martedì 8 ottobre 2019

“Colore colore colore” di Giovanni Mangiacapra

Un'estate appena passata, riflessioni 

“...questa estate per me è sta molto produttiva, il gran caldo mi a dato molto energia per produrre molti lavori sono contento di aver lavorato tanto di aver dipinto tanto da stancarmi. Da molti mesi non dipingevo quasi naturalmente sono tornato al mio astrattismo fatto di colori di non forme, mentre dipingevo non sentivo il bisogno di raccontare tutto quello che succedeva intorno a me con segni o ricordi particolari, tutto era rappresentato dai colori dalla forza che mi davano la luce e poi dipingere in giardino è sempre una esperienza molto bella interessante quasi un previlegio, mettersi quasi spogli, potersi sporcare con i propri colori, sentire gli odori della trementina gli olii, tutto era in comunione col mio dipingere.
Mentre dipingevo, non c’erano rumori, di tanto intanto i gatti passavano da un giardino all’altro, i cani dei vicini si facevano sentire anche loro, le lucertole, gechi sulle pareti si facevano vedere la mia tartaruga era l’unica presente, testimone che mi faceva compagnia “umana”, tutto era in una buona armonia.

Si tutto era in concerto per dipingere, in tanti lavori si vede molto il giallo ora steso sulla tela, ora sulla carta utilizzata appositamente mie e piaciuto tanto farlo, un giallo forte fatto di tante tonalità a volte aggressivo, luccicante ma non mi sono fatto mancare quello dolce, altri pigmenti hanno dominato come gli arancioni, i rossi, blu senza farmi mancare le tonalità dei verdi, molti ispirati dal mio giardino.
Nei miei lavori di oggi chi cerca forme non le trova sicuramente, ora le spatole usate fatte di varie misure e poi i pennelli hanno segnato, lasciato forme nuove, che chi guarda vede, chi vuole può trovare delle risposte o può immaginare cose che gli piacciono!.
I miei lavori sono fatti di colore mischiati ora stesi, pieni di grumi e di spatolate veloci che si rincorrono si sovrappongono in modo naturale sono loro che decidono quali forme assumere per farsi leggere, sono loro che danno il colore colore colore in questo momento non vedo mediazione, nella mia realtà sulle mie tele prevale un cromatismo forte, che si incontra con i tanti colori accesi impressi anche con forza, sono i colori danno parvenza alla mia realtà
Anch’io come Dorazio scrive nel 1962 sogno un metodo di 'usare il colore', come lui le mie tele sono a prima vista ” semplici”, i miei colori ora puntano all’essenza della vita.” (Giovanni Mangiacapra).

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