mercoledì 30 settembre 2020

“Caramanico terme e eremo di San Bartolomeo in Legio (Roccamorice)” per la Rubrica "Passeggiate trekking e fotografia" di Vincenzo Amirante

Questa settimana andremo in Abruzzo, all'interno del parco nazionale della Maiella, nel comune di Caramanico terme, provincia di Pescara.

 


Difficoltà: E Escursionisti (Impegnativa)

Tipologia: Escursione andata e ritorno sullo stesso sentiero

Indispensabili scarpe da trekking, zaino, bastoncini, acqua abbondante, cibo e abbigliamento e protezioni adeguate alla stagione e alla montagna.

Per questa escursione, ci dirigeremo verso Caramanico che si trova circa a 700 m sul livello del mare. Si raggiunge in macchina seguendo le indicazioni stradali, dalla SS 487, appena prima di giungere a Caramanico Terme, svolteremo a sinistra fino alla frazione di Decontra. Lasciata l´auto ad un crocevia tra due carrarecce, imboccheremo il sentiero del Parco, percorrendolo per un centinaio di metri. Giungeremo ad un crocevia immerso nella faggeta che si trova a 1500 m. Da questo punto si diramano diversi sentieri (tutti indicati con segnaletica convenzionale). Troveremo indicazioni per eremo di San Giovanni all'Orfento (conosciuto anche come il nido nella roccia) e le indicazioni per il sentiero dello spirito (che si può percorrere ad anello) ed infine, sulla nostra sinistra, quelle per l’Eremo Celestiniano di San Bartolomeo in Legio. A dire il vero quest'eremo è raggiungibile più semplicemente e con un percorso più breve parte da (Roccamorice), ma questo percorso, ci permette di passare per l'ambiente detto lunare dei pianori culminali della Majella, con panorami mozzafiato.

L'ascesa da Decontra a Pianagrande è in costante salita, con un buon dislivello in una distanza importante, senza pendenze eccessive, a tratti su strada brecciata, altri su un sentiero ben battuto, in un piacevolissimo bosco di faggio. All'arrivo ai pianori, il sentiero diventa pianeggiante, un lungo cammino esposto al sole, circondato da vegetazione e cumuli di roccia. Il sentiero non è segnalato benissimo dalla segnaletica verticale.

All'avvicinarsi all'eremo, la strada diventa in piacevole discesa fino a consentire di vedere la bellezza dell'eremo da lontano. Da esso ci separa un vallone, in cui si deve scendere per un sentiero in forte pendenza stretto e tra la vegetazione, fino ad arrivare a quello che è il letto di un torrente. La risalita è ancora più impegnativa. Per l'accesso ci sono quattro diverse scalinate: una a nord, composta da 30 gradini, una a sud, ricavata sempre nella roccia, ed infine due al centro della balconata, una delle quali svolgeva funzioni di Scala Santa. Noi saliremo per quest'ultima.

Fu edificato nel 1250 ca. su costruzione preesistente, dall'eremita Pietro Angelerio dal Morrone futuro papa Celestino V, incastonato nella roccia di cui ha la stessa colorazione. La chiesa e due piccoli vani destinati agli eremiti si ergono su una balconata rocciosa. Sulla facciata restano tracce di un affresco raffigurante un ostensorio e due riquadri con Cristo e una Madonna con Bambino. L'interno è illuminato da una porta-finestra. Lungo la parete sinistra vi è una piccola sorgente d'acqua, che, tramite un canaletto, scorre fuori della chiesa perdendosi nella roccia. Tale acqua, ritenuta santa, una volta mescolata con l'acqua della sorgente sottostante l'eremo, viene raccolta nell'acquasantiera.  

Il ritorno è sulla stessa strada, affrontando quindi i gradoni di roccia, stavolta in salita, e poi il sentiero fino a Pianagrande. Da qui la discesa è comoda e graduale fino a Decontra.






Grazie e ci vediamo mercoledì prossimo.

Ciao da Vincenzo!

Per contattare Vincenzo:Vince_ami@hotmail.it

 


http://www.rosarydelsudartnews.com/2020/09/grotta-e-cascata-dello-scalandroneper.html

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