venerdì 24 aprile 2020

Centro Teatro Spazio - I Giovani ed il teatro...

“Sono i giovani ad aver fatto un immenso sforzo di fiducia accettando tutto. 

Da un giorno all’altro sono stati privati di tutte quelle che erano le costanti delle loro vite, privati della scuola degli amici, dello sport.


Giovani che dicevamo essere dipendenti dalla tecnologia e che oggi probabilmente la baratterebbero volentieri con un abbraccio di un compagno. Mentre noi adulti ci barcameniamo in un mondo nuovo cercando nuove soluzioni, loro assistono ai nostri sbalzi di umore alle nostre ansie e alle nostre paure.


Per i giovani chi si sta preoccupando?

Il tempo sembra essersi fermato, ma, le emozioni e le paure, quelle no, anzi, incalzano violente… e chi maggiormente ne risente sono proprio i bambini, gli adolescenti, i giovani tutti… chiusi nelle loro stanze…spesso ben arredate altre volte invece una loro stanza non ce l’hanno e sono privati anche della loro stessa voglia di solitudine… abbiamo il dovere di sostenerli in questo momento, e’ il nostro dovere di genitori e di educatori.


Siamo artigiani dell’arte e crediamo nei giovani… da ben 30 anni il centro teatro spazio di san giorgio a cremano porta avanti la sua scuola di formazione artistica per bambini dai 5 anni fino a quelli di 65… lavoriamo con ragazzi, ma anche con quelli che hanno disabilita’, che provengono da situazioni culturali e familiari complesse…un teatro sociale il nostro…che apre le porte a tutti e si pone come obiettivo primario l’ integrazione. Il nostro teatro per i ragazzi spesso diventa una seconda casa, vi trovano conforto, confronto, accoglimento, cultura e spesso rinascita.


Poi… lo stop

Ma noi non potevamo fermarci… avevamo il dovere morale e culturale di essere presenti… le nostre lezioni sono continuate online dalle canoniche 4 ore settimanali siamo passati a 6 ore di lezione per ogni gruppo (bambini 7 – 10 anni, ragazzi 10 – 13, pre accademia 14 - 17, accademia 18 – 35 ed anche over 35). Ci siamo domandati se stavamo perdendo in questo modo una parte della nostra “offerta formativa”. Ci siamo messi in discussione e abbiamo capito una cosa: noi dobbiamo esserci per i nostri allievi e per tutti coloro che vorranno, le lezioni online sopperiscono in qualche modo a una mancanza forte che provano i ragazzi, mancanza di esprimersi, di veicolare emozioni, di percepirsi… insomma di vivere.



Insegniamo loro il teatro, la lettura espressiva, l’ascolto e poi… gli insegniamo a resistere… a essere positivi… tra un testo di Karl Valentine ed una battuta le ore passano in armonia… sorreggiamo loro… e loro inconsapevolmente ci fanno comprendere ancora di più che la cultura può salvarci tutti!” 
(di Vincenzo Borrelli e Cristina Ammendola).


COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

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