venerdì 1 settembre 2017

(S)velati Arcani dell’artista veneto BRA

Il 3 settembre s’inaugura ad Agropoli presso il Castello Angioino Aragonese la mostra "(S)velati Arcani" dell’artista veneto BRA. Il vernissage previsto per le ore 18:45 vedrà l’artista presente e la prof.ssa Antonella Nigro, critica e curatrice.

Si tratta della prima personale al Sud del maestro, reduce da una mostra a Padova che ha visto la presenza del critico Philippe Daverio. Il “Centro Studi Hemera” ha curato l’organizzazione e la logistica, l’associazione “Avalon Arte” la comunicazione e il marketing, l’associazione “Helise Art” l’allestimento, la promozione e le relazioni pubbliche. La mostra è visitabile tutti i giorni. Orari: 10.00 -12.00; 18.00 - 22.00. Ingresso libero.

In mostra fino al 30 settembre ben 26 opere del maestro. L’evento gode del patrocinio del Ministero per i Beni Culturali, della Regione Campania, della provincia di Salerno e del Comune di Agropoli,

Bra vanta una carriera ultratrentennale come illustratore nel campo della pubblicità dove ha lavorato per i più noti marchi nazionali e internazionali, come Apple, Algida, Luxottica e Pepsi Cola, solo per citarne alcuni e ha collaborato con Agenzie pubblicitarie internazionali come J. Walter Thompson, Young & Rubicam e Saatchi and Saatchi. Dall’illustrazione al mondo dell’Arte il passo è stato breve e la sua innata passione per il disegno e la pittura lo ha portato a realizzare una serie di disegni e dipinti utilizzando le tecniche classiche dalla matita al carboncino al gesso su carta per poi arrivare a dipingere con acrilici su tela e su intonaco. La ricerca di Bra parte dall’iperrealismo e ne trae, poi, una lezione originale e sublimata dall’assenza dei dettagli, creando opere d’arte simili a miraggi di una realtà diversa, insolita e poetica. Concepisce, infatti, una nuova percezione, specie nella raffigurazione della donna, incorporando elementi e cromie sottilmente evocative, quasi illusorie.

“L’indagine pittorica di Bra è orientata alla rappresentazione del ritratto e della figura femminile, - chiosa la critica Antonella Nigro - che analizza attraverso un’accurata e personale iconografia, nella quale intensa è l’idealizzazione dell’immagine. Le protagoniste dell’opera di Bra sono rapite in una dimensione sublimata, lontane dal contingente e non condizionate dal reale: donne del silenzio e dagli occhi socchiusi come in un vigile sogno, vicine ai sentimenti e alle raffinate elaborazioni di Les yeux clos e Silence di Odilon Redon che suggerivano la bellezza e le verità nascoste nell’assenza e nell’ascolto. Vestite dalla leggerezza di ombre luminose e cangianti, le sue donne sono pervase da un misterioso respiro di vento che ne orna i riccioli disegnando impalpabili onde nei capelli e lievi pieghe nelle sete, figlie del raggio e del riverbero, amano confondersi e specchiarsi nel colore riflesso che diviene alter ego delle medesime. Così, baluginii rossi solcano, inaspettati, il sinuoso busto esprimendo il cuore, l’amore, la passione, mentre rifrazioni blu, attraversano gli occhi parlando dell’arcano e dell’immenso.”

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