lunedì 15 febbraio 2016

SANTI FAUSTINO E GIOVITA MARTIRI

Ricorrenza: 15 febbraio




I Ss. Faustino e Giovita nacquero a Brescia da nobile famiglia, e fin dalla più tenera età furono educati cristianamente. Durante la persecuzione di Adriano, si consacrarono alla visita ed al conforto dei confessori della fede cristiana. In premio della loro costanza in questo apostolato, Apollonio, allora vescovo della città, li ammise agli ordini sacri: Faustino fu fatto sacerdote e Giovita diacono. Dopo la consacrazione i santi fratelli raddoppiarono lo zelo e procurarono ai prigionieri, oltre che la parola di conforto, la grazia dei Sacramenti.

In pari tempo si dedicarono alla predicazione ottenendo abbondante frutto di conversioni, ma tanto zelo non poteva restare a lungo nascosto: un certo Giuliano li denunziò e li fece arrestare. 

Condotti dinanzi ad Adriano imperatore, di passaggio in quei giorni per Brescia, furono invitati a sacrificare agli dei dell'impero. Si rifiutarono e furono dati in pasto alle fiere, ma giunti vicine ai due Santi, si accovacciarono ai loro piedi lambendoli dolcemente. Tratti fuori dal circo, furono tradotti a Milano e da Milano a Roma; quindi a Napoli, sempre fatti segno al ludibrio della plebaglia e assoggettati a tormenti d'ogni specie. Ma gli invitti confessori di Cristo pregavano e tacevano, e il Signore dava loro la forza per resistere e vincere.

Da Napoli furono rimandati a Brescia, ove si compi il loro lungo martirio, con la decapitazione.

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