lunedì 18 giugno 2018

Cappella gentilizia di villa Bruno in San Giorgio a Cremano (Napoli)

La cappella fu fondata nel settecento la data è stata ricavata da alcuni documenti (inseriti in alcuni testi pubblicati nel 2012) che attestano i pagamenti alle maestranze che hanno lavorato in questa Cappella. In particolare risale al 1762 il pagamento dello sportello d'argento del tabernacolo che è opera di Giuseppe Guariniello e risale allo stesso anno anche la colomba dello Spirito Santo che si trova all'altare.

In mostra nell'ambito dell'evento dal titolo “#iltesorosvelato” sono stati svelati quelli che erano gli oggetti e gli abiti liturgici che si trovavano all'interno della Sacrestia della Cappella. Tra gli oggetti ci sono dei messali il più antico risale al 1802.

Una nota particolare della cappella è il pavimento in riggiole maiolicate di una bottega del settecento napoletano. Altra particolarità sono le due porte perché la porta che si apre sotto al vestibolo che è sormontata dalla statua di stucco di San Michele Arcangelo è quella settecentesca. Dopo il 1820 fu poi aperta quella verso l'esterno perché uno dei fratelli Righetti, Giuseppe, era sacerdote e chiese alla curia di Napoli di poter celebrare messa aperta al pubblico e all'epoca il regolamento della curia prevedeva che ciò si poteva fare soltanto con l'apertura di una porta verso l'esterno, quindi su strada pubblica. Quindi dopo il 1820 arrivò questa autorizzazione grazie ad una bolla papale. 












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