La mostra segna l’evento conclusivo
della rassegna AgerolaArte 2015 il cui calendario ha visto alternarsi
le opere di Iole Capasso, Guido D’Apuzzo, Sandro Maddalena, Antonio
Fomez, Ahmad Alaa Eddin e Saav Zacchino.
“Mosso - suggerisce Pasquale Ruocco
autore del testo che accompagna l’esposizione - dalla necessità di
rileggere quanto fin’ora costruito, soprattutto confrontandosi con
la dimensione urbana, associando all’attività di scultore quella
di architetto, Cordasco concentra ora la sua attenzione su valori
geometrici elementari, di tipo vettoriale, strutture primarie,
costruite con lastre di ferro smaltato, contraddistinte da una
compatta campitura nera, montate sia a parete, varianti del celebre
Quadrato nero di Malevic, tra cui il recente Alfabeto della
incomunicabilità, o sul pavimento issate come mehir, stele capaci di
mettere in comunicazione il passato ancestrale dell’umanità con
un’immagine di futuro”.
La mostra sarà visitabile fino al 18
ottobre
dal lunedì al sabato dalle 9:00 alle
11:00.
Il giovedì dalle 17:00 alle 19:00
Il giovedì dalle 17:00 alle 19:00
e la domenica dalle 10:00 alle 12:00
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