giovedì 16 maggio 2019

Al Madre incontro con il critico Drew Hammond sull’artista Ed Moses

Venerdì 17 maggio, alle ore 18.00, al Madre, una conversazione sulla figura dell’artista americano Ed Moses tra il critico Drew Hammond e il direttore del Madre Andrea Viliani. 

Ad introdurre Cynthia Penna, direttrice artistica di ART1307, che ha curato nelle sale di Villa di Donato a Napoli la mostra Family affairs: I Moses, in corso fino al 16 maggio. Saranno presenti anche la vedova dell’artista, Avilda, e il figlio Andy Moses con la moglie Kelly Berg. La mostra ha esplorato le relazioni di una famiglia i cui membri, in un modo o in un altro, hanno dialogato tra loro: una famiglia di artisti, in cui stili e personalità differenti si sono ritrovati uniti da un’unica passione, quella per l’arte.

Ed Moses (Long Beach, 1926-Venice, 2018), ha esplorato le possibilità della pittura astratta per oltre 60 anni, lasciando un indelebile segno nel mondo dell’arte contemporanea. Praticante buddista dal 1978, ha lavorato sul momento, sull’istante, abbracciando e rispondendo a elementi di caso e circostanza. Affascinato dal potere metafisico della pittura, ha creato opere che abbracciavano la temporalità, il processo e la presenza, osservando che "il punto non è avere il controllo, ma essere in sintonia". Moses affermava che la sua vita e la sua arte erano "come esplorare il mondo fenomenico". A differenza di molti artisti a lui contemporanei negli anni 60 e 70 che lavoravano su arte concettuale, Pop Art (Ed Ruscha), Light and Space (Bell, Irwin) e sugli assemblaggi, Moses non è mai appartenuto a nessun movimento artistico, continuando piuttosto a sperimentare in modo trasversale e aprendosi a quei "felici accadimenti" che avvengono quando si è di fronte ad una tela bianca.

Drew Hammond (Londra, 1957) ha studiato Filosofia dell'Estetica con José-María Sánchez de Muniain all'Università di Madrid (1975-1976), Estetica cinese e Pensiero neoconfuciano con Wing-tsit Chan, Dipartimento di lingue dell'Asia orientale e Culture alla Columbia University, dove è entrato nel programma di dottorato (1976-1982). In veste di Senior International Correspondent per "The Art Economist", Hammond si è specializzato nella strategia di presentazione nell'arte contemporanea. Residente a Berlino, è consulente curatoriale di Heldart, un'organizzazione artistica senza fini di lucro che realizza mostre contemporanee site-specific. Nel 2015 ha preso parte all'artists' talk con Veronika Kellndorfer e Steve Rowell alla Deutsche Bank Kunsthalle di Berlino nell'ambito della City Partnership Berlin-Los Angeles. Ha tenuto conferenze su temi di arte contemporanea in istituzioni artistiche in Europa, Asia, Nord America e America Latina.

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

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