martedì 26 maggio 2020

Assembramento

Cari amici di rosarydelsudArt news oggi propongo di riflettere sulla parola ASSEMBRAMENTO divenuta di moda a causa della fase 2 di questa quarantena da pandemia di coronavirus. 

La prima osservazione da fare è che di dice ASSEMBRAMENTO e non assemblamento come ho sentito dire da molte persone e peggio ancora ho visto scrivere nei post sui social.

Passiamo al significato: è un sostantivo maschile che indica un raggruppamento di persone con intenzioni ostili, sospette o sconosciute. L’etimologia della parola deriva dal termine assembrare ovvero adunarsi, affollarsi. Riunione occasionale di persone all’aperto per dimostrazioni o altro. Adunanza di soldati per il combattimento; moltitudine di armati. Stando dunque ai più famosi dizionari della lingua italiana attualmente in voga, questo temine dovrebbe essere utilizzato per indicare un raggruppamento di persone con una connotazione tendente al negativo. Non vi è specificato quante persone siano necessarie a creare un assembramento, ma questo termine si utilizza generalmente quando ci si riferisce a un insieme di persone che si trovano a distanza ravvicinata, a prescindere dal numero dei presenti.


Tuttavia, con l’inizio della pandemia di COVID-19 questa parola è entrata nell’uso comune nei primi mesi del 2020, diventando una delle più utilizzate in riferimento alle norme previste dal governo per evitare il rischio di contagio. Noi oggi, infatti, stiamo usando questo termine per indicare che “dal momento che c'è il rischio che si possano avere dei contagi da COVID19 è CONSIGLIABILE EVITARE DI INCONTRARSI IN GUPPI NUMEROSI PER STRADA SENZA MANTENERE LE DISTANZE NECESSARIE PER PERMETTERE AL VIRUS DI POTER CONTAGGIARE.

Forse allora questo temine è usato in maniera impropria?
Oppure siamo assistendo ad una fase di evoluzione della lingua italiana?

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