lunedì 13 novembre 2017

Evento poetico del 6 dicembre 2017 e Chiesa di San Giovanni a Carbonara

L' appuntamento è previsto vicino alla libreria Ferltrinelli stazione centrale di Napoli alle ore 10:30 per i "Poeti in piazza" che continuano a diffondere la poesia, per le strade di Napoli, con poeti e poetesse uniti nella poesia, nell'amicizia, nella solidarietà.

Ecco la descrizione della chiesa San Giovanni a Carbonara, dove si riuniranno per leggere le poesie.

"In epoca medievale, nel pieno centro di Napoli, c’era una strada adibita allo scarico di rifiuti inceneriti: non era un posto bello a vedersi, eppure in un luogo dall’aria pesante e irrespirabile, dai muri anneriti sarebbe presto sorta una tra le Chiese più belle di Napoli.
Su un piccolo monastero agostiniano venne, infatti, costruita (1339 - 1418) la Chiesa di San Giovanni a Carbonara mediante il contributo del nobile napoletano Gualtiero Galeota.
La Chiesa di San Giovanni a Carbonara è il risultato dell’annessione di più strutture architettoniche: la scala in piperno a doppia rampa, realizzata da Ferdinando Sanfelice nel 1707, nasconde l’ingresso alla sottostante Chiesa della Consolazione a Carbonara; il portale centrale introduce alla Cappella di Santa Monica, quello di sinistra all’ingresso laterale della Chiesa di San Giovanni.
La facciata della Chiesa di San Giovanni a Carbonara è molto semplice: al centro vi si apre uno splendido portale gotico con due pilastri ornati ed una lunetta affrescata dal pittore lombardo
Leonardo da Besozzo. Otto stemmi angioini e la figura del sole splendente, simbolo della famiglia nobiliare Caracciolo del Sole, ornano la zona dell’arco. L’interno, a croce latina con un’unica navata rettangolare, sfocia nell’absidevoltato a crociera. L’altare maggiore con balaustra, realizzato nel 1746, è completato da una splendida pavimentazione a marmi policromi e posto tra due finestroni a linea tipicamente gotica che inondano l’interno di luce. Una splendida statua della Madonna delle Grazie, di Michelangelo Naccherino, ingentilisce l’insieme. Il complesso presenta decorazioni scultoree e pittoriche dal gusto prevalentemente gotico e rinascimentale, tutte di pregevole fattura.
Nell’abside domina il monumento funebre a re Ladislao (ultimo erede del casato angioino che qui
voleva essere seppellito, a commissionare nel Quattrocento l’ampliamento della Chiesa, il suo arricchimento con pregevoli marmi policromi e l’aggiunta di un chiostro esterno a quello preesistente). Alto circa 18 metri, è tradizionalmente attribuito ad Andrea da Firenze ma sarebbe in realtà opera di più artisti toscani e settentrionali. Temperanza, Fortezza, Prudenza e Magnanimità:
le quattro virtù sorreggono il monumento. Ai lati, in due edicole, i dipinti di Leonardo da Besozzo: Sant’Agostino e San Giovanni. Due archi a tutto sesto formano una grande nicchia che incornicia sei statue sedute, tra cui Ladislao e Giovanna in trono. Le due figure ricompaiono nel sarcofago, assieme a Carlo III e Margherita. Al di sopra, la figura del re giacente, benedetto da un vescovo, redime l’anima del sovrano che fu in realtà scomunicato. Sulla sommità, la statua di Ladislao a cavallo completa di armatura e con spada sguainata: una rappresentazione inusuale in un luogo di culto.
La sacrestia era arricchita da sedici tavole realizzate dal Vasari con la collaborazione di Cristoforo Gherardi e che sono oggi collocate al museo di Capodimonte; del Vasari è rimasta nella chiesa, accanto al monumento a re Ladislao, una splendida Crocefissione. La Chiesa di San Giovanni a Carbonara sfocia in sei cappelle, aggiunte in tempi diversi: quattro laterali, una nella controfacciata ed una alle spalle dell’abside. Dal gusto rinascimentale, è ricca di affreschi del Perinetto e di Leonardo da Besozzo. Custodisce il sepolcro di Sergianni Caracciolo, consigliere della regina Giovanna II di Napoli”.

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