mercoledì 21 giugno 2017

La verità sul Caso Orlandi di Vito Bruschini ed il Giappone di Giorgia Sbuelz

Cava de’ Tirreni al Bar Libreria Rodaviva di Cava de’ Tirreni il 22 giugno ospita la tappa numero 23 della gara tra i 52 autori di novità letterarie per l’assegnazione del Premio costadamalfilbri 2017, maiolica della tradizione ceramista vietrese realizzata da Nicola Campanile, nell’ambito dell’XI edizione di ..incostieraamalfitana.it  Festa del Libro in Mediterraneo.

Giovedì 22 Giugno presso il Bar Libreria Rodaviva della città metelliana infatti, ore 20.30, vanno in scena: “La verità sul caso Orlandi” di Vito Bruschini edito da Newton Compton, e “Nippon Shots” di Giorgia Sbuelz pubblicato da L’Erudita.

«In Italia tutti sanno chi è Emanuela Orlandi, Emanuela è la sorella di tutti»:questa è una delle frasi più reali nell’intensa trama del romanzo La verità sul caso Orlandi del giornalista e scrittore Vito Bruschini. Le pagine si snodano in una ricostruzione verosimile di uno dei casi più dibattuti della cronaca nera italiana. All'inizio gli inquirenti sono convinti si tratti di una bravata da adolescenti e le ricerche della ragazza, figlia di un commesso della Prefettura della Casa Pontificia, iniziano soltanto il giorno dopo. Le ipotesi, le accuse e le testimonianze che si sono accavallate in questi decenni hanno portato su una pista che implica il coinvolgimento dello stesso Vaticano, dello Stato italiano, ma anche dello IOR e poi del Banco Ambrosiano, della Banda della Magliana, nella persona del Dandy Renatino De Pedis, e dei servizi segreti di più Paesi. Dopo anni di indagini, durante i quali la trasmissione Chi l'ha visto? ha avuto un ruolo fondamentale nel portare alla luce nuove prove e testimoni prima ignoti, l'inchiesta è stata chiusa nell'ottobre 2015. Le rivelazioni contenute nel film permetteranno una riapertura del caso, uno dei maggiori misteri d'Italia nel quale si incrociano la criminalità organizzata e i poteri forti del Vaticano. Dopo 23 anni da quel maledetto pomeriggio di giugno sapremo quindi cos'è veramente accaduto a Emanuela?

In Nippon Shots Giorgia è una gaijin, una straniera in Giappone, letteralmente una "persona di fuori", fuori dal caos e dalla realtà giapponese, tradizionale e non. Sperduta nella metropolitana di Osaka e per le strade di Tokyo, affollate da eccentrici cosplayer e tagliate da severi grattacieli che scaricano nel cielo la feroce velocità contemporanea - tanto lontana dalla tradizionale pacatezza nipponica - l'effetto straniante non diminuisce, anzi se possibile aumenta. A Giorgia allora non resta che entrare nel cuore del Sol levante forzandolo proprio da fuori, armata di penna, schizzando su un taccuino brevi flash di immagini ed emozioni, una galleria d'istantanee parlante, dove rielaborare in ricordo l'esperienza appena vissuta, e tentare una sintesi tra contemporaneità e tradizione, tra aneddoto da strada e folklore. Giorgia Sbuelz ci racconta l'imperturbabile e antica delicatezza del Giappone contemporaneo, sopravvissuta a Hiroshima e allo tsunami del 2011, nelle misura lirica e levigata del racconto breve, rievocando a tratti l'intima saggezza dell'Haiku.

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