2 giugno - 10 settembre
2023
Opening giovedì 1° giugno 2023 h 18.00
MAMbo - Museo
d'Arte Moderna di Bologna Project Room
Via Don Minzoni 14,
Bologna
Settore Musei Civici Bologna MAMbo -
Museo d'Arte Moderna di Bologna
Muna Mussie
Bologna
St.173, Un viaggio a ritroso. Congressi e Festival Eritrei a Bologna
A cura di Francesca Verga con Archive Ensemble
Muna
Mussie. Bologna
St.173, Un viaggio a ritroso. Congressi e Festival Eritrei a Bologna,
veduta della
mostra nella Project Room del MAMbo, Photo Ornella De Carlo
La Project Room del MAMbo – Museo
d’Arte Moderna di Bologna conferma la propria vocazione alla
ricostruzione, al racconto e alla valorizzazione delle esperienze
culturali e artistiche che hanno avuto luogo a Bologna e in
Emilia-Romagna accogliendo la mostra di Muna Mussie (Eritrea, 1978)
Bologna St.173, Un viaggio a ritroso. Congressi e Festival Eritrei a
Bologna, che inaugura giovedì 1°giugno alle h 18.00 con la
performance collettiva Uroboro e rimane aperta dal 2 giugno al 10
settembre 2023.
Il progetto, a cura di Francesca Verga con
Archive Ensemble, riattiva la memoria personale dell’artista e
l’archivio storico e iconografico dei Congressi e Festival Eritrei
che si sono tenuti a Bologna ininterrottamente dal 1972 al 1991.
Frequentati dalle comunità diasporiche eritree provenienti da tutto
il mondo, i Festival si sono collocati in prima linea per supportare
la lotta armata inaugurata nel 1961 per l’Indipendenza dell’Eritrea
dall’Etiopia.
A sottolineare l’importanza che queste
occasioni di incontro hanno avuto, al termine della guerra, il neo
governo eritreo, proclamato nel 1993 dal presidente Isaias Afewerki,
ha voluto dedicare ad Asmara - la capitale dell’Eritrea - una
strada intitolata Bologna St., come riconoscimento permanente del
ruolo fondamentale che la città di Bologna ha avuto nel
raggiungimento dell’indipendenza dell’Eritrea.
A partire
dal legame che unisce l'Eritrea, il paese nativo dell’artista, e
Bologna, la sua città adottiva, Muna Mussie consegna una narrazione
e una mappatura tracciata dai Congressi e Festival eritrei,
attraverso la consultazione di archivi pubblici e privati raccolti
nel territorio bolognese. I materiali di archivio vengono messi in
dialogo dall’artista con alcune opere che hanno accompagnato le
tappe precedenti della ricerca e altre inedite, tra cui la
performance che inaugura la mostra, un rito collettivo e
propiziatorio che segue un movimento circolare e richiama, in parte,
le danze tradizionali della cultura eritrea e, in parte, la figura
dell’uroboro. L’uroboro, un antico simbolo rappresentato da un
serpente che si morde la coda, è la metafora dell’eterno ritorno e
il serpente, che ciclicamente cambia pelle, rivela l’essenza di un
nuovo inizio.
Bologna St.173, Un viaggio a ritroso. Congressi
e Festival Eritrei a Bologna si realizza grazie al sostegno
dell’Italian Council (XI edizione, 2022), programma di promozione
internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale
Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Nell’ambito
del programma è prevista la donazione al MAMbo di un’opera che
verrà completata alla fine del processo di ricerca di Muna Mussie.
L’esposizione al museo bolognese nasce inoltre dal dialogo e
dal confronto con Archive Kabinett e fa seguito alla mostra personale
di Muna Mussie, intitolata Bologna St. 173. Il sole d’agosto, in
alto nel cielo, batte forte (Milano 2021), curata da Zasha Colah e
Chiara Figone.
Per la realizzazione di Bologna St.173, Un
viaggio a ritroso. Congressi e Festival Eritrei a Bologna sono stati
coinvolti: l’Archivio storico del Comune di Bologna; la Biblioteca
Amilcar Cabral | Settore Biblioteche e Welfare Culturale del Comune
di Bologna; Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia -
Fondo Giorgio Lolli; l’Archivio storico de il Resto del Carlino;
l’Archivio storico Paolo Pedrelli CdLM Bologna; la Comunità
Eritrea in Italia; gli Archivi fotografici dei fotoreporter Mario
Rebeschini, Massimo Sciacca e Luciano Nadalini.
La mostra fa
parte di Bologna Estate 2023, il cartellone di attività promosso e
coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di
Bologna - Territorio Turistico
Bologna-Modena.
Muna
Mussie (Eritrea, 1978) inizia il suo percorso artistico nel 1998
formandosi e lavorando come attrice e performer con Teatrino
Clandestino fino al 2001. Nel 2002 frequenta il Corso Europeo di alta
formazione per l’attore, condotto da Cesare Ronconi del Teatro
Valdoca e prosegue la collaborazione come attrice fino al 2012. Dal
2001 al 2005 è parte fondante del collettivo di ricerca Open, dove a
seguito della performance opentolikemunamussie (2005) inizia a
maturare il desiderio di indagare i propri modi dello stare in scena.
Il lavoro di Muna Mussie, tra gesto, visione e parola, indaga i
linguaggi della scena e delle performing arts per dare forma alla
tensione che scaturisce tra differenti poli espressivi.
Tra le
produzioni: Più che piccola, media (2007), Con Permesso (2008),
progetto site specific per Galata Perform Istanbul, Ti ho sognato, ma
non eri il protagonista (2009).
È autrice con Flavio Favelli
della collezione di abiti FFMM (2007-2009).
Tra i progetti
scenici internazionali: Monkey See, Monkey Do (Chapter I-II,
2011-2012).
Le sue produzioni recenti, tra cui l’installazione
e performance Milite Ignoto (2015), le performance Oasi (2018), Curva
(2019), Curva Cieca (2021) e PF DJ (2021), indagano le apparizioni
fantasmatiche e la storia minore.
Tra gli interventi oggettuali
si segnalano il progetto Punteggiatura (2018), e Bologna St. 173
(2021), mostra personale da Archive sites Milano, sui concetti di
casa, cittadella, fortezza e libertà. Seguono la performance Bientôt
l’été (2021) sul nomadismo mentale e erranza, e PERSONA (2022),
incontro ad personam mediato dalla pratica del cucito. I recenti
progetti Oblio (2021) e Oblio/Pianto del Muro (2022) introducono una
ricerca sull’arte pubblica.
Il suo lavoro è stato presentato
ad Art Fall/PAC Ferrara, Xing/Raum e Live Arts Week Bologna,
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Torino, Museo Marino Marini
Firenze, Workspace Brussels, Kaaitheater Bruxelles, MAMbo Bologna,
Santarcangelo Festival, Museion Bolzano, ERT Bologna, Rue d’Alger/
Manifesta 2020 Marsiglia, Archive Books Milano, SAVVY Contemporary
Berlino, Short Theatre Roma, ArteFiera Bologna, HangarBicocca Milano,
Biennale Democrazia Torino, Mattatoio Roma, Sesc San Paolo,
Kunstencentrum BUDA Kortrijk, SZENE Salzburg, Centrale Fies Dro,
Black History Month Firenze, Spazio Griot Roma, Villa Romana Firenze.
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