lunedì 27 gennaio 2020

Il Giorno della Memoria

Si tratta di una ricorrenza istituita per ricordare gli atroci fatti avvenuti durante il periodo nazista e le persone a cui è stata negata vita e dignità durante la Shoah.

Oggi si ricorda  il 27 gennaio del 1945, quando, le truppe sovietiche dell’Armata Rossa arrivarono nella città polacca Oświęcim, oggi conosciuta con il nome tedesco di Auschwitz. Varcati i cancelli del lager, i militari si ritrovarono di fronte l'orrore, la morte, lo sterminio: liberati i pochi superstiti, le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono al mondo la brutalità di un vero e proprio genocidio.
 
Non è un caso, infatti, che il termine Shoah indichi una “catastrofe” e sia utilizzato per riferirsi allo sterminio nazista. Shoah, una parola ebraica che richiama un sacrificio biblico: con esso si voleva dare un senso alla morte, un senso ad un'incontenibile tragedia.

La legge italiana
definisce così le finalità del Giorno della Memoria: “Data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz… al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”.

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