mercoledì 10 ottobre 2018

ILFILODIPARTENOPE nell'ambito di PARATISSIMA NAPOLI 2018 nella sede di via Costantinopoli 48 presenta "Questo non è un lavoro ma una lavorazione"

Venerdì 12 ottobre 2018, dalle 17:00 alle 19:00

L’arazzo libresco, progetto ideato e curato da Ilfilodipartenope, è realizzato da circa ottanta artisti che hanno lavorato sul librino 12 volte la carta, dopo aver debuttato in uno spazio dedicato della Fiera di Arte Contemporanea The Others (Torino 2-5 novembre 2017) è stato presentato a Napoli ospite dell’Archivio Fotografico Parisio in Piazza del Plebiscito (Porticato di S. Francesco di Paola), a fine novembre 2017 a Roma presso l’Associazione culturale TRAleVOLTE a febbraio 2018 e durante la Giornata Mondiale Unesco del Libro, presso La Stanza del Gusto, sarà in esposizione presso lo Spazio ArteLibri Ilfilodipartenope in occasione di PARATISSIMA NAPOLI 2018

Il punto di partenza del progetto “Questo non è un lavoro ma una lavorazione” è stato “12 volte la carta” di Valerio Magrelli, piccolo libro d’artista pubblicato nel 2014 dalle Edizioni ilfilodipartenope nella collana Ex-voto. La piccola opera è stata smembrata pur mantenendo la matrice gutemberghiana per permettere la nascita di un nuovo progetto legato a questa scrittura.

In “12 volte la carta” Valerio Magrelli si racconta attraverso dodici frammenti di scrittura propri e presi in prestito da altri (Leonardo Da Vinci, Bohumil Hrabal, Alvar Aalto, S. Francesco, Sinfosio), e si presta a sua volte ad essere tradotto dagli artisti attraverso il proprio linguaggio che dialogando con il testo traduce ma sopratutto spovrappone e contamina.

Il progetto è partito con il coinvolgimento di artisti che in altre occasioni hanno collaborato ai progetti de ilfilodipartenope oppure che frequentano lo Spazio ArteLibri di Napoli. Diversi giovani artisti sono stati coinvolti da Antonio Biasiucci e Vincenzo Rusciano. Antonio Biasiucci fondatore del Laboratorio Irregolare ha coinvolto i giovani fotografi che hanno partecipato a LAB 1 E LAB 2, Vincenzo Rusciano lavora e fa ricerca sulla creatività e sperimentazione giovanile a Napoli.
Affinchè tutta l’operazione diventi un flusso nomade e creativo sono stati coinvolti artisti presenti al progetto The Others a Torino, e successivamente artisti che hanno incrociato il progetto nelle varie esposizioni.


L’input alla nascita di questo progetto è stata la lettura della scrittura:
“E’ quì che devo tessere
l’arazzo del pensiero
e disponendo i fili di me stesso
disegnare con me la mia figura”
(Valerio Magrelli)


Artisti che hanno partecipato al progetto:
Ilaria Abbiento, Marisa Albanese, Fulvio Ambrosio, Andrea Aquilanti, Chiara Arturo, Michele Attianese, Luigi Auriemma, Pasquale Autiero, Mario Avallone, Vittorio Avella, Mathelda Balatresi, Clarissa Baldassarri, Cristina Balsotti, Aniello Barone, Cecilia Battimelli, Andrea Bove, Michela Bresciani, Giuliana Calomino, Marianna Canciani, Cristina Cianci, Gerardo Cibelli, Chiara Coccorese, Antonio Coppola, Cristina Cusani, Gandolfo Gabriel David, Nunzio De Martino, Valentina De Rosa, Prisco De Vivo, Pina Della Rossa, Sandro Del Pistoia, Adriana Del Vento, Irene Maria Di Palma, Elisabetta Diamanti, Enzo Distinto, Matilde Domestico, Danilo Donzelli, Assunta D’Urzo, Maurizio Esposito, Ivana Fabbricino, Mariella Fabbris, Marina Falco, Filippo Felaco, Paolo Fiorellini, Lino Fiorito, Anna Fusco, Maria Gagliardi, Lucia Gangheri, Claudia Guastini, Valentina Guerra, Stefano Lanzardo, Christian Leperino, Lucrezia Longobardi, Anna Maglio, Angela Maione, Maria Manfredi, Enza Monetti, Fabrizio Monsellato, Claudia Mozzillo, Paola Nasti, Antonio Onorato, Vincenzo Pagliuca, Lucia Patalano, Renata Petti, Caroline Peyron, Felix Policastro, Agostino Rampino, Vincenzo Rusciano, Vincenzo Russo, Sergio Scognamiglio, Antonello Scotti, Lucia Sforza, Fabio Sironi, Mariano Sommella, Mario Spada, Donatella Spaziani, Giovanni Timpani, Giuliano Tomaino, Caterina Tosoni, Salvatore Vitagliano, Francesco Vizioli, Angelo Volpe, Andreas Zampella, Angela Zurlo.
La traduzione musicale del testo “12 volte la carta” è stata curata da Antonio Onorato.

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