giovedì 30 aprile 2020

CI ARRAMPICHIAMO SUGLI SPECCHI di Pasquale Esposito

CI ARRAMPICHIAMO SUGLI SPECCHI

Eravamo senza tempo,
eravamo senza cuore,
eravamo nell'io più assoluto.
Non davamo conto ai cattivi
presagi, amavamo solo il
Dio denaro.
Non avevamo tempo, non
conoscevamo neanche il vicino
di casa.
Non eravamo più insieme, per abbracciarci,
per parlarci, per dirci ti voglio bene,
e preveleva una cosa fredda, il cellulare.
Eravamo tutti padroni del vuoto ragelante,
ci troviamo in una tempesta perfetta,
con pochi marinai capaci, e con molti
politici parassiti e incapaci.
Eravamo senza tempo, per la madre
per il padre, spesso per i figli, ma ne
avevamo per apparire.
Eravamo senza tempo ma l'avevamo per fare
a gara a chi prima andava alle Canarie, Mauritius Dubai, Seychelles, per poi tornare e raccontare fino
alla noia le stronzate fatte.
Ci credavamo invincibili, eterni, dei.
sopra Dio...
ed ora ci aggrappiamo sugli specchi

Pasquale Esposito
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