domenica 5 gennaio 2020

LA COMETA DI HALLEY

Secondo la tradizione i Magi, per raggiungere Betlemme, seguirono una stella dalla coda luminosa, che li guidò lungo tutto il cammino, fino a posarsi sulla capanna, dove era Gesù da poco nato.

Tale Cometa si chiamò Halley (1656-1742) dal il suo nome a Sir Edmond Halley, astronomo inglese che la osservò per la prima volta nel 1682. Egli confrontò l’orbita della cometa con quella di altre osservate in epoche precedenti e scprì che erano simili. Ipotizzò, dunque, che si trattasse dello stesso oggetto, che si ripresentava ad intervalli di 76 anni. Dopo la sua morte, nel 1758, la cometa fu effettivamente osservata secondo quanto l’astronomo aveva predetto e fu chiamata “Cometa di Halley”, in suo onore. 

Adorazione dei Magi di Giotto affresco (200x185 cm), 
databile al 1303-1305 circa e facente parte del ciclo della Cappella degli Scrovegni a Padova.

Si segnala che nella “Adorazione dei Magi” di Giotto (affresco della Cappella degli Scrovegni a Padova) è dipinta una stella cometa poggiata sulla capanna della Natività. Probabilmente l’idea di dipingere una cometa invece che la classica stella dalla quale si diramano tre punte, simbolo Trinitario, è nata dal fatto che lo stesso Giotto abbia visto il passaggio della Cometa di Halley, tra il 1301-1302.

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