domenica 4 giugno 2017

I_Ride... la mostra personale di fotografia artistica di Daniele Galdiero a cura di Rita Esposito


La mostra si terrà a Napoli, presso lo Spazio Mostre Biblioteca di Area Architettura, del DiARC _ Dipartimento di Architettura, dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, in Via Monteoliveto 3, da l’8 al 22 giugno 2017.

Si segnala essere l' ingresso libero dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 17:00 con inaugurazione giovedì 8 giugno dalle ore 15.00 alle 18:00.

Il nuovo progetto artistico di Daniele Galdiero vede la realizzazione di 24 scatti fotografici aventi per soggetto occhi nella cui iride sono specchiate architetture della città di Napoli, dal centro storico alle periferie cittadine. Le foto, a colori e senza alcuna correzione digitale, coerentemente con i dettami del pensiero del fotografo partenopeo, sono stampate su carta metallic, di dimensioni 18x18 cm.

Nella scelta del nome del progetto sono espresse le volontà artistiche del Galdiero.

Il termine I_RIDE, che designa simultaneamente il soggetto fotografico e i suoi significati simbolici, si divide in due parti I + RIDE:

con “I” l’eguaglianza di suono della pronuncia di I[ai] (Io, soggetto) e EYE [ai] (occhio) porta acusticamente ad identificare l’individuo con il suo occhio e, se nell’iride c’è la mappa dell’intero organismo ed è possibile leggervi tracce del mondo emozionale, in una operazione sineddochica, le foto ritraggono non solo l’iride ma l’essere umano e il suo mondo interiore.

Il verbo inglese “RIDE” ha molteplici significati legati perlopiù alla conduzione, al guidare mezzi meccanici, al cavalcare, ma anche al viaggiare, al condurre un gioco.

Ed è in questo gioco condotto dall’artista che il mondo circostante è fissato, attraverso la fotografia, sulla superficie riflettente, “ liquida” dell’occhio dell’osservatore. L’occhio del soggetto fotografato non fissa il fotografo: è rivolto altrove. Per il soggetto non è un “occhi negli occhi”, un gioco a due, ma un proiettarsi con lo sguardo oltre l’osservazione in un gioco di traiettorie visive che non è centripeto ma centrifugo, non è convergente ma divergente. Dinamica diversa ha lo sguardo dell’artista che invece, includendo sé stesso nell’immagine fotografica, riesce, attraverso il soggetto fotografato e il riflesso del mondo da quest’ultimo osservato, a fissare negli occhi sé stesso in un rimando visivo circolare.

L’oggetto dell’osservazione è l’Architettura, che con le sue geometrie, le sue forme ed i suoi materiali stabilisce un legame profondo con chi la osserva. Non è la qualità del luogo ma la sua significatività a determinarne il valore per il soggetto fotografato. L’artista osserva così la città di Napoli con la sua visione da architetto attraverso gli occhi delle persone che guardano i luoghi a loro familiari ed a cui sono affettivamente ed emozionalmente legate. Le architetture e gli scenari urbani si fondono ai cromatismi dell’iride e si trasformano in scene fantastiche, che riportano alla mente mondi litici pluridimensionali, che superano la realtà per divenire astratti ed a tratti surreali.

Come spesso succede nelle immagini di Galdiero, il fruitore dell’opera finale, ovvero l’osservatore della fotografia stampata in piccolo formato e su carta riflettente, è indotto dall’oggetto d’arte ad amplificare il suo livello di introspezione con un coinvolgimento emozionale che gli consente di cogliere aspetti assolutamente personali dalla realtà rappresentata. La necessità di progressiva focalizzazione dell’oggetto prova ad indurre alla concentrazione sul proprio mondo interiore: la fotografia, senza alcun artificio, apparentemente rivolta all’osservazione del reale, scandaglia il tema della riflessione di sé e su di Sé, tema a cui partecipa in primis l’artista.

I_RIDE…occhio specchio dell’anima o specchio di ciò che l’uomo riconosce come suo mondo circostante?

Daniele Galdiero: artista ed architetto napoletano è utilizzatore di geometrie semplici e amante delle geometrie complesse nella vita come nella fotografia. La passione per la fotografia scatta già all’età di otto anni, nel momento stesso in cui riceve in dono il suo primo apparecchio fotografico. Vincitore di un concorso fotografico nel 1992, nello stesso anno inizia ad esporre le sue opere in eventi collettivi e dal 2009 espone in numerose rassegne internazionali, ampliando i confini della sua comunicazione emozionale organizzando e curando progetti artistici personali che hanno riscosso ampio successo di pubblico e di critica, come “the CUT SHOW” e “ablùens”. Le opere di Daniele Galdiero sono state esposte in poli museali e sono presenti in collezioni private nazionali ed estere.

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