venerdì 27 dicembre 2019

SOGNILOQUI e MORFEOLOGIE di Stefano TACCONE


Lunedì 30 dicembre 2019, ore 19,00
Sala lettura
Casa delle Arti Corso Sicilia 38
Il Comune di Succivo
Provincia di Caserta
L’Assessorato alla Cultura
in collaborazione con
L’associazione
ARTE NOVA
collettivo
“CITTÀ VISIBILE” Orta di Atella
Presenta i libri
SOGNILOQUI e MORFEOLOGIE
Racconti di Stefano TACCONE
Iod edizioni
Intervengono con l’autore
Mario SCHAVONE
Alfonsina CATERINO
Letture di
Veronica VENDEMIA
Intervento musicale
Dario AMABILE
chitarra classica

Sogniloqui (2018) raccoglie 12 racconti brevi di Stefano Taccone. Il suo progetto nasce da una esigenza intimistica di raccontare storie di vita quotidiana, fatta di sogni e realtà. L'autore è ben conosciuto, come critico, al vasto pubblico dell'arte contemporanea. I suoi saggi, scritti in questi anni, fanno uso di una scrittura che ha sempre al centro la sua attività intellettuale di riflessione critica. Cosa cambia con Sogniloqui? È un uso nuovo delle parole al centro della sua scrittura narrativa. L'astrattezza intellettuale cede il passo ad uno stile letterario finalizzato a sentimenti e sensazioni, che hanno origine nel mondo onirico, dove tutto inizia e tutto ritorna. Rimane intatta, nell'autore, la sua grande voglia di interrogarsi. Di farsi carico di piccole riflessioni di ciò che la vita affronta ogni giorno nei suoi profondi, e irreversibili, cambiamenti di stile e di costume. «Che cos'è ormai una telefonata se non l'antico surrogato di una conversazione a quattro occhi».

Esiste un tipo di narrativa che, sul modello della filosofia, ma anche della musica e di altri ambiti artistici che mettono in connessione la ragione e l’immaginazione, esplora le zone di confine e si nutre di contrasti, ambivalenze ed ossimori oggettivi e concettuali, in seguito ristrutturati e restituiti, mutati, trasformati nel senso e nell’essenza», ha scritto il critico Ivano Mugnaini parlando di Sogniloqui. Con Morfeologie (2019), ancora 12 brevi racconti, Stefano Taccone riprende quel filo basato sulla giustapposizione tra sogno e commento. Morfeo è la divinità del sonno e dei sogni. Il suo nome deriva dalla parola greca che indica il concetto di forma. Il lavoro onirico è un plasmare forme in continuo divenire. «Mi affaccio con le mani nei capelli, aspettandomi già di vederla a terra morta spiaccicata e io in manette. […]. Invece […] sembra scomparsa lasciando una misteriosa nuvola iridescente al suo posto».

Stefano Taccone (Napoli, 1981) è dottore di ricerca in Metodi e metodologie della ricerca archeologica e storico-artistica e insegna storia dell’arte nei licei. Ha pubblicato le monografie Hans Haacke. Il contesto politico come materiale (Plectica, 2010); La contestazione dell'arte (Phoebus, 2013; Iod, 2015); La radicalità dell’avanguardia (Ombre Corte, 2017) e le raccolte di racconti Sogniloqui (Iod, 2018) e Morfeologie. Ha curato il volume Contro l’infelicità. L’internazionale situazionista e la sua attualità (Ombre Corte, Verona, 2014). Collabora stabilmente con le riviste “Frequenze poetiche”, “OperaViva Magazine” e “Segno”. Ha pubblicato saggi e recensioni sulle riviste “Boîte”, “roots§routes, “sdefinizioni”, “Sudcomune”, “Titolo”, “TK-21”, “Tracce”, “ undo.net”, “Walktable”. 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

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