Stefano Taccone, docente di storia
dell'arte contemporanea, dialoga con l'autore Ernesto Jannini giovedì 27 settembre ore 18:00 - 20:00 presso Libre Verona, Interrato dell'acqua Morta Verona
"Sono del parere che possano
esistere tante particolari concezioni del teatro per quanti uomini di
teatro ci sono, cioè per quanti artisti praticano il loro mestiere
con la particolare cura di servire la propria arte. Così quest'arte
non può sembrarmi governata da leggi fisse, immutabili, universali
e, in qualche modo, magiche. Lo studio dell'arte teatrale permette
solo di costruire, con la riflessione e l'esperienza, delle teorie
che valgono secondo l'efficacia della pratica. Le teorie sono una
guida per la creazione drammatica e oggi non sono solo brechtiane. Ve
ne sono di precedenti, forse più significative e determinanti per il
Teatro Contemporaneo". Siamo nel 1966 e le parole di Gennaro
Vitiello - magistrale regista, fondatore del Teatro Esse e della
Libera Scena Ensemble, direttore artistico del Giugno Vesuviano
Popolare, scomparso nel 1985 - risuonano attuali più che mai. In
questo suo lavoro Ernesto Jannini dà corpo al racconto appassionato
di chi, seppur per un breve periodo, è stato accanto a una delle
personalità più vive e originali operanti in Italia tra gli anni
Sessanta e Ottanta.
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