lunedì 1 settembre 2014

Villa Romana di Bocca di Magra


La Villa Romana di Bocca i Magra rientra tra le villae maritimae romane, lussuose dimore, che venivano edificate in zone dai paesaggi pregevoli con affacci al mare, lungo le coste e spesso dotate di private strutture portuali ed impianti marittimi. Le fasi edilizie si collocano nell'arco temporale che parte dalla metà del I° secolo a.C. fino al IV° secolo d.C. 


 
La villa si compone di ambienti disposti su terrazze che si adeguavano alla natura rocciosa del pendio ed alla sottostante scogliera, oggi interrata. 
 
Il nucleo meglio conservato è un impianto termale dislocato nell’ala orientale della villa collegato con altri vani di incerta identificazione. Sono chiaramente individuabili il caldarium ed il relativo sistema di riscaldamento.
 


 
 
 
Sono riconoscibili diverse ristrutturazioni degli ambienti, testimoniate da ingressi murati, sovrapposizioni pavimentali e strutture murarie eseguite con materiali e tecniche costruttive differenti.
 


 
Ricordiamo che nel corso della prima metà del I secolo a.C., sulle coste della Campania e del Lazio meridionale, si cominciava ad assistere al sorgere di ville marittime con chiara intenzione di creare quel rapporto privilegiato diretto fra la struttura ed il mare. Il golfo di Napoli offre ricchi e celebrati esempi: la villa Jovis a Capri, le ville di Stabia e Baia e, per il nord Italia, le celebri “Grotte di Catullo” a Sirmione.
 


 
Dalla metà del I secolo a.C. il fenomeno delle ville marittime si estese poi a tutto il litorale tirrenico, comprese le isole, fino a La Spezia, all’Adriatico fino a Istria, ai laghi dell’Italia settentrionale. L’età augustea e la raggiunta sicurezza dei mari e delle coste permise poi lo sviluppo di queste dimore in luoghi un tempo non facilmente accessibili, sfruttando paesaggi marini, isole, litorali, e le tranquille riviere lacustri.
 


 
La villa di Bocca di Magra è l’unico esempio, insieme a quella del Varignano Vecchio, conservato lungo la costiera della Liguria di levante.
 
 




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