martedì 20 novembre 2018

Valentina Palazzi "Si sta come d'autunno"

VALENTINA PALAZZARI
Si sta come d'autunno
a cura di Davide Sarchioni
23 NOVEMBRE 2018 – 7 GENNAIO 2019

SMMAVE CENTRO PER L'ARTE CONTEMPORANEA
SANTA MARIA DELLA MISERICORDIA AI VERGINI
VIA VERGINI 1 - NAPOLI
INAUGURAZIONE VENERDÌ 23 NOVEMBRE - ORE 18.30


SMMAVE Centro per l'Arte Contemporanea presenta “Si sta come d'autunno”, il nuovo progetto di Valentina Palazzari dedicato agli spazi della Chiesa di Santa Maria della Misericordia ai Vergini e ai sottostanti ambienti ipogei con l'intento di rivelarne inediti e molteplici significati. L’inaugurazione della mostra a cura di Davide Sarchioni è per venerdì 23 novembre alle ore 18,30. La data coincide con la tragica ricorrenza del terremoto in Irpinia del 1980.

La mostra è presentata sotto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, in collaborazione con La Di-Art e TerraMedia®.

A chiusura della mostra sarà editata una pubblicazione che documenterà i progetti di Valentina Palazzari realizzati alla Reggia di Caserta e da SMMAVE a Napoli, con testi italiano / inglese di Bruno Corà e Davide Sarchioni e con esaustivo apparato fotografico.

La mostra si suddivide in due interventi distinti ma complementari e indissolubilmente legati l'uno all'altro. Il primo, concepito per gli spazi della chiesa, è costituito da un grande tappeto di foglie caduche raccolte per le strade della città e attivato da una serie di ventilatori industriali il cui posizionamento è stato studiato per generare un moto continuo delle foglie. L'artista invita lo spettatore a riflettere sulle trasformazioni e sui cambiamenti che ci attraversano dentro e fuori, intravedendo nella casualità dei movimenti una poetica sospensione di immagini, emozioni e stati d’animo concomitanti.

Il secondo, invece, è un intervento sonoro che sarà diffuso negli ambienti ipogei adibiti a “terrasanta” e che evoca suoni cosmici e primordiali preannunciando l'origine di una nuova vita.

Il titolo “Si sta come d'autunno” è tratto dal celebre componimento di Giuseppe Ungaretti “Soldati” scritto nel 1918 mentre si trovava soldato in trincea nel bosco di Courton, ed esprime il dramma e la precarietà di quel momento storico e della condizione umana.

Valentina Palazzari reinterpreta la sensazione di precarietà suggerita dall'immagine altamente poetica delle foglie in balia del vento quale metafora della fragilità che trova un corrispettivo nella situazione contemporanea che evoca.


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