Il secondo appuntamento di "Teatri
in Blu" vede in scena il 7 e 8 luglio a bordo della tonnara
Maria Antonietta, che per l'occasione si trasforma in palcoscenico,
la compagnia teatrale leccese Principio Attivo Teatro, in "Digiunando
davanti al mare" - Per un racconto su Danilo Dolci, progetto di
Giuseppe Semeraro, drammaturgia Francesco Niccolini, con Giuseppe
Semeraro; regia Francesco Saccomanno. Scrive Semeraro: "La
figura di Danilo Dolci sfugge a qualsiasi tentativo di
classificazione: poeta, intellettuale, pedagogo. Dopo un breve
viaggio in Sicilia decide di ritornarci e di mettersi al fianco degli
ultimi, dei diseredati, dei banditi come li chiamava lui stesso.
Negli anni cinquanta organizza e promuove tantissime manifestazioni e
scioperi in difesa dei diritti dei contadini, dei pescatori, dei
disoccupati. Il suo attivismo gli valse due candidature a premio
Nobel per la pace e il riconoscimento a livello internazionale del
suo operare. Sempre in quegli anni con i contadini progetta e
realizza una radio clandestina, un asilo, una diga, l'università
popolare insieme a tanti progetti culturali. Quello che più mi
interessa in questa figura sono le sue qualità umane, il suo grande
potere comunicativo e soprattutto la fiducia che sapeva spargere
attorno a sé. Qualità che gli permisero di creare un grande
movimento popolare che sfociò nel grande “Sciopero alla rovescia”;
manifestazione che rivendicava il fatto che dei disoccupati per
protesta andavano a lavorare rendendosi utili in lavori per la
collettività. Danilo Dolci voleva, con i disoccupati Siciliani,
ricordare all'Italia intera che per la Costituzione Italiana il
lavoro è un diritto ma anche un dovere se questo lavoro ha
un’utilità pubblica. Durante la manifestazione Danilo Dolci fu
arrestato assieme ad alcuni collaboratori, ne segui un processo che
segnò un profondo spartiacque nell'Italia del dopoguerra.
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