lunedì 15 ottobre 2018

“Res 2018” di Rosella Restante

Mercoledì 24 ottobre 2018, alle ore18:00 a Roma, presso lo Studio Arte Fuori Centro, via Ercole Bombelli 22 si inaugura la mostra di Rosella Restante “Res 2018” a cura di Ivana D’Agostino.
L’esposizione rimarrà aperta fino al 9 novembre secondo il seguente orario: dal martedì al venerdì dalle 17,00 alle 20,00, altri orari su appuntamento.

L’evento è l’ultimo appuntamento di Osservazione 2018 ciclo di quattro mostre in cui gli artisti dall’Associazione culturale FUORI CENTRO, tracciano i percorsi e gli obiettivi che si vanno elaborando nei multiformi ambiti delle esperienze legate alla sperimentazione.

Combinare insieme più linguaggi artistici – fotografia, opere su carta, installazioni a cui oggi si aggiunge un’opera video sonora – è tra gli obiettivi perseguiti con sistematicità dalla ricerca artistica di Rosella Restante. Una propensione ambientale, la sua, in cui spazio e opere dialogano costantemente in una dimensione temporale dilatata tra passato, presente e futuro. Più linguaggi artistici espressi con diversa forma coordinati da un unico pensiero portante che sostiene e crea la traccia della continuità. Tutto questo si coglie nel progetto site-specific pensato per questo evento ad Arte Fuori Centro, Res 2018.

Concepito come fenomeno plurisensoriale, in grado di coinvolgere capacità percettivo-visivo-auditive e spaziali estensibili verso un oltre, esso è fruibile come l’articolata pluralità di sperimentazioni artistiche – fotografia, video, installazione -, mantenendo il medesimo carattere plurale anche nell’interpretazione del titolo: Res 2018, che può essere sia l’abbreviazione del cognome dell’artista, Restante, o la traduzione del sostantivo femminile latino, res: cosa, vicenda, circostanza. Ovvero tutto ciò che riguarda le vicende, le cose della vita di Rosella Restante, ovvero la sua arte. 

Venticinque foto di formato quadrato 50X50 che colgono di spalle la nuca di amici e sconosciuti, rappresentano un esodo – tema quanto mai attuale oggi, e in tutte le epoche di calamità e guerre - che supera lo spazio espositivo dirigendosi verso un altrove, spesso negato o da conquistare a caro prezzo.

Altrettanto di formato quadrato in bianco e nero come le foto, sono le immagini del video. Spaesamento, sospensione, fragilità di equilibri: paradosso del deflagrare cadendo di una pillola che ruota su sé stessa; increspature luminose della superfice dell’acqua di una risacca che sulla sabbia scrive e riscrive incessantemente segni subito dopo cancellati; nuvole spostate nei cieli dal vento che lentamente escono dal campo visivo dato. La trilogia narrativa del video sostanzia emozioni diverse supportandole con suoni, che dalla caduta deflagrante, e incongruente della pillola, passano allo sciabordio dell’acqua al suono metallico prodotto dai campi magnetici attivati dall’indagine diagnostica della risonanza magnetica. Percezioni diverse di un mondo esterno-interno che riguarda gli attraversamenti della vita di Rosella Restante, la sua personale res, trasformata in opera d’arte, le cui tracce sparse vengono ricucite dal segno plastico installativo che definisce e oltrepassa lo spazio dato.

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