sabato 31 ottobre 2020

Orto Arte di Nello Mocerino - connessioni aps

by Rosaria Pannico

Cari amici di rosarydelsudArt news oggi vi propongo l'opera Corpo di carta di donna di Nello Mocerino presentata alla mostra Orto Arte presso la Reggia di Portici via Università, 100, Portici (NA).

 


 

venerdì 30 ottobre 2020

Al Duomo metelliano la celebrazione eucaristica del 2 novembre del Sacrario Militare di Cava

Sarà un due novembre sui generis, quello che sta per arrivare tra una manciata di giorni date le normative anti-Covid. 


Il Comitato per il Sacrario Militare di Cava de’ Tirreni non officerà la consueta celebrazione eucaristica mattutina al Sacrario Militare presso il civico cimitero ma prederà parte alla cerimonia in suffragio di tutti i Defunti e dei Caduti Cavesi di tutte le guerre, che si terrà il prossimo 2 novembre alle ore 19.00 alla Cattedrale Diocesana di Cava De’ Tirreni. Il Comitato per il Sacrario Militare di Cava de’ Tirreni parteciperà quindi alla cerimonia eucaristica prevista all’interno dell’evento organizzato dall’amministrazione comunale dal titolo “I santi ed i defunti”. 

 

Il rito religioso, ad ingresso contingentato nei limiti delle normative anti-Covid in corso, sarà presieduto da S.E. Monsignor Orazio Soricelli, Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Amalfi/Cava. 

 

Viviamo tempi difficili – sottolinea il presidente del Comitato per il Sacrario Militare di Cava de’ Tirreni Daniele Fasano – Il nostro pensiero va ai valorosi eroi caduti in guerra che hanno sacrificato la loro vita per noi. E’ infatti un nostro preciso dovere civile e morale, veicolare un profondo messaggio di pace e solidarietà ricordando chi ha compiuto il sacrificio supremo, per non far mai cadere nell’oblio il ricordo delle tante persone che hanno immolato la propria vita, combattendo per la patria”. 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

Orto Arte di Gianfranco Racioppoli - connessioni aps

by Rosaria Pannico

Cari amici di rosarydelsudArt news oggi vi propongo l'opera AEquilibrium di Gianfranco  Racioppoli presentata alla mostra Orto Arte presso la Reggia di Portici via Università, 100, Portici (NA). 

 



CARLA VIPARELLI "Hiddentity" a cura di Massimo Sgroi

SALA DELLE ESPOSIZIONI FORNACE FALCONE

CILENTO OUTLET VILLAGE

SS 18 EBOLI (SA)

Sabato 7 novembre /4 dicembre 2020

VERNISSAGE Sabato 7 novembre ore 18.00

La mostra fa parte della rassegna culturale “MATERIE7”



La mostra, originariamente prevista per il 15 marzo 2020, è stata rimandata a causa del lockdown per l'epidemia di coronavirus e riprogrammata per il 7 novembre. Quello che è avvenuto in questo lasso di tempo è stato epocale, un'esperienza individuale e collettiva troppo forte per non lasciare traccia. Pertanto l'originario piano della mostra è stato cambiato dall'artista, che ha inserito una sezione di opere scaturite dall' esperienza dei mesi di isolamento, dal titolo "I’m walking": si tratta di 6 dipinti a olio su tavola che vanno ad affiancare la sezione "Occhi", costituita da 4 tavole con intarsi in legno e forex, anch’esse dipinte ad olio.



Carla Viparelli vive e lavora a Napoli e a Maratea. Laureata in filosofia, espone dal 1986. Ha esposto, oltre che in gallerie private, presso numerosi spazi istituzionali italiani e esteri. Sue opere fanno parte di numerose collezioni pubbliche e private sia in Italia sia all'estero. Nel 2009 vince il primo premio del Concorso Internazionale di Pittura “Borgo San Severino” Nel 2014 vince il primo premio nella mostra-contest “PostcARTs” ad Assisi, Orti di San Rufino. Sempre nel 2014 vince il primo premio in: “1003- 100 stanze per 100 artisti”, Art Hotel Gran Paradiso, Sorrento. Nel 2019 ha curato la direzione artistica della mostra Arte Libera per il Dipartimento di Psicologia dell'Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. Nel 2018 riceve il Premio Masaniello Napoletani Protagonisti; nel 2018 e nel 2020 contribuisce con due sue opere al premio Amato Lamberti, la prima al musicista Enzo Avitabile e la seconda al Procuratore Nicola Gratteri. Nel 2019 riceve il Premio Lydia Cottone per l'Arte. Dal 2014 lavora prevalentemente in America e in Asia. A Los Angeles ha allestito fino ad oggi quindici mostre (di cui 4 personali, due delle quali in sedi Museali, il MOAH Museum of Art and History /Lancaster California, e il Manhattan Beach Art Center, e una presso l'Istituzione Artistica LAArtcore) e ha svolto nel 2017 una residenza di quattro mesi presso ArtShare (Downtown, Art District).


Negli stessi anni ritorna più volte in Thailandia per programmi internazionali di scambio partecipando a vari Workshop e mostre (Bangkok, Pattani, Krabi, Nakhon Sawan, Amphawa), espone a Singapore e a Dakha (Biennale del Bangla Desh), Nel 2016, in occasione delle celebrazioni per i 150 anni di relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone, partecipa allo scambio Italia-Giappone con due mostre a Tokyo (Metropolitan Art Museum, Sakuragi Fine Arts Gallery). Dal 2019 organizza tour residenziali per artisti di tutto il mondo (India, Thilandia, Giappone, Myanmar, Iran, Germania, Polonia, Stati Uniti) presso sedi istituzionali in Italia (Italian Art Tour, Vallo della Lucania, Sorrento, Salerno, Agerola).



La mostra sarà assicurata da tutti i provvedimenti anti covid:

distanziamento,

igienizzazione mani all'entrata,

entrata programmata 

 obbligo di mascherina.

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

NOI SAPPIAMO di Pasquale Esposito

NOI SAPPIAMO

Noi sappiamo cosa è

l'amore.

Noi sappiamo che fa i capriccci.

Noi viviamo con essa, la nutriamo,

la coccoliamo, litighiamo e facciamo pace,

siamo tutta la sua vita , lei lo sa,

e ci succhia l'anima amica mia.

Pasquale Esposito

diritti riservati 

Legge, 22/04/1941 


 

 


Giorgio Griffa. Anni '70 - 2000

Kromya Art Gallery, Verona
6 novembre - 12 dicembre 2020
Giornate inaugurali: 6-7-8 novembre, ore 16.00-20.00

 

Con la mostra "Giorgio Griffa. Anni '70 - 2000" s'inaugura l'attività espositiva di Kromya Art Gallery a Verona. 



La personale, dedicata ad uno dei principali esponenti italiani della ricerca pittorica internazionale, sarà allestita dal 6 novembre al 12 dicembre 2020. Tre giornate inaugurali - venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 novembre, ore 16.00-20.00 - consentiranno al pubblico di accedere in totale sicurezza ai locali della Galleria e di visitare in anteprima l'esposizione, che presenta una ricca selezione di opere realizzate dagli anni Settanta agli anni Duemila.

 

 La galleria, fondata a Lugano nel 2018, porta avanti il proprio progetto culturale nonostante le difficoltà del presente, aprendo un nuovo spazio espositivo nel cuore di Verona (via Oberdan, 11c), a poca distanza dall'Arena e da Porta Borsari.

 

La nuova sede di Kromya Art Gallery è aperta al pubblico da martedì a domenica con orario 10.00-12.30 e 16.00-19.30. Visite personalizzate su appuntamento. Nel rispetto della normativa vigente, gli accessi saranno contingentati e sarà richiesto l'uso di dispositivi di protezione individuale.

 

Per info e appuntamenti: riccardo@kromyartgallery.com, info@kromyartgallery.com, www.kromyartgallery.com, www.instagram.com/kromya_art_gallery, www.facebook.com/Kromyartgallery.

 

ESTRATTO DA COMUNICAZIONE RICEVUTA


 

giovedì 29 ottobre 2020

Presentato il Piano Strategico 2020/2023 del MANN

Il Direttore Giulierini: "Dal 2021, il Museo completamente restituito alla fruizione del pubblico"

Dal prossimo maggio, Atrio e Giardino della Vanella accessibili senza biglietto

Da giugno in poi, riallestite la Campania Romana e la Sezione Tecnologica

Per fine anno, raddoppio delle collezioni pompeiane

Il MANN al centro del Quartiere della Cultura

 


Si rinnova il patto di trasparenza con il pubblico: il Museo Archeologico Nazionale di Napoli presenta il Piano Strategico 2020/2023, documento che focalizza i principali obiettivi da realizzare nel triennio appena iniziato.

Dopo aver inquadrato, in un unicum gestionale mai applicato dagli istituti culturali italiani, il Piano Strategico 2016/2019, cui sono seguiti i relativi rapporti annuali 2017- 2018- 2019, anche il secondo mandato della direzione di Paolo Giulierini conferma un'innovativa impostazione di management: il "MANN at work" racconta se stesso e come cambierà nel prossimo futuro, in termini di ampliamento delle collezioni fruibili, organizzazione di grandi eventi, promozione di nuove interazioni territoriali; trait d'union di attività solo apparentemente diverse è l'acccessibilità fisica e culturale del Museo.


 

''Ci avviamo verso un anno 'strategico' per il nostro Museo che, nel 2021 sarà interamente restituito alla fruizione del pubblico, mai così vasto e  stupefacente nei suoi immensi giacimenti di capolavori, mai così aperto alla città.  Lo annunciamo  in giorni difficili, che ci chiamano alla testimonianza come presidi culturali e al massimo impegno verso gli obiettivi che ci siamo dati. Il MANN, museo della città, dalla prossima primavera avrà un  nuovo accogliente atrio ad ingresso libero, e sarà gratuito anche l'accesso al giardino storico della Vanella. Tremila sono i mq della nuova area espositiva. In estate riscopriremo, nell'ala occidentale, le splendide sale chiuse da mezzo secolo dove torneranno i capolavori della Campania Romana.  

In autunno, con il raddoppio delle sezioni pompeiane,  il MANN potrà orgogliosamente definirsi  il più importante  museo  archeologico al mondo per l'arte classica. In questi ultimi mesi la  pandemia ci ha fatto riconsiderare la struttura  stessa del  nostro piano 2020/2023, che oggi presentiamo anche alla luce delle attuali  priorità.  Resta  comunque salda la rotta da noi  prefissata all’inizio del primo mandato: lavoriamo  per consegnare alla città  di Napoli il suo museo completamente riaperto,  epicentro di un 'Quartiere della Cultura'  pronto ad accogliere nuovamente il mondo'', dichiara il Direttore del Museo, Paolo Giulierini.

 


Il Piano Strategico 2020/2023, curato, anche per la seconda edizione, da Ludovico Solima (Professore Ordinario di Management per le imprese culturali/ Università della Campania "Luigi Vanvitelli"), disegna il nuovo volto del MANN alla luce di un serrato cronoprogramma, già intrapreso in questo anno segnato dalla pandemia del Coronavirus: "Il MANN si conferma, con la nuova edizione del Piano Strategico, un museo allineato alle migliori pratiche manageriali dei più prestigiosi musei del mondo. Il nuovo documento di programmazione contiene peraltro molti contenuti originali e sarà da subito disponibile sia in italiano che in lingua inglese. La presentazione del Piano Strategico 2020-2023 è anche un segnale di speranza: con esso infatti il Mann disegna l'idea di un futuro possibile, da perseguire con fiducia, pur nella consapevolezza della situazione di grande difficoltà che stiamo vivendo", commenta Ludovico Solima.



Sarà il 2021 l'anno di svolta per il Museo: da maggio prossimo, l'Atrio ed il rinnovato Giardino della Vanella diverranno spazi della cittadinanza e saranno liberamente accessibili, senza pagamento di un biglietto da parte del pubblico (il ticket sarà dovuto per la visita alle collezioni).
 

Nell'ala occidentale del MANN, nelle splendide sale poste a piano terra e parzialmente chiuse da circa cinquanta anni, da giugno sarà ospitata la "Campania romana": la Sezione raccoglierà circa duecento reperti, provenienti dalle principali città romane della nostra regione (non solo i grandi centri vesuviani come Pompei ed Ercolano, ma anche Cuma, Baia, Pozzuoli e Santa Maria Capua Vetere) e databili a partire dalla prima età imperiale; tra i capolavori esposti e presentati nuovamente dai depositi, vi sono le sculture che abbellivano gli edifici pubblici di Ercolano, le statue dell'Anfiteatro (II sec. d.C.) dell'antica Capua, le opere colossali del Capitolium di Cuma, la decorazione del Macellum di Pozzuoli.
Ad ottobre 2021, nel Braccio Nuovo del Museo, sarà presentato l'allestimento della Sezione Tecnologica del MANN: il progetto espositivo, realizzato in collaborazione con il Museo Galileo di Firenze, si articolerà in tre livelli che prevedranno, per ciascuna area tematica, la presenza degli oggetti antichi, la ricostruzione moderna dei congegni e macchinari (torchio, vite di Archimede, noria, gru calcatoria, odometro, solo per fare alcuni esempi) ed i video esplicativi che ne illustreranno la funzione. Uno spazio ad hoc sarà dedicato alle tecnologie idrauliche che permettevano l'irreggimentazione delle acque a livello cittadino ed il rifornimento delle singole abitazioni. Ne saranno un esempio le grandi valvole idrauliche rivenute a Pompei, le fistule in piombo, le chiavi, i rubinetti, le bocche di fontana ed un unicum come  la ricostruzione di un balneum domestico originale; dopo la breve e lungimirante esperienza del 1932, la Sezione tecnologica troverà, all'interno del Museo, una nuova dimensione allestitiva, che sottolineerà la vocazione didattica e lo spirito empirico dei contenuti scientifici proposti.
 


 

Sempre alla fine del 2021, nelle sale 91-94 prospicienti al Salone della Meridiana, sarà inaugurata una nuova Collezione Pompeiana, con opere selezionate dai depositi e non esposte da almeno cinquant'anni: sculture, argenti, commestibili, armi gladiatorie consentiranno di ricostruire, grazie alle differenti tipologie di reperti presentati al pubblico, la cultura materiale, la vita quotidiana ed il gusto abitativo delle residenze private nelle città vesuviane tra il I sec. a. C. e l'eruzione del Vesuvio. Da non perdere, nel riallestimento, la scultura bronzea dell'Efebo dalla Casa del Citarista di Pompei, la Statua di Apollo in marmo dalla Casa del Menandro, numerosi gioielli in oro ed il tesoro di argenteria dalla Casa di Io e Inaco.
 

Il 2021 sarà anche l'anno della grande mostra su "I Gladiatori", che, dall'8 marzo, costituirà un'occasione per valorizzare le armi gladiatorie appartenenti al patrimonio del MANN: questi reperti, da anni "in tour" per exhibit internazionali, saranno presentati, come si è detto, anche nelle collezioni pompeiane del Museo. Dalla Svizzera saranno dati in prestito importanti reperti, come il grande mosaico di Augusta Raurica, che, esposto per la prima volta interamente dopo il restauro, rappresenta scene di combattimenti su una superficie di eccezionale estensione. In esclusiva per il MANN, un focus sugli anfiteatri campani per valorizzare l'avanguardia architettonica e l'eccezionale patrimonio archeologico regionale. Tra le prestigiose collaborazioni della mostra, non poteva mancare, naturalmente, quella del Parco Archeologico del Colosseo.



Nel 2022, continuerà il lavoro di riapertura degli spazi museali: in aprile, sarà sistemato il terrapieno con una nuova fruibilità da parte del pubblico; in giugno, si potrà visitare la Sezione di Cuma, in cui figureranno reperti della raccolta cumana e provenienti dagli scavi Stevens: con queste opere, anche alla luce delle nuove ricerche archeologiche, si traccerà un quadro aggiornato dell'evoluzione storica della più antica colonia greca in Occidente.
 

Sempre in giugno, sarà effettuato l'arricchimento allestitivo della Sezione di Napoli Antica: il progetto scientifico terrà conto risultati dei nuovi scavi, con particolare attenzione ai materiali provenienti dall'area del porto della città, dall'età ellenistica sino all'età bizantina ed oltre. In dicembre, prevista la presentazione della sezione dedicata al collezionismo ed alla storia del Museo.
 

Saranno quattro le grandi mostre dell'anno: i "Bizantini" ed i "Nuragici", con relativi focus su popolazioni e culture del passato; la grande retrospettiva su Alessandro Magno; infine, i "Vulcanici", che traccerà un nuovo dialogo con le tradizioni, antiche e presenti, del Sol Levante, partendo dai concetti di eruzione e ricostruzione.


Nel 2023, la dimensione "at work" connoterà gli spazi meno visibili del Museo: dalla cantierizzazione dei sotterranei al completamento del lavoro sui depositi, che prevedrà un riallestimento prima di Sing Sing (2020-2021), poi degli affreschi (2023). Tra i più importanti appuntamenti espositivi dell'anno, la mostra su Samarcanda.

Fil rouge della programmazione triennale sarà la definizione di un Quartiere della Cultura, che avrà come baricentro il MANN e coinvolgerà non soltanto istituzioni culturali (partner della Rete Extramann, Accademia di Belle Arti ed Istituto Colosimo), ma anche imprenditori del circuito Negozio Amico ed artigiani operanti nel territorio: il Museo diverrà "espanso", con focus espositivi nella Galleria Principe di Napoli e nell'Istituto Colosimo.



Necessario, per la strategia 2020-2023, il raccordo con il primo Piano 2016-2019 ed i relativi rapporti annuali; in particolare, dall'Annual Report 2019, accanto all'aumento di visitatori (oltre 670mila), si segnala l'organizzazione di 29 mostre temporanee, 38 eventi e 67 convegni al MANN, così come di 35 esposizioni con 809 prestiti in Italia ed all'estero; da menzionare anche l'incremento degli interventi di restauro, giunti a quota 1028, e l'implementazione del ricorso ai social per la comunicazione dell'Istituto.
 

In termini più programmatici, il 2019 è stato contrassegnato da: realizzazione della mostra dei record su Canova; riallestimento della Collezione Magna Grecia con lo straordinario lavoro sui mosaici dei pavimenti; prima apertura della caffetteria del Museo; implementazione dei lavori sui depositi Sing Sing.


Dal punto di vista scientifico e metodologico, sempre obbedendo al principio di rendicontazione al pubblico tramite la pubblicazione dei report annuali, gli obiettivi strategici 2020-2023 del MANN saranno così espressi da cinque "R": Riaprire il Museo, in condizioni di sicurezza; ripristinare le condizioni di attrattività; ridefinire le condizioni di accessibilità; rigenerare il sistema di relazioni; rafforzare il legame con il territorio.

 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

ARTEAM CUP 2020 | VI edizione - MOSTRA DEI FINALISTI

A cura di Matteo Galbiati, Livia Savorelli e Nadia Stefanel

Fondazione Dino Zoli, Forlì (FC)
24 ottobre - 5 dicembre 2020
Finissage e proclamazione dei vincitori: 5 dicembre 2020


 

È stata presentata sabato 24 ottobre, presso la sede della Fondazione Dino Zoli a Forlì, la mostra dei 60 artisti finalisti ad Arteam Cup, il concorso ideato dall’Associazione Culturale Arteam di Albissola Marina (SV), giunto alla sesta edizione.

Erano presenti, oltre agli artisti selezionati, i curatori Matteo Galbiati, Livia Savorelli e Nadia Stefanel, i giurati Marina Dacci, Raffaele Quattrone e Leonardo Regano, Monica e Dino Zoli (Dino Zoli Group) e il presidente di Arteam Diego Santamaria.

Arteam Cup - dopo l’esordio nel 2015 all’Officina delle Zattere a Venezia, l’edizione 2016 al Palazzo del Monferrato di Alessandria, quella 2017 negli spazi industriali restituiti all’arte di BonelliLAB a Canneto sull’Oglio, l’edizione 2018 già ospitata dalla Fondazione Zoli di Forlì e il 2019 con la mostra dei finalisti a Villa Nobel a Sanremo - costituisce a pieno titolo l’evento "fiore all’occhiello" dell’Associazione Culturale Arteam, dalla quale prende il nome. In ogni edizione, invariate le finalità: fornire, con la mostra dei finalisti, un’importante occasione di visibilità e confronto con differenti location espositive; contribuire, attraverso i differenti premi ideati per ogni edizione, all’ingresso degli artisti nel circuito delle gallerie d’arte e nel mercato principale; far vivere esperienze formative importanti, come le residenze d’artista, i progetti speciali o curatoriali; creare ed incentivare interazioni e momenti di scambio tra gli artisti; mettere in moto un confronto attivo con il mondo dell’Impresa. La più grande ambizione di Arteam Cup è, infatti, quella di "fare rete", tessendo legami importanti tra i vari operatori del sistema arte.

«Con questa edizione di Arteam Cup, sottolinea il presidente di Arteam Diego Santamaria, abbiamo voluto rendere ancora più preziosa ed importante la selezione ad Arteam Cup, creando tre distinte categorie - Pittura, Scultura e Fotografia - all’interno delle quali la Giuria individuerà un vincitore di categoria e, tra questi, il vincitore assoluto. Un modo per contribuire a delineare un percorso professionalizzante, fondamentale per supportare l’artista con tutti gli strumenti utili alla sua crescita e alla diffusione del suo lavoro».

Ospitando la sesta edizione di Arteam Cup, la Fondazione Dino Zoli, motore culturale delle attività imprenditoriali che fanno capo al Dino Zoli Group, apre nuovamente le porte della propria sede all’Associazione Culturale Arteam, che già nel 2018 aveva allestito a Forlì la mostra dei finalisti della quarta edizione del concorso. Una collaborazione che, nel tempo, è divenuta partnership, con l’assegnazione nel 2018 e nel 2019 di due premi speciali: il Premio acquisto Fondazione Dino Zoli e il Premio speciale residenza Dino Zoli Textile.

«La rinnovata collaborazione con l’Associazione Culturale Arteam - spiega Monica Zoli, Dino Zoli Group - rientra a pieno titolo nella politica culturale della Fondazione Dino Zoli, tesa alla valorizzazione della creatività emergente (attraverso il programma "Who’s Next") e al rafforzamento di reti di relazioni in ambito artistico ad ampio raggio. Ci riconosciamo pienamente nell’attenzione rivolta da Arteam agli artisti under 30 e, più in generale, alla costruzione di percorsi professionalizzanti. Dare opportunità ai giovani fa parte degli obiettivi che abbiamo più cari nell’attività imprenditoriale delle aziende del Dino Zoli Group e che trovano espressione anche nei progetti della nostra Fondazione». 

Una giuria professionale, composta da Marina Dacci (curatrice e membro del Comitato Scientifico della Fondazione Palazzo Magnani), Matteo Galbiati (critico d'arte e docente, Direttore web Espoarte e membro interno di Arteam), Lorenzo Madaro (curatore d’arte contemporanea e docente), Raffaele Quattrone (sociologo e curatore d'arte contemporanea), Leonardo Regano (storico dell’arte, critico e curatore indipendente), Livia Savorelli (Direttore Editoriale Espoarte) e Nadia Stefanel (direttrice della Fondazione Dino Zoli di Forlì, Cultural e Communication Manager per Dino Zoli Group), ha selezionato la rosa dei 60 finalisti ed individuerà i tre vincitori di categoria, tra i quali verrà decretato il vincitore assoluto di Arteam Cup 2020.  La premiazione si terrà sabato 5 dicembre presso la Fondazione Dino Zoli.

Nel corso della mostra sarà pubblicato il catalogo Vanillaedizioni. L'esposizione è realizzata con il supporto di Belletti & Baroni Costruzioni di Rimini e di NM> Contemporary di Monaco; partner tecnico I Sabbioni di Forlì; media partner Espoarte. 

 

La Fondazione Dino Zoli (Viale Bologna 288, Forlì) è aperta al pubblico da venerdì a domenica con orario 9.30-12.30 e 16.30-19.30. Ingresso libero. È richiesto l’uso della mascherina. Per informazioni: Fondazioni Dino Zoli ( info@fondazionedinozoli.com, www.fondazionedinozoli.com). Organizzazione: Arteam Associazione Culturale (info@arteam.eu, www.arteam.eu, www.arteamcup.it).

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA


 

Orto Arte di Mariangela Calabrese - connessioni aps

by Rosaria Pannico

Cari amici di rosarydelsudArt news oggi vi propongo l'opera Chiedo il permesso di rinascere di Mariangela Calabrese presentata alla mostra Orto Arte presso la Reggia di Portici via Università, 100, Portici (NA).

 







AUTISMO

by Rosaria Pannico 

 

Intervista a Gaetano Marotta

 


Cari amici di rosarydelsudArt news oggi abbiamo come ospite nella rubrica MALATTIE RARE del nostro caro Peppe Silvano l'amico Gaetano Marotta che ci parla dell'autismo.

 

L'Autismo anche se NON E' UNA MALATTIA merita ugualmente la nostra attenzione. 

 

   


 

mercoledì 28 ottobre 2020

Orto Arte di Antonio Carotenuto - connessioni aps

by Rosaria Pannico 

 

Cari amici di rosarydelsudArt news oggi vi propongo l'opera Il Nido di Antonio Carotenuto presentata alla mostra Orto Arte presso la Reggia di Portici via Università, 100, Portici (NA). 

 




SarsCov2, diagnostica di laboratorio: “Lo stato dell’arte”

Il 12 novembre il webinar organizzato dalla Delegazione ONB Campania-Molise


 


San Giorgio a Cremano - "Scuole Sicure"

Il Sindaco Giorgio Zinno ha firmato il protocollo d'intesa "Scuole Sicure", controfirmato dal Prefetto di Napoli, Marco Valentini, che prevede l'installazione di 18 telecamere di videosorveglianza davanti agli istituti scolastici superiori. 

 


Il progetto, presentato dall'Amministrazione lo scorso aprile, era stato approvato dalla Prefettura lo scorso 3 luglio e finanziato dal Ministero dell'Interno.

 

Entro l'inizio del 2021 installate telecamere di nuova generazione, sia fisse che con rilevamento targhe, ma il progetto prevede anche il potenziamento dell'infrastruttura di rete prevalentemente wirless e l'adeguamento della centrale operativa presso il Comando della Polizia Municipale in via Galdieri. Nel protocollo è prevista anche una campagna educativa per il contrasto all'uso di sostanze stupefacenti, che sarà effettuata non appena sarà possibile all'interno delle scuole o in modalità on line. 

 

Le telecamere che saranno presto installate nei punti considerati sensibili infatti; mirano tra gli altri a contrastare lo spaccio di droga, fenomeno che spesso si concentra proprio davanti agli istituti scolastici, ma l'obiettivo è quello di creare una cintura di videosorveglianza posta a protezione della platea studentesca cittadina.

 

In questo modo sarà implementato ulteriormente il sistema di telecamere già esistente posto a controllo del territorio, confermando così quanto era stato scritto anche nel programma elettorale di Zinno.

 

Intanto é in corso la manutenzione dell'impianto di videosorveglianza presente sul territorio, con il ripristino delle telecamere danneggiate dal tempo e dell'usura, rendendole quindi tutte nuovamente funzionanti. La manutenzione sarà costante per garantire l'efficienza del sistema di controllo sul nostro territorio.

 

"Abbiamo intercettato le risorse per implementare la sicurezza sul territorio e rispondere alle esigenze della nostra popolazione, soprattutto con riferimento ad episodi di microcriminalità che si verificano davanti alle scuole - spiega il sindaco Giorgio Zinno - nello stesso tempo abbiamo avviato la manutenzione continua dell'intero impianto esistente sul territorio per tenere telecamere sempre attive ed efficienti. Sulla sicurezza abbiamo investito e continueremo a farlo su più fronti, perchè la tutela dei nostri cittadini è una priorità assoluta".

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

AL MAV DI GIORNO IN COMPLETA SICUREZZA

Con il ripristino dell’ora solare tornano gli orari autunnali: da venerdì 30 ottobre il MAV, il Museo Archeologico Virtuale di Ercolano osserverà, nei giorni di apertura del venerdì, del sabato e della domenica, l’orario tradizionale diurno dalle ore 10.00 alle 17.00 (ultimo ingresso alle 16.00), sempre con prenotazione obbligatoria, per poter garantire a tutti la piena sicurezza nel rispetto delle norme di distanziamento.


 

Nel segno dell’innovazione tecnologica multimediale applicata ai Beni culturali, il MAV di Ercolano continua la sua mission per la valorizzazione delle eccellenze archeologiche del territorio vesuviano e campano, per mostrare al grande pubblico la fedele ricostruzione, più volte validata scientificamente, della magnificenza delle città e delle dimore romane alle pendici del Vesuvio e non solo, prima della devastante e tragica eruzione del 79 d.C.

Infatti, a poche centinaia di metri dagli scavi archeologici dell’antica Herculaneum, il MAV, il Museo Archeologico Virtuale di Ercolano, è un centro di cultura e di tecnologia applicata ai Beni Culturali e alla comunicazione tra i più all’avanguardia in Italia, grazie alla magia tecnologica dell’ultima versione MAV 5.0 – Virtual multiReality, la più avanzata di sempre che, da ottobre 2019, ha rivoluzionato radicalmente il modo di vivere l’esperienza conoscitiva del viaggio virtuale nella vita e nello splendore delle principali aree archeologiche di Pompei, Ercolano, Baia, Stabia e Capri, per meglio comprenderne il passato con gli occhi di un viaggiatore d’altri tempi.


 

Mentre per venire incontro alla tranquillità dei visitatori, continua, all’insegna della cultura nella piena sicurezza, l’iniziativa “Il MAV in esclusiva per te” che, sempre tramite prenotazione dedicata, offre la fruizione del museo in esclusiva per gruppi organizzati di massimo 20 persone, ad un costo d’ingresso speciale, non solo nelle giornate di apertura del venerdì, del sabato e della domenica, ma anche nelle giornate di chiusura del lunedì, del martedì, del mercoledì e del giovedì, concordando insieme il giorno e l'orario alla prenotazione, per scaglionare le visite ogni ora. 

 

Il MAV di Ercolano è da sempre alla continua ricerca di una misura intelligente nell’accoglienza del visitatore, per offrire ad ognuno, rappresentando il passato, un viaggio indimenticabile nel tempo, guidato da quegli stimoli che la macchina digitale rilascia lungo il percorso, attraverso la tecnologia e la luce.

 

Giorni e orari di apertura da Venerdì 30 ottobre:

Il Venerdì, il Sabato e la Domenica dalle ore 10.00 alle ore 17.00 (ultimo ingresso alle 16.00)


L’area aperta al pubblico sarà il percorso museale e la sala per la visione del film sull’eruzione del Vesuvio.

Il costo del biglietto d’ingresso è di 5 euro.

Ingresso gratuito fino ai 6 anni e per i residenti nel Comune di Ercolano

Prenotazione obbligatoria solo online sul sito www.museomav.it

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA



“Valle delle Ferriere” per la Rubrica "Passeggiate trekking e fotografia" di Vincenzo Amirante

Questa settimana, ritorneremo di nuovo in costiera Amalfitana nel territorio del comune di Scala (SA).



Difficoltà percorso: Escursionistico (adatta a tutti)

 

La riserva Valle delle Ferriere vanta posizione particolare, tra i monti di Scala, che la proteggono dai venti freddi mentre è aperta alle correnti caldo-umide meridionali, quindi soggetta a piovosità abbondante. Queste condizioni generano un microclima che ha permesso la conservazione di specie rare. Ha grande interesse da un punto di vista botanico e fitogeografico, dato che conserva al suo interno numerosi esemplari di Woodwardia radicans, una felce arborea risalente al Cenozoico (periodo pre-glaciale) e diverse specie animali, tra cui in particolare la cosiddetta salamandra con gli occhiali. La riserva integrale permette di preservare questa biodiversità unica al mondo. Il suo nome deriva dalla presenza delle antiche ferriere della Repubblica Amalfitana.

Ci sono diversi accessi per visitare la valle, come ad esempio, da San Lazzaro (Agerola). Si può salire da Amalfi, scendere da Pogerola, oppure partire da Pontone.

Il percorso che prenderemo in esame questa volta parte proprio da Pontone, frazione di Scala a 225 metri sopra il livello del mare un piccolo borgo arroccato sulla parte alta della costiera. Vi consiglio di parcheggiare prima di arrivare al paese nei pressi del tunnel sulla statale.

Il nostro punto di partenza sarà la piazzetta a monte della strada principale dove c'è anche l'unico bar -alimentari, e dove si trova anche una fontana per riempire le borracce.

Nell'ultima area parcheggio è possibile anche acquistare, presso la proloco, i biglietti per l'ingresso alla riserva in alternativa all'acquisto on line.

La prima parte del percorso è un alternarsi di piccole salite e discese, dove, oltre ad ammirare il panorama, si possono sentire i profumi tipici della costiera amalfitana, costeggiando terrazzi ricchi di limoneti tipici della zona. Arrivati alla metà del percorso troveremo un primo bivio. Andando a sinistra si scende per Amalfi, a destra si prosegue per le ferriere.

Cominceremo a costeggiare un torrente che è più o meno ricco d'acqua a seconda della stagione e passeremo più volte su dei ponti in legno per scavalcarlo.

L'ultimo tratto dell'itinerario è un po' più difficoltoso, in quanto ci sono gradini ripidi, scavati nella roccia che però possono essere percorsi in sicurezza .

Prima di arrivare alla riserva si vedono due piccole cascate anche se la più bella si trova all'interno .

L'accesso alla riserva è presidiato e possono entrare solo piccoli gruppi che vengono accompagnati da guide, questo a mio avviso, è molto importante per preservare la flora e la fauna di una valle la cui magia è unica al mondo.

Terminata la visita alla riserva ritorneremo indietro fino al bivio, dove di solito, ci si ferma per bivaccare.

A questo punto cominceremo a scendere verso Amalfi, incontrando i ruderi delle vecchie ferriere,

Si tratta di antiche costruzioni in pietra poste proprio sul torrente per poter sfruttare l'acqua come forza motrice.

Ormai restano solo i muri perimetrali e qualche arcata. La vegetazione sta crescendo all'interno di questi manufatti quasi a cancellarli dalla visuale.

Continuando a scendere lungo il vallone incontreremo ancora il torrente fino a costeggiare una centrale idroelettrica che è attualmente in uso.

Man mano che si scende verso Amalfi il vallone diventa sempre più largo e profondo e vedremo altri manufatti, ossia i resti delle cartiere e precisamente le strutture dove veniva messa ad essiccare la carta esposta alle correnti d'aria.

La nostra escursione termina ad Amalfi, e a questo punto si può vistare la città con i caratteristici vicoletti, il duomo e la spiaggia.

Per ritornare a Pontone ci sono diverse possibilità: la prima è la scala che nonostante sia abbastanza ripida e faticosa permette di arrivare velocemente a Pontone proprio di frotte alla piazza da cui siamo partiti. Oppure gli autobus per Pontone che sono poco frequenti o più semplicemente gli autobus di linea della sita e si scende al bivio per Pontone e facendo l'ultimo tratto a piedi.


 

Consigliate scarpe da trekking, abbigliamento adeguato. Nella riserva la temperatura è più bassa rispetto all'esterno e c'è molta umidità Si consiglia di portare acqua in quanto c'è solo una sorgente lungo il percorso, e colazione a sacco.














Grazie e ci vediamo mercoledì prossimo.

Ciao da Vincenzo!

Per contattare Vincenzo:Vince_ami@hotmail.it

http://www.rosarydelsudartnews.com/2020/10/eremo-di-san-michele-foce-per-la.html