martedì 14 maggio 2019

La radicalità dell’avanguardia di Stefano Taccone

Presentazione del volume
Museo del Novecento- Milano
Mercoledì 22 maggio ore 18:00

Insieme all’autore, Stefano Taccone, ne discuteranno Elio Grazioli docente di Storia dell’arte contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti e l’Università degli Studi di Bergamo, Cristina Casero, docente di storia dell’arte contemporanea e di storia della fotografia presso l’Università di Parma.

Qual è stata l’essenza e la vocazione autentica delle avanguardie? In che rapporto si collocano con
le neoavanguardie? Che ne è del lascito dell’avanguardia in era postmoderna? Come si è pensata storicamente l’arte di fronte alla questione di una trasformazione rivoluzionaria della società? Come ha inteso rispondere alle sollecitazioni politiche radicali e come le ha incarnate essa stessa? A queste ed a tante altre domande affini tenta di rispondere questa raccolta di saggi – edita da Ombre Corte (Verona) - che, concepiti per svariate occasioni, restituiscono il cuore della riflessione teorica di Stefano Taccone nel triennio 2013-2016. Egli, sviluppando i suoi discorsi in continuo dialogo con l’opera di alcuni degli autori che maggiormente si sono esercitati su questi terreni, su tutti Peter Bürger e Mario Perniola, mette in evidenza, in polemica con ogni ipotesi di riduzione del progetto delle avanguardie a mero rinnovamento dei linguaggi, quanto esse abbiano inteso avanzare, malgrado i loro limiti, veri e propri progetti di mondo e di vita alternativi alla sfera borghese e, in tale ottica, abbiano concepito la dimensione separata dell’arte come qualcosa da contestare e superare. Sfrondata di ogni possibile deriva totalitaria, che è il rischio di ogni pensiero forte, la radicalità dell’avanguardia può forse ancora oggi offrire importanti sollecitazioni ad un presente in evidente crisi di paradigmi e pervaso da profonde sacche di insoddisfazione.

L’autore: Stefano Taccone (Napoli, 1981) è storico dell’arte e dottorato in Metodi e metodologie della ricerca archeologica e storico-artistica presso l’Università di Salerno. Ha pubblicato le monografie Hans Haacke. Il contesto politico come materiale (Plectica, Salerno, 2010); La contestazione dell'arte (Phoebus, Casalnuovo di Napoli, 2013) e curato il volume Contro l’infelicità. L’Internazionale Situazionista e la sua attualità (Ombre Corte, Verona, 2014). Recentemente ha esordito nel campo della narrativa con la raccolta di racconti Sogniloqui (Iod, Casalnuovo di Napoli, 2018). Collabora stabilmente con le riviste “Operaviva” e “Segno”. Ha scritto, tra l’altro, sulle riviste “Boîte”, “sdefinizioni”, “roots§routes”, “Titolo”, “Tracce”, “undo.net”.

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

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