venerdì 19 ottobre 2018

Intervista di Rosaria Pannico a Stefano Fomasi di Fake Factory regista di Klimt Experience ospitata presso La Basilica Dello Spirito Santo in via Toledo a Napoli


Un'esposizione moderna multimediale?
Esattamente, si tratta di una rilettura dei classici con linguaggi contemporanei.

Come mai questa scelta?
Noi stiamo facendo un percorso che è finalizzato a rileggere vari grandi autori classici del passato, ad esempio ho proposto un Caravaggio che ha avuto moltissimo successo tre anni fa a Roma. Si chiamava 'Caravaggio Experience' ed il nome 'Experience' si è consolidato proprio a seguito di quel grande successo del febbraio 2016 ... quindi tutte queste esposizioni multimediali hanno iniziato a chiamarsi così ed il pubblico sta iniziando a capire che 'Esperienza immersiva nell'arte' significa non andare a vedere una mostra tradizionale, ma uno spettacolo dove l'arte è protagonista con un linguaggio che è un pochino più contemporaneo.

Questa nuova forma che è una rivisitazione dell'arte passata con i mezzi della tecnologia moderna entra in competizione con gli artisti contemporanei? 
Assolutamente no: in ambienti immersivi il pubblico diventa co-protagonista della lettura dell'opera d'arte stessa, quindi dal nostro punto di vista è interessante proporre anche opere che non siano solo astratte ma che questo tipo forma d'arte sia anche un veicolo per portare nel linguaggio moderno un grande del passato. Quindi fare una rilettura (che sia meno statica rispetto ad una visita guidata in un museo) io credo che in qualche modo possa incuriosire maggiormente le nuove generazioni.


Questo tipo di 'esperienza immersiva' è una forma di evoluzione del museo virtuale oppure sono due cose differenti?
Sono due cose diverse nel caso dei musei virtuali abbiamo dei musei tradizionali che usano le videoproiezioni per ricostruire oppure spiegare meglio delle porzioni di passato che si sono perse in maniera maggiormente esaustiva, perché attraverso le immagini si comunica molto meglio rispetto alle parole soltanto. 'L'esperienza immersiva' è invece una cosa differente perché è una forma nascente di un nuovo linguaggio contemporaneo. Essendo una forma nascente ovviamente occorre un poco di tempo prima che il pubblico la recepisca come non più una visita tradizionale ad una mostra dove non ci sono le tele ma c'è la forza delle immagini delle icone di ogni artista.


Rispetto invece al cinema a 3D come si pone?
Anche in questo caso sono due cose totalmente differenti: il cinema resta il cinema ossia una forma d'arte a sé stante, mentre un'esperienza immersia è veramente come entrare dentro ad un ambiente che è stato disegnato appositamente per avvolgere lo spettatore e farlo sentire come se fosse veramente al teatro per un balletto dove però è egli stesso ad essere in scena ed è la scenografia a muoversi intorno. 

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