domenica 27 gennaio 2019

Noi bambini di Auschwitz di Andra e Tatiana Bucci

La sera del 28 marzo 1944 violenti colpi alla porta: nonna, figli e nipoti vengono arrestati e, dopo una breve sosta nella Risiera di San Sabba a Trieste, deportati ad Auschwitz-Birkenau. 

Andra (4 anni) e Tatiana (6 anni), sopravvissute alle selezioni (forse perché scambiate per gemelle o forse perché figlie di un padre cattolico, o semplicemente per un gioco del destino), vengono internate, insieme al cugino Sergio (di 7anni), in un Kinderblock, il blocco dei bambini destinati alle sperimentazioni mediche.

In questo libro, le sorelle Bucci raccontano ciò che hanno vissuto: il freddo, la fame, i giochi nel fango e nella neve, gli spettrali mucchi di cadaveri buttati negli angoli, le fugaci visite della mamma irriconoscibile. 

E' il 27 gennaio 1945 la data della la liberazione, che non segna però la fine del loro peregrinare. Dovrà passare altro tempo prima che Tatiana e Andra ritrovino i genitori: le sorelline trascorreranno ancora un anno in un grigio orfanotrofio di Praga e alcuni mesi a Lingfield in Inghilterra, in un centro di recupero diretto da Anna Freud, dove finalmente conosceranno la normalità.

Secondo le stime più recenti ad Auschwitz-Birkenau vennero deportati oltre 230.000 bambini e bambine provenienti da tutta Europa, solo poche decine riuscirono a sopravvivere. 

Tatiana e Andra Bucci, figlie di madre ebrea, nel 1944 (quando avevano solo 6 e 4 anni) sono state deportate ad Auschwitz e sono sopravvissute. Oggi Tatiana vive a Bruxelles, mentre Andra tra gli Stati Uniti e l'Europa.

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