cup 2018. Le sue opere sono state recentemente esposte a BAF - Bergamo Arte Fiera (Arteam, 2018) e alla Fondazione Dino Zoli di Forlì, nell’ambito della mostra dei finalisti di Arteam Cup 2018, a cura di Livia Savorelli e Matteo Galbiati.

Andrea Cereda - Senza-titolo

martedì 29 maggio 2018

I° Premio nazionale ed internazionale “Poesia è Vita” - finalisti

La Commissione della Prima Edizione del Premio 'Poesia è Vita' presieduta dal presidente di giuria dott.prof.Giuseppe Cipolloni e composta da:
dott.Nunzio Buono(poeta e scrittore)
dott.Moreno Tonioni(poeta)
dott.ssa Teresa Esposito(dirigente scolastico,poetessa,scrittrice)
dott.ssa Rosaria Pannico(giornalista,scrittrice)
dott.Francesco Gemito(giornalista,scrittore,poeta)
dott.ssa Cristina Santonicola(fotografa)
dott.ssa Tina Caccaglia(scrittrice)
dott.Andrea Fabiani(sociologo,scrittore,poeta)
dott.ssa Annamaria Barone(poetessa)
Ha esaminato in forma rigorosamente anonima le numerose opere pervenute tutte di grande valore . Ha emesso la seguente lista di premiati per le sezioni previste dal premio.
ha così deliberato
Sez.B poesia in vernacolo
Finalisti
“Rendenedde”(Savino Morelli-Bari)
“Finzas a sas jannas ‘e su chelu”(Stefano Baldinu- San Pietro in Casale(Bo)
“Dodici aprile 1949”(Carmine Montella-Baiano(Av)
“Nu tintu juarnu”(Angelo Canino-Acri(Cs)
“Ciavuru d’addiu”(Rosaria Lo Bono-Termini Imerese(Pa)
“ ‘O palcoscenico d’a vita”(Gino Abbro-San Nicola la Strada(Ce)
Encomi d’onore
“ ‘A Sora Nena”(Antonella Calvani-Tarquinia(Vt)
“Viti ruvinati”(Antonietta Galofaro-Castellamare del Golfo(Tp)
“La vita”(Tiberio La Rocca-Subiaco(Roma)
“A vuci du poeta”(Antonio Barracato-Cefalù(Pa)
Menzioni di merito
“ ‘A musa ispiratrice”(Gennaro Grieco-Saviano(Na)
“ ‘O n’fame”(Alfredo Scotti-Ponza(Lt)
“ ‘Mmigranti”(Roberta Zurzolo-Samo(Rc)
“Amuri ‘i matri”(Salvatore Gazzara-Messina)
“ Nu suonn”(Igor Issorf-Napoli)
“O focu undi ncappammu”(Rocco Criseo-Bova marina(Rc)
“A mamma”(Rocco Nassi-Bagnara Calabra(Rc)

N.B. L’ordine dei finalisti e puramente casuale,la classifica finale si avrà il giorno stesso della premiazione.



Seminari interdisciplinari di cultura aeronautica

Aeropolis 

 

Un inedito speciale per il nuovo numero di Levania: NELL’ALTROVE DI SÁNDOR MÁRAI.

Un inedito speciale per il nuovo numero di Levania rivista di poesia, che sarà presentato presso l’Associazione Movimento Aperto, via Duomo 290/c, martedì 5 giugno alle ore 17,30, da Viola Amarelli. Oltre ai redattori, saranno presenti, tra gli altri, gli autori Salvatore Di Natale, Mimmo Grasso, Giulia Scuro. 
 
 

Doppio appuntamento con l’apertura della XII edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo

Il 28 maggio a Maiori e il 30 a Roma serate inaugurali della XII edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo. Il 29 maggio a la Feltrinelli di Salerno “L’Avvoltoio” di Giuseppe Petrarca e “Teresa Filangieri” di Carla Marcone

Doppio appuntamento con l’apertura della XII edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo: lunedì 28 maggio al Reginna Palace Hotel di Maiori e mercoledì 30 Maggio a Roma presso la Casa dello Scrittore della Federazione Unitaria Italiana Scrittori, sul Lungotevere Mellini n.33. Nel mezzo, martedì 29 maggio a la Feltrinelli di Salerno, cominciano i salotti letterari con i primi dei 51 scrittori di novità letterarie in concorso per il Premio costadamalfilibri 2018.

I gemellaggi con il Sicily Web Festival di Ustica, il Premio Internazionale Nassiriya per la Pace - Roma, Le Chat Noir - rassegna letteraria di Bracigliano, l’Associazione Polis SA Navigando Controvento di Nocera Superiore, l’Associazione James Joyce di Salerno, l’Associazione Papersera, l’Associazione Porto delle Nebbie di Salerno, contrassegneranno la Serata inaugurale del 28 maggio a Maiori, alle ore 20.00. Nel corso della serata il direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it Alfonso Bottone si intratterrà con Lucio Rufolo, autore di “Ho scritto T’Avor sulla sabbia. Psicopatologia degli amori nevroticamente infelici”, edito da Homo Scrivens. Una divertente geografia dei tanti dissapori che, fra alti e bassi, baruffe e incomprensioni, uniscono e soprattutto disuniscono molte coppie moderne. Se temete che il vostro rapporto di coppia possa trasformarsi in un amore infelice, non vi resta che leggere “Ho scritto T’Avor sulla sabbia”. Lucio Rufolo (che, oltre ad essere un brillante narratore è anche un ottimo medico, e perciò sa bene ciò che scrive), delinea un percorso terapeutico che ciascuno potrà adattare al proprio bisogno attraverso le vicende degli sfortunati e nevrotici protagonisti di cinque storie d'amore. Ma se non siete tra gli afflitti da pene sentimentali, abbandonatevi con fiducia alla lettura: offrirà un contributo determinante al vostro buonumore. Voce poi ai protagonisti della XII edizione della Festa del Libro in Mediterraneo, una delle kermesse culturali più importanti in Italia e in Europa, che gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La Serata romana del 30 maggio si aprirà con i saluti agli ospiti del presidente del FUIS, Natale Antonio Rossi; ad Alfonso Bottone, invece, il compito di illustrare il programma di ..incostieraamalfitana.it, che si snoderà fino al 22 luglio lungo le più incantevoli e suggestive location della Costa d’Amalfi (Praiano, Furore, Conca dei Marini, Amalfi, Atrani, Minori, Maiori, Tramonti, Cetara), ma anche tra le città di Salerno, Cava de’ Tirreni e Napoli, nell’Agro (Nocera Superiore ed Inferiore, Sarno), nella Valle dell’Irno (Bracigliano), nel Cilento (Palinuro). Nel corso della serata sarà annunciata l’assegnazione del Premio inPace 2018. Dopo l’Associazione “Rondine” Cittadella della Pace di Arezzo (2015), l’AGESCI (2016), Amnesty International (2017), il prestigioso riconoscimento sarà consegnato a Cetara il 14 dicembre all’UNICEF. La XII edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo è interamente dedicata ai bambini morti nel Mediterraneo, vittime innocenti della “grande fuga” dalle guerre e dalla povertà.
Giuseppe Petrarca con “L’Avvoltoio” (Homo Scrivens) e Carla Marcone con “Teresa Filangieri. Una duchessa contro un mondo di uomini” (Scrittura&Scritture) i primi autori che aprono il 29 maggio alla Libreria la Feltrinelli di Salerno, ore 18.30, il concorso per l’assegnazione del Premio costadamalfilibri, maiolica della tradizione ceramista vietrese realizzata da Nicola Campanile, e delle sezioni “Giallonoir” ed “Antologie”, in collaborazione con le Associazioni “Porto delle Nebbie” di Salerno, “Joseph Beuys…e oltre” di Cava de’ Tirreni, “Costadamalfiper…” di Minori, e la Pro Loco Salerno Città visibile.
La nuova indagine del commissario Cosimo Lombardo in “L’Avvoltoio” di Giuseppe Petrarca parte dal suo rientro in Sicilia dopo un periodo di riposo. Si scontra allora con due intricate vicende: un traffico d'organi gestito da un'organizzazione criminale internazionale che non esita a operare anche su bambini inermi e una violenta epidemia nel campo di accoglienza di Cala


Manenti. Lombardo sospetta che l'epidemia sia dolosa, allo scopo di dirottare gli immigrati in una struttura gestita da soggetti mafiosi collusi con esponenti del ceto politico locale, con l'apporto d'insospettabili medici spinti da sete di denaro e sotteso razzismo.

In “Teresa Filangieri. Una duchessa contro un mondo di uomini” di Carla Marcone, all'indomani dell'Unità d'Italia, in una Napoli preda della miseria, dove i bambini poveri sono abbandonati al proprio destino e le orfane spesso diventano spose raccattate o suore senza vocazione, una duchessa attraversa i vicoli lerci, bussa alle porte dei bassi, interroga il popolo per aiutare e non per sedurre con promesse irrealizzabili. In questa Napoli lazzara di Michele 'o Belzebù, dove l'azzurro degli occhi di Raffaele si sporca col nero della superstizione della schiena ingobbita del buon Alfonso, Teresa Filangieri concepisce un progetto ambizioso: far costruire il primo ospedale pediatrico. Deve però scontrarsi con il mondo degli uomini, quegli stessi, padri e mariti, a cui le donne ancora appartengono di diritto. Sfida le convenzioni, raccoglie dalla strada gli scugnizzi, ferite che bisogna cominciare a disinfettare. L’autrice mette in scena una Napoli in cui la storia viaggia per conto proprio, separata nei tempi e nei modi dal resto d'Italia, dove vivere è una ricompensa e morire spesso è un privilegio, e ridona luce a una donna dai natali illustri, animata dalla passione civile, dall'amore verso i più deboli, ma dimenticata dalla Storia.

Ad intervistare i due autori il direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it Alfonso Bottone. Sottolineature musicali del flautista Franco Ascolese, in collaborazione con il Conservatorio musicale “Giuseppe Martucci” di Salerno.

Resta aperta, inoltre, fino al 3 giugno prossimo, presso il Palazzo Mezzacapo di Maiori, la mostra “Operazione Avalanche: a 75 anni dallo sbarco alleato…reperti bellici, immagini e testimonianze” (ore 10-13, 16-20; tranne lunedì), allestita dall’Associazione Salerno 1943, in collaborazione con l’Associazione culturale “La Feluca”, ed il patrocinio del Comune di Maiori.

Martedì 29 maggio, verrà presentata la rassegna nata da una collaborazione tra il Conservatorio di Musica di Salerno e l’Associazione Bottega San Lazzaro, presso la Chiesa di Santa Apollonia, alle ore 11:30

Sarà presentata martedì 29 maggio, alle ore 11:30 presso la Chiesa di Santa Apollonia, la V edizione del Festival di Musica da Camera Sant’Apollonia. Un evento, nato dalla sinergia del conservatorio di Musica “G.Martucci” di Salerno, con un progetto del Dipartimento di Musica d’Insieme, presieduto da Francesca Taviani e la Bottega San Lazzaro guidata da Chiara Natella che ospiterà la rassegna nella cornice della Chiesa di Santa Apollonia. Ad illustrare il programma, ospiti dell’amministrazione comunale, che vedrà impegnati allievi e docenti del nostro conservatorio dal 2 al 11 giugno ogni sera alle ore 20, il direttore della massima istituzione musicale cittadina, Imma Battista, Chiara Natella, responsabile della Bottega San Lazzaro, nonché le docenti del “G.Martucci” Francesca Taviani presidente del suddetto Dipartimento ideatrice del progetto. Ben nove i concerti che vedranno protagonisti i giovani dei corsi di Musica d’insieme del Conservatorio, con al fianco il loro Maestri, e che si avvicenderanno in palcoscenico con programmi che spaziano dall’Ottocento all’Avanguardia, coinvolgendo più di quaranta studenti in diverse formazioni strumentali e vocali. Il Dipartimento di Musica d’insieme, fiore all'occhiello del Conservatorio di Musica Giuseppe Martucci di Salerno, da molti anni imposta tutta la propria attività didattica intorno a progetti di produzione artistica. Ai saggi e ai concerti organizzati all'interno del Conservatorio si affiancano iniziative che portano gli studenti all'esterno dell'Istituzione e della città di Salerno, dando loro la possibilità di suonare in diversi contesti e ambienti, con l'intento di sviluppare in modo graduale e continuo la capacità di comunicare con il pubblico attraverso la musica. Di grande rilevanza è anche l'attività internazionale del Dipartimento di Musica d’insieme, che ha portato gli studenti del Conservatorio Martucci a suonare all'estero e a partecipare a programmi di scambio culturale.Il Dipartimento di Musica d’insieme, organizza ogni anno numerose masterclasses che danno l'opportunità ai giovani strumentisti di studiare con maestri quali Michael Flaksman, Arno Bornkamp, Arkadi Zenziper, Michael Lind, Luc Bergé, Manu Mellaerts, Daan Vandewalle, Benedikte Palko, Hans De Jong e molti altri. Il Festival di Musica da Camera Sant’Apollonia, che ha conquistato un proprio pubblico è accorsata occasione d’incontro fra la città e i suoi giovani musicisti, un laboratorio in cui riescono ad amalgamarsi energie creative provenienti dalle più diverse esperienze di un territorio così ricco di talenti quale è la provincia di Salerno.

1977 2018. Mario Martone

Venerdì 1 giugno, alle ore 12.00, al Madre · museo d'arte contemporanea Donnaregina, si terrà l'Anteprima Stampa della mostra 1977 2018. Mario Martone Museo Madre, la prima retrospettiva dedicata al regista napoletano, a cura di Gianluca Riccio, concepita come un viaggio all'interno del suo percorso artistico che, nell'arco di quarant'anni, si è articolato fra azioni performative, cinema, teatro e opera lirica. In mostra Martone presenterà un film-flusso prodotto dalla Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, installazione che entrerà a far parte della collezione permanente del museo regionale campano, realizzata attraverso il montaggio dei materiali conservati nell'Archivio Mario Martone, con la produzione esecutiva della PAV e con il supporto della Fondazione Campania dei Festival-Napoli Teatro Festival Italia.

Interverranno:
Laura Valente – Presidente, Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee
Andrea Viliani – Direttore, Museo Madre
Mario Martone – regista
Gianluca Riccio – curatore

Ritorna l’estate con la rassegna cameristica, che festeggia il suo primo lustro, promossa dal dipartimento di Musica d’insieme del Conservatorio “G.Martucci” di Salerno, che si svolgerà dal 2 all’11 giugno con nove appuntamenti

Fortemente voluto per dare ai giovani musicisti emergenti del Conservatorio Statale di Musica “G.Martucci” di Salerno, la possibilità di esibirsi, al fine di stabilire un più stretto e concreto contatto con le risorse del territorio e valorizzarne le eccellenze, il Festival di Musica da Camera Santa Apollonia è un articolato progetto nato, cinque anni or sono, dal felice incontro del Dipartimento di Musica d’Insieme, presieduto da Francesca Tavianie laBottega San Lazzarodel professore Giuseppe Natella, oggi nelle giovani e già esperte mani di Chiara Natellae Raffaele Sguazzo, che ospiterà la rassegna nella cornice della Chiesa di Santa Apollonia, dal 2 all’ 11 giugno,con ben nove appuntamenti che spazieranno dal Romanticismo al secolo breve, sino alla produzione contemporanea e che vedranno alternarsi sul palcoscenico oltre quaranta musicisti tra archi, fiati, tastiere, voci. Di anno in anno si vive e si tocca con mano questo privilegio, ovvero avere l’occasione di interrogarsi costantemente sui significati della musica d’arte, che in Santa Apollonia si desidera concorrere a traghettare nel futuro. Una responsabilità da parte di organizzatori e musicisti volta a soddisfare le aspettative non solo dell’ eterogeneo ambiente musicale cittadino, ma anche di una moltitudine di potenziali fruitori, che pare trovino nel festival l’occasione per avvicinarsi alla musica da camera con leggerezza e semplicità, ai quali si cerca di donare un talismano per superare il timore reverenziale che spesso, ingiustamente, viene percepito verso questo genere. Scorrendo i vari cartelloni, che hanno costellato questo primo lustro, ci si accorge che ci si è spinti in nuove sperimentazioni articolando maggiormente i percorsi d’ascolto, con l’obiettivo di offrire una visione caleidoscopica e, il più possibile completa, della musica da camera. Imma Battista, direttore del Conservatorio, Antonio Fraioli, clarinettista e docente di musica d’insieme, unitamente ai violoncellisti Francesca Taviani e Antonio Ramous, hanno presentato in dettaglio il programma. Taglio del nastro Sabato2 giugno,come d’abitudine, alle ore 20, per “favoleggiare” tra le ance, con due ensemble, uno di sassofoni, l’altro di clarinetti, diretti da Antonio Fraioli. Saranno i sassofoni ad aprire la rassegna, con gioie e splendori della Vienna fin de siècle, racchiusi tra le sinuosità della Agyptischer-Marsch op.335 di Johann Strauss Jr., per proseguire con una sognante Ballad, firmata dallo stesso direttore. Il quartetto di clarinetti si cimenterà con una breve suite in tre movimenti per Four Equal Clarinets di Tom Stewart Smith, capace di porre in luce sia i suoni singoli degli strumenti, che l’assieme in modo gradevole. L’ensemble di sassofoni ritorna sulle note Antonín Dvořák della Serenata op. 44, speziata da suggestioni romantiche ed elegiache, prima di cedere la ribalta ad una vera e propria favola “Le tre Capre e il Troll” ovvero un adattamento musicale di Paul Harvey per voce narrante, ensemble di clarinetti e sax baritono della famosa “Three Billy Goats Gruff”, una fiaba nordica, norvegese, una variante dei nostri tre porcellini. Si continuerà con i sassofoni impegnati in “Poem and Dance” di Leroy Ostransky in cui riconosceremo le radici ebraiche del compositore e il suo particolare segno musicale. Ancora clarinetti Domenica 3 giugno, con ilMuhlfeld Quartet,che ci condurrà in un viaggio nella tradizione musicale del secolo breve. Gli strumentisti dialogheranno sulle linee melodiche del Quartette n° 1 di Raymond Milford Endresen dalla non facile tessitura, per quindi passare al Petit Quatuor di Jean Françaix, opera giovanile del 1935 che mette in luce il sagace umorismo di stampo neoclassico del compositore e pianista francese, prima di trasferirci in Espana, sulle note della fascinosa opera di Isaac Albeniz, con il suo infuocato tango dalla geniale inventiva melodica che mantiene integra l’originalità dei costumi ritmici e il folclore tipico degli accostamenti armonici popolari. Si continua col tango, stavolta di Astor Piazzolla e l’aria di sortita di Maria de Buenos Aires “Yo Soy Maria”, una metafora della rinascita della città stessa, che eternamente risorge dalle proprie ceneri, prima di giocare per suonare e suonare per giocare con Playing Together di Antonio Fraioli, che scopre le infinite sfaccettature del clarinetto. Chiusura con due gemme del song book di George Gershwin, una interessantissima summa dell’ universo esecutivo ed improvvisativo del compositore, “Oh, Lady Be Good” e “Somebody Loves me”.Il sassofono strumento principe del Novecento sarà l’assoluto protagonista di Lunedì 4 giugno. Dodici i sax divisi in tre quartetti, per eseguire l’ Histoire du Tango di Astor Piazzolla, una suite in quattro quadri, che racconta il ballo argentino dai suoi albori come musica da bordello, danzata, al passaggio a musica da caffè, solo ascoltata dal pubblico e con una spiccata vena romantica, il virtuosistico Andante e Scherzo di Eugene Bozza, con cui il quartetto si avventurerà tra le armonie impressioniste, e ancora “Dixie for Saxes” di Pedro Iturralde, un divertimento nello stile dixieland della swing crazy, e Four Jazz Pieces di Rick Pelckmans, che continuerà ad omaggiare il mondo del jazz, che ha azzeccato subito la fisionomia espressiva e altamente tecnica del sax, oltre che un volto individuale a ciascuno dei tagli dello strumento. I dodici sassofoni, tutti riuniti in un unico ensemble, si congederanno con Bluelight di Paolo Carlomè una ricca e complessa pagina, dai colori cangianti, un omaggio alle colonne sonore di Nino Rota, specchio delle sue ragioni estetiche sospese in un’aerea grazia, che divennero la sua inconfondibile cifra, e l’immancabile Libertango, attraverso cui ricorderemo le “Lezioni di tango” di Potter, con il suo moto tutto barocco di tensione e distensione fra un lirismo allentato e dolente, talora fino alla rarefazione, e picchi di alta drammaticità e forza penetrativa. Serata dedicata al trio con pianoforte, quella di martedì 5 giugno, con il Trio Wanderlustche eseguirà l’op.1 n°3 in Do Minore di Ludwig Van Beethoven, improvvisa rivelazione d’un compositore capace di dire senza timori qualcosa d’audacemente nuovo e d’imporsi all'attenzione del mondo musicale viennese con opere piene di forza e d’originalità, collocandosi subito allo stesso livello del grande Haydn; il Trio Elegiaco n°1 in Sol Minore di Sergej Rachmaninov, col quale, nonostante la giovane e età e l’oggettiva mancanza di esperienza, colpisce subito nel segno, svelando un tema proposto inizialmente dal pianoforte ed in seguito ripreso in dialogo dal violoncello e violino che è inconfondibilmente “suo” ed al tempo stesso nel solco della tradizione dei grandi autori russi, chiudendo con Otono Porteno, dalle Estaciones di Astor Piazzolla, un tango di violenta passionalità che nell’inciso rallenta tanto da riuscire a farsi languido, attraverso passione e lirismo. Mercoledì 6 giugno, ci si immergerà in una“Paris Chantante”,nel corso di una serata dedicata all’Impressionismo francese, con le più talentuose voci del nostro conservatorio, interpreti delle mèlodies, in cui Gabriel Faurè sembra privilegiare toni sommessi e delicati e dimensioni intime e contenute, di Claude Debussy, Ernest Chaussons, Jacques Ibert, e la proposta di Francis Poulenc, frizzante in un continuo dialogo frammentato con timbri sempre cangianti e lussureggianti, non trascurando accenni al Jazz né alla tradizione colta. Il clarinetto in trio con diversi strumenti accoglierà il pubblico giovedì 7 giugno. Si inizierà con le note del “Kegelstatt” Trio di Wolfgang Amadeus Mozart, musica destinata ad un circolo “familiare”, dal lessico giovane, melodico e innovativo, come gli strumentisti chiamati ad interpretarlo, passando per il Trio n°4, op.11 in Si Bemolle Maggiore di Ludwig Van Beethoven,pagina serena e scorrevole, articolata nei canonici tre movimenti che pongono in luce la perfezione delle forme esteriori e la piacevole naturalezza melodica, per chiudere con i 5 pezzi di Dimitrij Sostakovich nella trascrizione per violino, clarinetto (che sostituisce il secondo violino) e pianoforte, con Preludio, Gavotta, Elegia, Valzer, Polka costituiscono brevissimi brani, gradevoli ma di poco impegno e spessore, quasi un divertimento. Sabato 9 giugnoci si dedicherà al duo, iniziando col violino e pianoforte impegnati nellaSettima Sonata op.30 n°2 in Do minore di Ludwig Van Beethoven, le cui innovazioni più sintomatiche sono individuabili nei suoi movimenti esterni, cioè nell'iniziale Allegro con brio e nel conclusivo Finale-Allegro. In scena quindi, il sassofono, con la Petite Suite Latine di Jerome Naulais, che si esprime in quella lingua e in quel ritmo, così magicamente amalgamati, in un complesso esercizio di traduzione, composizione e interpretazione, dominato da puzzle formati da coordinate di reperti che, incrostano la pagina, per poi continuare colle tradizioni sudamericane e proporre il Tango Studio n°3 di Astor Piazzolla. Finale con la Suite Hellenique di Pedro Iturralden cui il duo dovrà distillare timbri popolari e classici, dando corpo al sincretismo dell’autore con infinita energia, in una incalzante antitesi di ritmi e armonie. Domenica 10 giugno, omaggio al quartetto d’archi con pianoforte. Due le opere basilari che ascolteremo il Movimento di Quartetto (“Quartettsatz”) con pianoforte in la minore che costituisce un unicum nella produzione mahleriana, che non comprende altre composizioni prettamente cameristiche, un lavoro giovanile concepito durante gli studi di composizione e tuttavia già maturo nell’impianto che segue lo schema della forma-sonata con una resa pianistica debitrice dei supremi modelli di Schubert, Beethoven, Schumann, Brahms. A seguire, il Quartetto n°1 op.25 in Sol Minore di Johannes Brahms, una pagina di ampie proporzioni, con il pianoforte in posizione dominante, pur nel pieno rispetto del gioco contrappuntistico con gli archi, avvolto in un clima di dolce e affettuosa malinconia, tipicamente brahmsiana. Gran finale lunedì 11 giugnocon il ritorno degli ensemble di Fiati diretti da Antonio Fraioli. Eterogeneo il programma, comprende in apertura due danze ungheresi di Johannes Brahms, la n° 3 e la n°7. amate per la creazione dei ricalchi del lessico folclorico. Si proseguirà con la Deuxieme Suite di Johann Nepomuk Wendtda Pieces en Harmonie, che rappresenta una rarità assoluta nel mondo delle composizioni per ensemble di fiati, della quale apprezzeremo la fresca inventiva per passare alla Marmaduke e Yardbird Suite di Charlie Parker, che difficilmente può lasciar indifferente chi ama il jazz, poiché ne racchiude gli umori e la forza, contenendo diversi numeri capaci sicuramente di sorprendere. Omaggio finale nell’anno celebrativo del centocinquantenario della morte di Gioacchino Rossini, con il grazioso “Rondò” strumentale che funge da interludio danzato dal I atto del Guglielmo Tell.

Pompei: l'ultimo fuggiasco

Ha avuto in sorte una fine orribile e l'ha guardata in faccia, investito dalla furia bollente del Vesuvio 
che gli ha scagliato addosso, decapitandolo, un masso di 300 chili.
Gli scavi hanno restituito una nuova vittima, un 35enne con una gamba malata che forse proprio per la sua disabilità si era attardato nella fuga.

Il ritrovamento è avvenuto nella Regio V, proprio all'angolo tra il Vicolo dei Balconi (la strada che il team del Parco archeologico di Pompei ha riportato alla luce poco più di una settimana fa) e il vicolo delle Nozze d'Argento.

 "Lo abbiamo ritrovato in uno slargo dove forse c'era una fontana- racconta all'ANSA il direttore - un angolo della strada che era ancora ricoperto da un buon livello di strato piroplastico".

Nei secoli la terra gli era in parte collassata addosso, per cui non è stato possibile ricostruirne le sembianze usando la tecnica del calco di gesso. Qualche calco è stato invece possibile farlo tutto intorno allo scheletro. Ed è servito per capire quanto drammatici devono essere stati gli ultimi istanti di quest'uomo, che si è visto arrivare addosso la nube piroplastica, in pratica una valanga di fuoco che trascinava con sé detriti, pezzi di ferro, rami, pezzi di selciato.

Di sicuro, ricostruiscono gli esperti, il poveretto deve essersi attardato. La sua tibia, fa notare l'antropologa Valeria Amoretti, presenta le tracce - dopo duemila anni ancora evidenti- di una brutta infezione ossea che doveva procuragli un gran dolore e rendergli difficoltosa la fuga.


lunedì 28 maggio 2018

Lunedì in versi: Se voglio mare di Niko Mucci

Se voglio mare

Ma voglio mare, calmo, di mistero
non la bonaccia che mi tenga fermo
o il cicalare di meriggi estivi
non il silenzio d'ogni lungo inverno
e chiudo e apro frasi assai maldestre/e apro e chiudo ancor le mie finestre:
occhi rubati, al buio sottratti e piano
ch'io mi nasconda nel palmo di una mano...

Di Niko Mucci (tutti i diritti riservati).

Niko Mucci attore, regista, musicista, quasi poeta. Nasce, in Piemonte da genitori abruzzesi e pugliesi, ma trascorre quasi tutta la vita a Portici, si dichiara pertanto "meridionale", in quanto fra l’altro emigrante al Nord, prima ancora di nascere. Inizia a lavorare nello spettacolo, come musicista: suona diversi strumenti (alcuni rari) non sapendo suonare la musica altrui, compone, prima da cantautore, poi nella storica formazione che dà origine alla Smorfia di De Caro-Troisi –Arena. Si interessa in modo scientifico alla musica popolare con un gruppo "La Compagnia de li cunti" con cui si esibisce in tutta Italia e all’estero. La passione teatrale, lo porta a collaborare a vario titolo, con registi come R. De Simone, R :Carpentieri, F. Però, A. Pugliese da ognuno dei quali impara la grammatica teatrale e l’importanza di formare una propria poetica. Da alcuni anni è tornato a frequentare la poesia, antica passione di gioventù, cui dedica parte considerevole del suo tempo e della sua creatività.

sabato 26 maggio 2018

San Giorgio, tra devozione e tradizione: domenica 27 maggio sfileranno per la città le statue di San Giorgio Martire e dell'Immacolata Concezione

Le celebrazioni inizieranno alle ore 16.30 con i vespri nella Chiesa di San Giorgio Martire. Alle ore 17.00 poi, prenderà il via il corteo con i "portancuolli", da sempre difensori della tradizione, che a spalla porteranno i simulacri lignei seguiti dalla cittadinanza preceduta dalle autorità.

La Festa della Lava è una delle date più importanti dell'anno per il popolo sangiorgese, segno distintivo della città, simbolo imprescindibile ed identitario. E' un legame e allo stesso tempo un richiamo costante alla custodia della storia della splendida cittadina sita ai piedi del vesuvio. Capirne il valore, preservarla e rispettarla è un’occasione di testimonianza e di coinvolgimento per tutte le future generazioni di sangiorgesi.


Di seguito il percorso stabilito per il corteo che parte dalle ore 17.00:


Il simulacro ligneo di San Giorgio partirà da via S.Maria del Principio in piazza Vittorio Emanuele II, per proseguire lungo piazza Cautela, via Lanzara, via Gramsci, via Margherita di Savoia, via Pessina, Largo Arso, via Martiri della Libertà, corso Umberto I, piazza Vittorio Emanuele II, via De Gasperi, piazza Tanucci, via De Lauzieres, piazza Massimo Troisi, via Don Morosino, via Gianturco, via San Giorgio Vecchio, via Giuseppe Di Vittorio, via Luca Giordano, piazza Cappella del pittore, viale Formisano, via Togliatti e sosta in contrada Patacca, presso la Chiesa di Santa Maria Consolatrice degli Afflitti.

Il ritorno della statua è previsto con partenza dalla Chiesa di Santa Maria Consolatrice degli Afflitti lungo via Togliatti, via Pittore, piazza Massimo Troisi, Corso Roma, piazza Vittorio Emanuele II per rientrare in nella Chiesa di Santa Maria del Principio.


DIVIETO DI SOSTA dalle ore 15.00 alle ore 24.00 del 27 maggio in piazza Vittorio Emanuele II, piazza Cautela, via Di Vittorio, viale Formisano; dalle ore 15.00 alle ore 21.00 in piazza Tanucci, via De Lauzieres, via Don Morosini (dal civico 16), via San Giorgio Vecchio (intersezione via Aldo Moro a via Togliatti); dalle ore 19.00 alle ore 24.00 in via Pittore (intersezione p.zza Giordano Bruno a via Luca Giordano).

venerdì 25 maggio 2018

Bracigliano. I Concorso Nazionale di Fumetti e Illustrazioni Lo Cunto a Fumetti.

A Fausta Vetere il premio speciale Gatta Cennerentola 2018
Si svolgerà domenica 27 maggio alle ore 17,30 nello storico “Palazzo De Simone” di Bracigliano, in provincia di Salerno, la serata conclusiva con la designazione dei vincitori del I Concorso Nazionale di Fumetti e Illustrazioni “Lo Cunto a Fumetti”, promosso dal Comune, in collaborazione con l’associazione di promozione sociale “La Gatta Cennerentola”, il parco “Lo cunto de li cunti” e il “Forum dei giovani”, che ha come tema una delle cinquanta favole de “Lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile. Ospite d’onore e madrina d’eccezione dell’evento sarà Fausta Vetere, voce storica della Nuova Compagnia di Canto Popolare, gruppo musicale fondato nel 1966 per riproporre la musica popolare campana nel suo stile originale. All'artista verrà consegnato il Premio “Gatta Cennerentola 2018”, collegato al Concorso “Lo Cunto a Fumetti”, quale riconoscimento per la sua cinquantennale carriera con la NCCP e per l’interpretazione della Gatta Cenerentola nella omonima opera teatrale di Roberto De Simone.

giovedì 24 maggio 2018

Ad Atrani Il 25 maggio incostieraamalfitana.it ricorda i bimbi morti nel Mediterraneo, e il 26 maggio a Maiori i Premi Otowell “favola più bella” e Scrittore in…banco

La XII edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo è dedicata nella sua interezza ai bambini morti nel Mediterraneo, vittime innocenti della “grande fuga” dalle guerre e dalla povertà. La grande kermesse culturale che, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si snoda fino al 22 luglio tra le più belle location della Costa d’Amalfi, e non solo, ricorda questa “strage” Venerdì 25 Maggio, ore 19.30, alla Casa della Cultura di Atrani con A mari confini, reading che gli attori Maria Staiano ed Attilio Bonadies traggono dai libri “Yosuf è mio fratello” di Pina Varriale, edizioni Oscar Mondadori; “A braccia aperte. Storie di bambini migranti” a cura di Manuela Salvi, pubblicato da Mondadori; “Dall’altra parte del mare” di Erminia Dell’Oro, edito da Piemme. Le voci recitanti saranno accompagnate dalle sottolineature musicali della violinista Alyssia Cappotto e del chitarrista Vito Palazzo. Con il patrocinio del comune di Atrani e la collaborazione del Forum dei Giovani di Atrani.

Sabato 26 Maggio, invece, nella Chiesa di San Domenico di Maiori, alle ore 19.30, si chiude la settimana che ..incostieraamalfitana.it ha dedicato ai bambini delle Scuole Primarie di Positano, Praiano, Amalfi, Ravello, Scala, Tramonti, Minori e Maiori, aderenti alla Rete Scuole Costiera Amalfitana, con il progetto “La Bottega della Favola”, ideato dalla scrittrice Ilenia Negri. 

Dal 21 al 25 maggio il mondo dell’infanzia ha incontrato presso i plessi scolastici gli autori di favole e racconti Giulia Maria Barbarulo, Maria Strianese, Viviana Bottone, e la stessa Ilenia Negri, partecipando anche al Premio Otowell “favola più bella”, la cui cerimonia di premiazione si svolgerà proprio nel gioiello barocco della seconda metà del XVII secolo, parte del grande complesso conventuale di San Domenico. Di favole parlerà Alfonso Bottone, direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it, nel corso della serata con Angelo Sica, curatore del libro “C’era una volta un ombrello col morbillo” di cui sono autori i bambini delle Scuole elementari e materne di Montesano sulla Marcellana; con un intervento di Giovanna Ancora Niglio, presidente del Comitato provinciale di Salerno dell’Unicef. Nell’occasione saranno consegnati i Ticket Vantage - Buono Vacanza per 1 settimana di soggiorno per 4 persone nei Residence-Villaggi “PrimaClub”, messi a disposizione dall’Associazione UniverCity Salerno, ai vincitori delle sezioni del Concorso “Scrittore in…banco” 2018. I premiati: per la sezione “Biennio”, ex aequo, Ludovica Aversano dell’ITC “Mario Pagano” di Napoli e Deborah Grimaldi del Liceo Scientifico “Don Carlo La Mura” di Angri, per il “Triennio” Palma Orlando del Liceo Scientifico “Nicola Sensale” di Nocera Inferiore. Una menzione speciale, invece, a Nausicaa Giordano del Liceo Scientifico Linguistico Classico “Enrico Medi” di Battipaglia. Il presidente di giuria dell’Associazione “I Presìdi del Libro”, Margherita Anastasio, inoltre, proclamerà la vincitrice del Premio Speciale ABE Arturo Bascetta Editore. Con il patrocinio del Comune di Maiori e la collaborazione dell’Associazione “Amici di San Domenico”. Sul sagrato antistante la chiesa la Otowell, giovane azienda campana, già leader nel settore degli impianti acustici, effettuerà test gratuiti dell’udito.

Sempre a Maiori resta aperta fino al 3 giugno prossimo, presso il Palazzo Mezzacapo di Maiori, dalle ore 10.00 alle 13.00, e dalle 16.00 alle 20.00, la mostra “Operazione Avalanche: a 75 anni dallo sbarco alleato…reperti bellici, immagini e testimonianze”, allestita dall’Associazione Salerno 1943, in collaborazione con l’Associazione culturale “La Feluca”.

Vite in Cenere

Ad ..incostieraamalfitana.it le “Vite in Cenere” delle morti sul lavoro di Rosaria Zizzo ad Amalfi il 23 maggio, e le favole in cucina di Viviana Bottone a Minori il 24 maggio

I bambini sono i protagonisti, in varia forma, di questi due nuovi appuntamenti alla XII edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo. La grande kermesse culturale che, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si snoda fino al 22 luglio tra le più belle location della Costa d’Amalfi, e non solo, fa “incontrare” Mercoledì 23 Maggio, ore 18.30, al Salone Morelli del Comune di Amalfi i ragazzi degli Istituti Comprensivi di Maiori ed Amalfi con il triste dramma delle morti sul lavoro. Spunto ne è il testo di teatro sociale di Rosaria Zizzo “Vite in Cenere”, edito da Terra del Sole.

Una scuola in trincea, quella che vuole rappresentare in questo libro la scrittrice e poetessa di Battipaglia, vigile ai bisogni e ai cambiamenti, proponendosi interattiva, attenta alle problematiche sociali e culturali del momento. Un racconto scenico che parte da un incidente avvenuto a Montesano sulla Marcellana il 5 luglio 2006, nel quale due donne, Annamaria Mercadante e Giovanna Curcio, morirono bruciate nell’incendio di una fabbrica di materassi, e che sarà narrato proprio dagli studenti dei due Istituti costieri. Con il patrocinio del Comune di Amalfi.

Giovedì 24 maggio, nell’Aula Consiliare del Comune di Minori, alle ore 19.30, invece, protagoniste saranno le fiabe scritte e disegnate da Viviana Bottone in “Favolando. Quando le favole nascono cucinando”, edito da Terra del Sole. Racconti, storie, che nascono in cucina, dove la nonna, tra un dolce e l’altro, aiutata dai nipotini, trova lo spunto per narrare vicende “immaginarie”, ma sempre ricche di una “morale” che vale a tutte le età. Così, tra un orsacchiotto giramondo e montagne parlanti, si elaborano, con ingredienti genuini, e prendono forma sotto i nostri occhi babà e struffoli di Natale. Le dolci delizie “raccontate” nel libro sono quelle che la disegnatrice e grafica minorese ha ripreso dal ricettario della propria nonna Lina. Gusto per la favola che si sposa con le sottolineature musicali delle trombe di Manuel Ferrigno e Simone Gargano, in collaborazione con la Scuola di Musica Cittadina “Vittorio Cammarota” di Minori, l’Associazione Musicale Costiera Amalfitana, l’Associazione Musicale Edvard Grieg, la Pro Loco di Minori, ed il patrocinio del Comune di Maiori.
Nelle scuole primarie, aderenti alla Rete Scuole Costiera Amalfitana, proseguono intanto fino al 25 maggio gli incontri tra gli scolari e gli autori di fiabe e racconti per ragazzi, nel segno del progetto “La Bottega della Favola”, ideato da Ilenia Negri.

Resta altresì aperta fino al 3 giugno prossimo, presso il Palazzo Mezzacapo di Maiori, la mostra “Operazione Avalanche: a 75 anni dallo sbarco alleato…reperti bellici, immagini e testimonianze”, allestita dall’Associazione Salerno 1943, in collaborazione con l’Associazione culturale “La Feluca”, ed il patrocinio del Comune di Maiori.

Nautilus

Venerdì 1 giugno alle ore 18,00 presso la Sala G. Cavarretta del Convento del Carmine, si inaugura la personale di Concetta De Pasquale Nautilus, viaggio tra rotte immaginarie a cura di Francesco Gallo Mazzeo, ospitata dall’ Ente Mostra della città di Marsala fino al 17 giugno 2018

L’ installazione espositiva della mostra, realizzata con vecchie carte nautiche ( olio e catrame) e con diari di bordo ( tecnica mista su carta di cotone, metallo e plexiglas), affronta il tema del viaggio e dell'andar per mare in chiave onirica e visionaria. La pittrice attraverso le sue rotte immaginarie, racconta il mare dei suoi tanti viaggi in barca a vela, intrecciando realtà e fantasia.
Nautilus è un viaggio che si compone di tante tappe e forse di un traguardo, per questo si attesta sempre in una fase immaginaria, sia quando è da compiere, nelle braccia del desiderio, sia quando è compiuto, sulle note del ricordo. Per terra, per mare, esso è fatto sempre di mappe, date, annotazioni, che vanno dal noto all’ignoto con immutata passione. Nautilus, quello che ci propone Concetta De Pasquale, con l’enigma del mare coniugato dentro (nei meandri della mente) e fuori (sul vergato di carte nautiche), vive come un doppio fondo di realtà e d’immaginazione, che si traduce, in pittura di luoghi fluttuanti e di pietre angolari, alla ricerca del sé, del noi, del voi, di essi.

Il tutto è affidato ad una indefinibile leggerezza, che ha nella trasparenza la sua essenzialità, la sua accorta perizia, che si specchia nella dissipante gioia del mischiare il vero col verosimile e con essi fare una poesia visiva dello sguardo.
Per mari e per porti, avendo con sé, sé stessa, la sua corporeità che dà risposte a domande inudibili, dà ristoro a luoghi invisibili, con la soavità di una brezza, con la gravità di una tempesta, in tutte la tappe, in cui apollinei e dionisiaci, dettano il verso ad una bella pittura, ad un suadente disegno, legando e sciogliendo i fili del desiderio e della passione. Come sempre e pluribus unum, in tante carte, il senso di un amore artistico, chiamato ricerca, sperimentazione, fascinazione.

La mostra Nautilus che ha carattere itinerante in Musei importanti lungo le vie del mare, ha preso il via a Palermo nel mese di marzo di quest’ anno, ospitata dal Polo Museale Regionale d’ Arte Moderna e Contemporanea Palazzo Belmonte Riso. Giunge ora a Marsala alla sua seconda tappa per poi essere ospitata in settembre al Museo Tecnico Navale della Marina Militare della Spezia.


Biografia
Concetta De Pasquale nasce a Salò (BS) nel ‘59 e dopo la laurea in lettere e la specializzazione in Storia dell'Arte all'Università di Urbino, si diploma in pittura all'Accademia di Belle Arti di Brera. A Milano, frequenta gli studi degli scultori Fausto Melotti e Nanni Valentini, suoi maestri nell’uso minimale e rigoroso della materia. Dopo le prime esperienze con materiali diversi, dal ’95 la sua attenzione si ferma sulla carta che diventa supporto privilegiato per una pittura organica essenziale ed intima, che indaga il corpo nella sua doppia valenza, fisica e spirituale.
La sua è una pittura visionaria che scaturisce dall’esperienza che il proprio corpo compie incontrando direttamente la carta. La pittrice infatti nelle sue grandi carte non si limita a deporvi pittura, ma lascia che la carta si faccia sudario ad incarnare segni, impronte e tracce di una esperienza che prima di essere pittorica è mentale e spirituale, ma al tempo stesso fisica e sensuale. Durante il suo percorso artistico, la pittrice ha spesso privilegiato il rapporto della pittura con le altre arti, realizzando libri d'arte, spettacoli, performance ed installazioni in team con scrittori, architetti, fotografi, registi e musicisti.
Pur mantenendo l’animo di viaggiatrice, da alcuni anni ha scelto di vivere in Sicilia, isola di origine paterna, dove insegna al Liceo Artistico Statale “E. Basile” di Messina e dove conduce laboratori di pittura sulla espressività creativa spontanea dell’immaginario infantile secondo il ‘Closlieu’ di Arno Stern.
Per la città di Messina nel 2010 ha progettato e realizzato la scultura “L’abbraccio dell’Angelo”, commissionata dal Comune per la piazza del Teatro Vittorio Emanuele.
Da qualche anno viaggia in barca a vela, definendosi “pittrice di bordo” e realizzando taccuini di viaggio.
Dal ‘79 ad oggi ha esposto in prestigiosi spazi pubblici e gallerie private.
Ricordiamo la sua presenza alla Biennale internazionale d’arte contemporanea a Firenze curata da John Spike, alla 54^ Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, la partecipazione ad Artisti di Sicilia e ad ExpoArte Italiana curate da Vittorio Sgarbi; Le recenti personali a Palazzo Medici Riccardi a Firenze, al Maschio Angioino e al PAN di Napoli, all’ARS di Palermo, la prestigiosa partecipazione alla mostra Le avventure della forma presso la Fondazione Terre Medicee di Seravezza, curata da Marco Moretti e tante altre partecipazioni nazionali e internazionali, Stoccolma, Lisbona, Parigi, Nizza, Principato di Monaco, Londra, Strasburgo, Budapest, Bruxelles, Berlino, Dubai
Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private.


Titolo: Nautilus - Viaggio tra rotte immaginarie
Mostra: di Concetta De Pasquale
Curatore: Francesco Gallo Mazzeo
Sede: Convento del Carmine, Sala G. Cavarretta - Marsala
Orari Tutti i giorni escluso il lunedì pomeriggio, ore 10 -13 / 17 - 19
Ingresso gratuito
Direzione: Felice Licari
Periodo: 1 -17 giugno 2018
Inaugurazione: Venerdì 1giugno 2018 – ore 18,00
Catalogo: con testi critici di Francesco Gallo Mazzeo e Marco Marinacci
Edito Fondazione Orestiadi – Gibellina

con il patrocinio di:
Regione Siciliana
Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana
Polo Museale Regionale d’ Arte Moderna e Contemporanea Palazzo Belmonte Riso - Palermo
Fondazione Orestiadi di Gibellina
Ente Mostra città di Marsala
Museo Tecnico Navale della Spezia


Sopravvivere a Picasso

La Galleria ArteSì di Modena presenta, dal 9 giugno al 7 luglio 2018, “Sopravvivere a Picasso”, mostra di Andrea Saltini a cura di Cristina Muccioli

Realizzata in collaborazione con Magnificat Ars Societas, l’esposizione sarà inaugurata sabato 9 giugno alle ore 18.30.
Per la prima volta interamente dedicati ad una personale, gli ampi spazi della Galleria ArteSì, diretta da Maria Teresa Mori, ospitano la nuova produzione dell’artista, tuttora in progress: quindici opere inedite su tela e su tavola caratterizzate da continue citazioni e rimandi (prima fra tutte l’opera da cui trae il titolo la mostra, la cui iconografia richiama esplicitamente “Guernica” di Picasso), ma anche dall’uso di argilla, gesso, pigmenti e inchiostri cinesi. Il percorso espositivo è completato, infine, da un excursus attraverso tre recenti serie pittoriche: “The Razors Edge” (2017-18), “Come puoi vivere a testa in giù?” (2016), “Trovami un modo migliore per uscirne” (2015-16).

Andrea Saltini nasce nel 1974 a Carpi (Mo), dove vive e lavora. Il primo semestre del 2018 è stato per lui particolarmente importante, con tre mostre personali, la partecipazione a fiere d’arte internazionali (Scope Art Show 2018, Salon du Dessin, Lausanne Art Fair) e il documentario a lui dedicato “La balena e il gamberetto” (produzione Italia/Sudafrica, in collaborazione con Magnificat Ars Societas).

Andrea-Saltini-Attualmente-senza-titolo-2018-argilla-pigmentata-di-nero-gesso-pigmenti-inchiostri-cinesi-su-tela-cm.180x220,-courtesy-ArteSì-(Copia)

Andrea-Saltini-Giovani-contendenti-al-trono-di-Svezia-in-consultazione-2018-argilla-pigmentata-di-nero-gesso-pigmenti-inchiostri-cinesi-su-tavola-cm. 220x180, courtesy ArteSì (Copia)

Andrea-Saltini-Insieme-noi-due-siamo-pari-2018-argilla-pigmentata-di-nero-gesso-pigmenti-inchiostri-cinesi-su-tela-cm.100x100,-courtesy-ArteSì (Copia)

Consegna del premio "Maurizio Valenzi" a Fabio Rocca

Sabato 26 Maggio dalle ore 18:00 presso il Conservatorio San Pietro a Majella consegna del premio "Maurizio Valenzi" a Fabio Rocca nell'ambito del Premio internazionale Sebetia-Ter 2018

Sabato 26 maggio dalle 18:00 presso il Conservatorio di Musica San Pietro a Majella, nell'ambito del Premio internazionale Sebetia-Ter 2018 verrà consegnato il premio "Maurizio Valenzi" per le Arti figurative al pittore Fabio Rocca.

Giunto alla trentaseiesima edizione, il Premio Sebetia-Ter assegna riconoscimenti a personalità di rilievo nel mondo della cultura, delle scienze, dell’ingegneria, della medicina, dell’arte, dell’archeologia, della giurisprudenza, della comunicazione, della ricerca e in altri campi del sapere. Quest'anno il Premio si fregia della Targa d’Argento del Presidente della Repubblica Italiana.

L’evento è organizzato dal Presidente del Centro studi di arte e cultura Sebetia-Ter, Ezio Ghidini Citro.

Ethnoi, il Festival delle minoranze culturali ed etnolinguistiche,

E' entrato nel vivo il programma di Ethnoi, il Festival delle minoranze culturali ed etnolinguistiche, giunto alla XI edizione, dedicato ad eventi e manifestazioni concernenti la diversità culturale e la valorizzazione dei patrimoni culturali materiali e immateriali 

Il Festival - promosso dal Ceic, Istituto di studi storici e antropologici - è diretto da Ugo Vuoso, ed è in corso a Pesco Sannita fino a domenica 27 maggio.

In programma giovedì 24 eventi, lezioni, spettacoli, film e concerti. Alle ore 9,45 nell'Antisala consiliare "Notizie dal mondo", lettura delle prime pagine dei più importanti giornali internazionali; alle ore 10,15 nella Sala Consiliare la lezione aperta di Vincenzo Esposito, antropologo dell'Università degli studi di Salerno, su "Il valore della diversità culturale - Ovvero le razze non esistono. Alle ore 11, nell'ambito del segmento Linguaggi/Fabula, presso il Plesso scolastico Istituto comprensivo, lo spettacolo destinato agli alunni delle materne ed elementari "La gatta che si mangiò la luna" di e con Fioravante Rea. Alle ore 11,15 nella Sala Consiliare, incontro con Marco Coviglia, storico della Fondazione Shoah, su "Le leggi razziali in Italia" - tema anche della mostra "Le leggi razziali in Italia 1938-2018". Segue alle 12,15, nell'ambito dell'Osservatorio internazionale sui diritti dei popoli indigeni, l'incontro in teleconferenza da Bolzano con Mauro Di Vieste, direttore dell'Associazione per la difesa dei popoli minacciati della Provincia di Bolzano, che commenta un avvenimento internazionale. Alle 14,00 al Teatro comunale D'Addona, il Laboratorio introduttivo alla Commedia dell'Arte, patrimonio culturale immateriale italiano, a cura delle attrici Paola M. Cacace e Angela Dionisia Severino. Alle 15,30 al Teatro, "Cinema e poetica in Ermanno Olmi", a cura di Pier Franco Bruni (Mibact) e a seguire lo spettacolo "Il marchese Cagliuso ovvero Il gatto senza gli stivali", racconto liberamente tratto da Giambattista Basile e Charles Perrault scritto da Fioravante Rea. Con Fioravante Rea e Ciro Formisano. Alle 20,30, sempre a teatro, l'attesissimo concerto di Carlo Faiello e i musicisti della Domus Ars di Napoli, grandi interpreti della tradizione musicale campana. La giornata si chiude alle ore 21 nella Sala consiliare con "Omaggio a Ermanno Olmi" - proiezione del film "Il mestiere delle armi". Tutti gli eventi di Ethnoi sono ad ingresso gratuito.

lunedì 21 maggio 2018

Lunedì in versi: Niko Mucci

Se cercassi altra luce
vorrei i tuoi occhi d'aeroplano
calmi nel volo
vibranti ed io lontano
e i rintocchi nascosti
che riportano al giusto
quel che avevo immaginato
non avendo mai imparato.

Se volessi altro spazio
cercherei d'aquilone, le tue mani
che disegnano l'aria
lievi sospiri, e poi domani
avranno già l'esperienza
del distacco, ma leggero
e sanno, a cuore, riconoscere
il quasi falso dal non vero.

Se volessi altri passi
guarderei come marmo, alle tue gambe
che ricalcano ostinate orme
delle tue avventure strambe
e le osserverei danzare nel segreto
della pioggia, come rito sul vigneto
o spiare il restare distesa
sulle coltri nell'attesa…

Di Niko Mucci (tutti i diritti riservati).

 
Niko Mucci attore, regista, musicista, quasi poeta. Nasce, in Piemonte da genitori abruzzesi e pugliesi, ma trascorre quasi tutta la vita a Portici, si dichiara pertanto "meridionale", in quanto fra l’altro emigrante al Nord, prima ancora di nascere. Inizia a lavorare nello spettacolo, come musicista: suona diversi strumenti (alcuni rari) non sapendo suonare la musica altrui, compone, prima da cantautore, poi nella storica formazione che dà origine alla Smorfia di De Caro-Troisi –Arena. Si interessa in modo scientifico alla musica popolare con un gruppo "La Compagnia de li cunti" con cui si esibisce in tutta Italia e all’estero. La passione teatrale, lo porta a collaborare a vario titolo, con registi come R. De Simone, R :Carpentieri, F. Però, A. Pugliese da ognuno dei quali impara la grammatica teatrale e l’importanza di formare una propria poetica. Da alcuni anni è tornato a frequentare la poesia, antica passione di gioventù, cui dedica parte considerevole del suo tempo e della sua creatività.

domenica 20 maggio 2018