lunedì 10 dicembre 2018

Il 13 Dicembre - SANTA LUCIA - SANTA PATRONA di SIRACUSA




Anche a Napoli il suo culto è molto sentito; il suo busto in argento massiccio,infatti, è portato in spalla dai LUCIANI ( abitanti del Borgo di Santa Lucia e fedelissimi del RE di NAPOLI) già dalla sera prima del 13 Dicembre.

La processione parte dalla Chiesetta di Santa Lucia ed arriva fino al Borgo Marinari al Castel dell'Ovo.

Per la grande fedeltà dei LUCIANI al RE di Napoli, che spesso amava confondersi tra i pescatori in anonimo e tra grandi competizioni, il Borgo fu sconvolto e privato del MARE e persino della LUCE con una serie di grigi palazzoni; ma nonostante tutto ciò il legame dei LUCIANI del RE rimane tutt'oggi vivo e forte.

La sua festa liturgica ricorre il 13 dicembre; antecedentemente all'introduzione del calendario gregoriano (1582), la festa cadeva in prossimità del solstizio d'inverno (da cui il detto "santa Lucia il giorno più corto che ci sia"), ma non coincise più con l'adozione del nuovo calendario (differenza di 10 giorni).

Il culto di santa Lucia inoltre presenta diverse affinità con il culto di Artemide, l'antica divinità greca venerata a Siracusa nell'isola di Ortigia.

Ad Artemide, come a santa Lucia, sono sacre la quaglia e l'isola di Ortigia - anche chiamata Delo in onore della dea della caccia. Artemide e Lucia sono entrambe vergini. Artemide è inoltre vista anche come dea della luce mentre stringe in mano due torce accese e fiammeggianti.

A Siracusa, i festeggiamenti per la SANTA PATRONA della Città sono più estesi e vedono il coinvolgimento di tutta la Città e di tanta gente proveniente un pò da tutta la Sicilia; alcuni programmano un viaggio apposta da parti remote del mondo proprio in quei giorni per tornare nella propria Terra di origine per salutare la Santa.

A Siracusa si hanno doppie celebrazioni, sia il 13 che il 20 di Dicembre.

Quest'ultima data del 20, è una giornata tradizionalmente definita dai siracusani come "l'ottava".

Il simulacro di santa Lucia, rispetto al tragitto di sette giorni prima, osserva diverse soste molto sentite dai fedeli che la accompagnano al grido : "Siracusana jè".

La processione prevede come orario di inizio le ore 16:00 con partenza dalla basilica della Borgata, e non molto tempo dopo è in programma la prima fermata al santuario della Madonna delle Lacrime dove avviene l'incontro tra la santa e Maria attorno al quale si stringe la comunità del tempio Mariano con il suo rettore che tiene un breve discorso alla cittadinanza.

Non v'è FESTA di Santa Lucia a Siracusa senza

Dal giorno del terremoto, si usa cedere ai vigili del fuoco l'onore di portare la SANTA PATRONA in spalla quando il corteo passa in prossimità dell'ospedale.

Rientrati nell'isola di Ortigia, il simulacro viene riportato in Chiesa e salutato da spettacoli pirotecnici.

I LUCIANI erano i sudditi più fedeli al RE di Napoli.

Spesso RE FERDINANDO, amava indossare abiti da pescatore e confondersi in anonimato tra di essi con i quali entrava anche in gare e competizioni dalle quali usciva spesso vincitore, grazie alla sua prestanza fisica.

Anche Re FERDINANDO II ebbe un legame quasi familiare e di autentico affetto umano con i LUCIANI di Santa Lucia, uno in particolare va ricordato tra tutti, Raffaele Criscuolo, che gli fu accanto fino al suo ultimo respiro.

Forse fu proprio per questa grande fedeltà al RE di Napoli che al Borgo, dopo la invasione del 1860, fu tolto il mare e persino la LUCE del sole con quei grigi palazzoni borghesi che spinsero molti LUCIANI ad abbandonare quel luogo incantato che era SANTA LUCIA, per cercare fortuna in altri Stati.

Una intera comunità costretta ad abbandonare la propria Terra ed il proprio Mare che ritroviamo oggi sparsa per il mondo.

Rimane, però, ancora forte il legame dei LUCIANI con la SANTA che ogni anno, viene portata in processione fino al Borgo marinaro di Castel dell'uovo, ultima zona di mare e di LUCE risparmiata dalle colmate.

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