venerdì 9 novembre 2018

Un nuovo riconoscimento per la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee Al Madre tre opere vincitrici della 4° edizione di Italian Council: Francesco Bertelé, Rä Di Martino e Cesare Pietroiusti

A meno di un mese dalla presentazione del progetto di Lara Favaretto Indagare il sottosuolo. Atlante delle storie omesse, vincitore della 2° edizione del bando Italian Council 2017 e destinato al Parco Archeologico di Pompei, il museo d’arte contemporanea della Regione Campania è stato indicato dalle istituzioni proponenti come destinatario di tre dei dieci progetti vincitori della 4° edizione di Italian Council, il primo bando internazionale a sostegno dell’arte contemporanea italiana promosso dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie Urbane (DGAAP) del Ministero per i beni e le attività culturali (MiBAC). 

Nel 2019 il Madre riceverà infatti le opere Hic Sunt Dracones di Francesco Bertelé, The Pilgrimage di Rä Di Martino e Un Certo Numero Di Cose/A Certain Number Of Things di Cesare Pietroiusti, che contribuiranno ad articolare, all'interno della collezione del museo, una rappresentazione diversificata, dal punto di vista dei linguaggi, delle pratiche, delle formazioni e delle appartenenze generazionali, della ricerca artistica italiana contemporanea.

Già nel 2018 il patrimonio della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee di Napoli si era dotato di un'opera vincitrice della 1° edizione del bando Italian Council 2017: Inventory. The Fountains of Zaatari, di Margherita Moscardini, presentata da Fondazione Pastificio Cerere di Roma.
Il progetto di Lara Favaretto è stato invece promosso dalla Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee e dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, e realizzato in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei.

L'opera di Francesco Bertelé (Cantù, 1978), Hic Sunt Dracones, presentata da Fondazione Made in Cloister di Napoli in collaborazione con Gallerie Costiere Pirano (Slovenia) e Fondazione AVnode di Amsterdam, sarà costituita da una installazione multimediale che riporta dati e informazioni raccolti dall’artista partendo da un'azione performativa ed esperienziale. Essa consisterà in una scalata sulle alte scogliere dell'isola di Lampedusa al fine di mapparne le superfici in 3D, registrarne il sonoro e riprenderne a 360° il contesto. L'opera finale, destinata alla collezione del Madre di Napoli, ricreerà virtualmente le stesse condizioni di attraversamento vissute dall’artista, che potranno essere rivissute in maniera immersiva dai visitatori, sondando i limiti fisici e psicologici dell'individuo posto in relazione con l’ambiente naturale.

The Pilgrimage, il progetto di Rä Di Martino (Roma, 1975) presentato da Fondazione Volume! di Roma con Mostyn Gallery di Llandudno (UK) e Kunstmuseum di St. Gallen (Svizzera), e con Fondazione Sardegna Film Commission, si concentra sulla visione di mondi possibili: un racconto video del making of di un film di fantascienza, una storia che l’artista immagina girata come fosse un film di antropologia ambientato nel futuro. 

Il progetto di Cesare Pietroiusti (Roma, 1955), Un Certo Numero Di Cose/A Certain Number Of Things, proposto da Istituzione Bologna Musei – MAMbo in collaborazione con Grazer Kunstverein di Graz (Austria) e ACT/MIT (MIT program in Art Culture and Thecnology), Cambridge (USA), prevede una mostra personale di Cesare Pietroiusti finalizzata alla creazione di una nuova opera. Peculiarità della mostra sarà la suddivisione delle sezioni in “oggetti-anno” a partire dalla nascita dell’artista. Per il 2019 l’“oggetto-anno” sarà il risultato di un laboratorio in cui gli altri oggetti saranno riproposti sotto forma performativa in una sorta di “mostra della mostra”. Il lavoro risultante dal laboratorio costituirà un insieme di sculture, dipinti, video, audio, fotografie, testi.

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