martedì 13 settembre 2011

Antonio Gandino - pittore italiano nel periodo di passaggio fra Rinascimento e Barocco

Brescia, 1560 – Brescia, 1631. Attivo prevalentemente a Brescia e a Bergamo, la sua importanza è circoscritta soprattutto alla realtà del bresciano, "anello di collegamento" fra epoca rinascimentale e gusto barocco nell'arte, fece parte di quella stretta cerchia di architetti, pittori e scultori che affrontarono, in ambito bresciano, il delicato passaggio fra le due epoche, cioè il manierismo, gettando le basi per il futuro barocco bresciano.

Numerose sono le sue opere, conservate soprattutto nelle varie chiese di Brescia e del bresciano:
  • Polittico di San Rocco, 1590 circa, collegiata dei Santi Nazaro e Celso, Brescia (primo altare destro)
  • Donazione di Namo di Baviera, 1605-1606, Duomo vecchio, cappella delle Sante Croci
  • Quattro tele di modeste dimensioni per la chiesa di San Lorenzo raffiguranti San Vincenzo di Saragozza, il vescovo di Brescia San Ottaziano, San Vigilio e San Lorenzo, le prime due ai lati della cappella del Crocifisso, le altre ai lati della cappella della Beata Vergine della Provvidenza.
  • Maria Maddalena, pala dell'altare destro nella chiesa di Santa Maria della Carità a Brescia.
  • Madonna dei Sette Dolori, pala del secondo altare destro nella chiesa Parrocchiale di Padenghe sul Garda (BS).
  • Pala dell'ottavo altare sinistro nella chiesa di San Giuseppe a Brescia.
  • San Carlo Borromeo con Madonna e angeli nella chiesa parrocchiale di Cigole, altare di San Carlo.
  • Martirio di Santa Barbara, con la Vergine, il Bambino in gloria, tra i Santi Filippo e Giacomo, Cattedrale di Asola, Mantova.

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