Lo scrittore e giornalista Alfonso
Bottone è tra le personalità del mondo della Cultura, e non solo, a
cui sarà assegnato il 5 Ottobre prossimo a Matera il Premio
Internazionale “alla Parola”. Giunto alla seconda edizione, da
un’idea della scrittrice salernitana Rosaria Zizzo e della soprano
modenese Paola Occhi, il riconoscimento che vedrà tra i premiati
anche il paroliere e musicista Vito Mercurio, la poetessa Carmela
Forlenza, lo scultore Pierfrancesco Mastroberti e la blogger
brasiliana Ercilia Marques, sarà consegnato a Palazzo
dell’Annunziata nella città “Capitale Europea della Cultura”
2019.
Il Premio Internazionale “alla
Parola”, che lo scorso anno all’Auditorium della Fondazione Cassa
di Risparmio di Firenze, con il patrocinio del Comune toscano, ha
assegnato anche riconoscimenti “alla memoria” a Giancarlo Siani e
Peppino Impastato, vuole celebrare appunto le PAROLE. Senza di esse,
come spiegano dall’organizzazione del Premio, nulla avrebbe senso:
sono il tramite tra gli esseri umani. La parola è infatti
l’espressione della vita, della creazione. Quando si viene al mondo
si scelgono le parole per dare un nome ad un nuovo individuo: i nomi
sono parole scelte con cura. I romanzi, le poesie, le canzoni sono
parole. Un quadro, una scultura, una musica hanno un nome, i
documentari, gli spettacoli, le arringhe, il teatro, il giornalismo,
la radio, il conforto e le cure ai malati, tutto è parola. Da qui la
decisione di premiare coloro che con le parole hanno dato vita a
qualcosa di immortale nei loro ambiti di attività o interesse”.
Entusiasta per il prestigioso
riconoscimento Alfonso Bottone. Il direttore organizzativo di
..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo, che dal 22
maggio al 12 luglio 2020 celebra la XIV edizione, impegnato nella
programmazione di presentazioni della sua nuova raccolta di versi “…e
se invece fosse un calesse?” (Terra del Sole edizioni), l’11
Ottobre allo Yachting Club di Salerno e il 18 ottobre all’Enoteca
Letteraria di Roma, sottolinea il valore di questo premio alla
“parola”: “In una società in cui la naturalezza del dialogo è
stata abbondantemente soppiantata dalla freddezza del contatto
virtuale, questo riconoscimento è uno sprone a dare senso vero alle
parole, che ci distinguono per aprire all’ascolto, all’accoglienza,
alla condivisione le menti e i cuori. Grazie allora a chi ha inteso
voler premiare questo “impegno”. E siccome io non posso fare a
meno delle parole, quelle verbali e quelle scritte, voglio annunciare
che ho appena posto la parola “fine” al mio nuovo romanzo. Il
titolo? “Maria, storie di ragionevole follia”. Molto bukowskiano,
ma una vera sorpresa”.
Per ulteriori informazioni
www.incostieraamalfitana.it.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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