giovedì 13 dicembre 2018

ConDominio in arte

A distanza di quasi un decennio – era l’autunno del 2009 – gli Scafisti Scafati decidono di riproporre in un condominio di Bolzano uno dei progetti dei tempi di Bologna, forse quello maggiormente emblematico dell’intero ciclo, intitolato non a caso semplicemente Con-Dominio in Arte. Un mero revival del passato? Niente affatto! Se il progetto conserva il titolo di allora, con il mutare del contesto muta anche la modalità di formalizzazione, nonché naturalmente - e radicalmente - il senso generale dell’iniziativa. Innanzi tutto di fronte al condominio bolzanino non c’è il Mambo né alcun altro centro di arte e cultura. Non soltanto così il motivo della critica alle istituzioni artistiche viene completamente meno, ma acquista piena centralità quello della cooperazione, tanto più problematica ed urgente in quanto il condominio non si trova nel “salotto buono” della cittadina altoatesina, bensì in un quartiere popolare con tutte le sue tipiche criticità. Se così a suo tempo l’intervento consisteva nell’affissione dei ritratti degli inquilini sulle finestre dei loro rispettivi appartamenti - una sorta di mettersi in posa per il Mambo, quasi diventando oggetti artistici -, ora questi ultimi guardano semplicemente al di fuori delle finestre, come tentassero di comprendere quello che avviene oltre il perimetro dei loro rassicuranti rifugi.

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