mercoledì 20 maggio 2020

"Monte San Costanzo Punta Campanella" per la Rubrica "Passeggiate trekking e fotografia" di Vincenzo Amirante

Questa settimana ritorneremo in penisola Sorrentina più precisamente a Termini, frazione di Massa Lubrense.

 

Il nome “Termini” (dalla parola latina terminus = fine / confine) potrebbe avere origine dalla sua posizione, poiché questo è l’ultimo villaggio di fronte alla località “Punta Campanella.


Dalla piazza Santa Croce, dove è possibile parcheggiare, si gode di una vista privilegiata su Capri, ma questo è solo l'antipasto per chi volesse intraprendere l'escursione.


Verso sud sorge Monte San Costanzo, con la caratteristica chiesetta bianca dedicata al santo.



Dalla piazzetta si prosegue a sinistra in via del Monte, una strada a tornanti che risale la collina. Dalla prima curva di questa, inizia l’antico sentiero che interseca i tornanti fino in cima al Monte.


L'ultimo tratto è una scala di pietra calcarea con una veduta dall’alto della Baia di Jeranto e i tre isolotti de Li Galli, per poi arrivare alla chiesetta. 
 

Facendo un giro intorno alla chiesetta lo sguardo può spaziare a 360 gradi su tutto il territorio di Massa Lubrense, il golfo di Salerno poi quello di Napoli, con l’imponente Vesuvio, le isole di Ischia e di Procida.


La chiesetta di San Costanzo risale alla seconda metà del Cinquecento purtroppo, quasi sempre chiusa, fatta eccezione per la processione del 14 maggio. Nel mese di luglio, invece, la statua dorata del Santo viene riportata alla sua primitiva sede, la chiesa di Termini. 
 

Dalla chiesa si scende attraverso la pineta fino alla sella del monte, il sentiero (CAI 300) si fa più impegnativo molto esposto e stretto, in un punto bisogna anche aiutarsi con le mani.

Superata la sella vi è un pianoro, da cui si comincia a vedere l'isola di Capri con i faraglioni. 
 

Successivamente si procede per Punta Campanella, (discesa abbastanza impegnativa) da cui ammirare il mare cristallino; man mano si intravedono due manufatti, i resti della vecchia torre di avvistamento e il faro attualmente in servizio.


Da notare che le torri facevano parte di un sistema di avvistamento e segnalazione dalle invasioni già al tempo del regno di Napoli (1550 circa), ma quella di punta Campanella esisteva già dal 1300, senza contare che era un punto strategico militare e di culto della dea Minerva già ai tempi dell'impero Romano e prima ancora i Greci vi fondarono il tempio di Atena.


Durante il regno delle due Sicilie (1848) fu costruito un faro a due piani con annessa una casa per il guardiano, il quale svolgeva un lavoro difficile, ma godeva di una vista invidiabile.


Il faro fu distrutto nel 1969 e ora resta solo una piattaforma. Successivamente negli anni 1970 fu costruito un nuovo faro automatico ancora in servizio. 
 

A questo punto si risale poi a Termini attraverso l'antica via romana, detta di Minerva, molto agevole da percorrere con pochi tratti sconnessi.


Ringrazio aver posato per le foto Loredana Palumbo e Stefania Di Costanzo. Vi aspetto la prossima settimana. 













 Grazie e ci vediamo mercoledì prossimo.
Ciao da Vincenzo!

Per contattare Vincenzo:Vince_ami@hotmail.it 

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