giovedì 16 febbraio 2017

L'Ultima Cena di Leonardo da Vinci e pietre preziose


Si segnala che per la prima volta l'Ultima Cena di Leonardo da Vinci (conservata nel Cenacolo di S.Maria delle Grazie a Milano) viene indagata da uno studio inedito che esplora la simbologia delle pietre preziose ravvisabili nell'opera.

Si tratta di una ricerca indipendente che esamina le pietre preziose e il relativo significato biblico e che parte dalla moda alla corte di Ludovico Il Moro di indossare minerali sugli abiti a chiusura di mantelli e pellicce.

"Approfondire lo studio di un dipinto destinato alla vita monastica significa indagare sui contenuti teologici, rintracciabili in tutti i dettagli voluti dal Maestro, comprese le pietre preziose" - ha spiegato la professoressa Elisabetta Sangalli di Monza - "Leonardo da Vinci con grande probabilità dipinse le pietre del Cenacolo conferendo loro un'interpretazione personale, svincolandole dal semplice abito cortese, e associandole a ogni personaggio in base ai carismi propri di ciascuno"

L'artista quindi riportò nell'Ultima Cena con chiara intenzione, solo otto delle 12 pietre bibliche, preziosi che il popolo di Israele usava per confezionare la veste del sommo sacerdote.
Ogni interpretazione di questa iconografia inedita viene rimandata da Elisabetta Sangalli anche al confronto con copie coeve fedeli all'originale e a citazioni bibliografiche precise, mentre il bookshop del Louvre ha annunciato all'autore che il volume sarà inserito nel catalogo delle pubblicazioni di arte.

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