mercoledì 29 gennaio 2020

Giorni della Merla

Secondo la tradizione i cosiddetti “Giorni della Merla (o Merla)” sono gli ultimi tre giorni di gennaio oppure gli ultimi due giorni di gennaio e il primo di febbraio. 

I TRE GIORNI DELLA MERLA:
SE SONO FREDDI
LA PRIMAVERA SARA' BELLA,
SE SONO CALDI LA PRIMAVERA
ARRIVERA' TARDI 
 

 
 
Si tratta dei tre giorni più freddi dell'anno. L'origine di questo detto popolare chiara, ad esempio Sebastiano Pauli pubblica nel 1740 due ipotesi di spiegazione: «"I giorni della Merla" in significazione di giorni freddissimi. L'origine del quel dettato dicon esser questo: dovendosi far passare oltre Po un Cannone di prima portata, nominato la Merla, s'aspettò l'occasione di questi giorni: ne' quali, essendo il Fiume tutto gelato, poté quella macchina esser tratta sopra di quello, che sostenendola diè il comodo di farla giungere all'altra riva. Altri altrimenti contano: esservi stato, cioè un tempo fa, una Nobile Signora di Caravaggio, nominata de Merli, la quale dovendo traghettare il Po per andare a Marito, non lo poté fare se non in questi giorni, ne' quali passò sopra il fiume gelato.»

Secondo altre fonti: la locuzione deriverebbe da una leggenda secondo la quale, per ripararsi dal gran freddo, una merla e i suoi pulcini, in origine neri come i maschi della stessa specie, si rifugiarono dentro un comignolo, dal quale emersero il 1º febbraio, tutti grigi a causa della fuliggine. Da quel giorno tutti i merli femmina e i piccoli furono grigi. La leggenda, infatti, vuole giustificare in maniera favolistica il forte dimorfismo sessuale che si osserva nella livrea del merlo (turdus merula), che è bruna/grigia (becco incluso) nelle femmine, mentre è nera brillante (con becco giallo-arancione) nel maschio.

Secondo un'altra fonte: una merla era regolarmente strapazzata da gennaio, mese freddo e ombroso, che si divertiva ad aspettare che lei uscisse dal nido in cerca di cibo, per gettare sulla terra freddo e gelo. Stanca delle continue persecuzioni, la merla un anno decise di fare provviste sufficienti per un mese, e si rinchiuse nella sua tana, al riparo, per tutto il mese di gennaio, che allora aveva solo ventotto giorni. L'ultimo giorno del mese, la merla, pensando di aver ingannato il cattivo gennaio, uscì dal nascondiglio e si mise a cantare per sbeffeggiarlo. Gennaio se ne risentì così tanto che chiese in prestito tre giorni a febbraio e si scatenò con bufere di neve, vento, gelo, pioggia. La merla si rifugiò alla chetichella in un camino e lì restò al riparo per tre giorni. Quando la merla uscì, era sì salva, ma il suo bel piumaggio si era ingrigito a causa della fuliggine del camino, e così essa rimase per sempre con le piume grigie. Sempre secondo la leggenda, se i giorni della merla sono freddi, la primavera sarà bella; se sono caldi, la primavera arriverà in ritardo.


Le statistiche meteorologiche disponibili per gli ultimi decenni, tuttavia, contrastano con il detto popolare per cui non ci sono elementi scientifici a supporto della credenza.
 
 

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