lunedì 23 marzo 2020

SAN TURIBIO VESCOVO

Ricorrenza 23 MARZO
Benedetto XIV lo definì «instancabile messaggero d'amore».


Nominato arcivescovo di Lima, coscienziosamente, prima di partire, studiò accuratamente i problemi da affrontare. La realtà che gli si presentò nel 1581 era drammatica: la popolazione autoctona era ridotta in condizioni di impoverimento materiale, culturale e umano, mentre i discendenti dei primi conquistatori erano gelosi dei loro privilegi.

Turibio nutriva grande amore e rispetto per gli indios. Per questo studiò la loro lingua, il quéchua, e impose ai sacerdoti in cura di anime di studiarla. Convocò, poi, un concilio generale per l'America Latina a Lima, due concili provinciali e dodici sinodi diocesani allo scopo di riformare l'amministrazione e i costumi, favorire e coordinare lo scambio di esperienze missionarie e pastorali.
Fondò anche il seminario di Lima e fece pubblicare un catechismo in lingua quéchua e raccomandò ai parroci di preoccuparsi perché le case degli indios avessero tavole per mangiare e letti per dormire.

Turibio scrisse anche un "Libro de las visitas" che rivelava una mente pianificatrice di ampie vedute.

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