mercoledì 14 ottobre 2020

“Baia di Trentova punta Tresino” per la Rubrica "Passeggiate trekking e fotografia" di Vincenzo Amirante

Questa settimana ritorneremo nella provincia di Salerno, ai confini del comune di Agropoli, più precisamente nell'area naturalistica Trentova-Tresino, che rappresenta la via d’accesso  al Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.


L’escursione ci ha fatto scoprire una perla nel cuore del Cilento, la Baia di Trentova che, oltre ad essere Patrimonio Mondiale dell’Umanità, ha ricevuto anche quest'anno la Bandiera Blu da Legambiente.

Partenza dalla baia, più precisamente dal grande parcheggio che si trova a poche centinaia di metri dalla spiaggia, abbiamo lasciato lì le nostre auto. L'ingresso del sentiero (che di recente ha subito lavori di riqualificazione) è adiacente al parcheggio e ai campi da tennis.

Il primo tratto é abbastanza agevole, un sentiero largo ben pavimentato e con una moderata pendenza. Sulla destra ci sono diverse indicazioni per le calette blu, che altro non sono che piccole scogliere, raggiungibili in poche decine di minuti dal sentiero principale e anche per dei punti panoramici.

Dopo un paio di chilometri troviamo l'indicazione sulla sinistra per Punta Tresino.

Da qui il percorso diventa più impegnativo, ma sempre nei limiti di un'escursione adatta a tutti.

Il sentiero comincia a salire dentro una boscaglia perennemente in ombra, alternando salite ripide e tratti con scalini in terra e roccia, fino a incontrare i ruderi di un antico villaggio disabitato dal diciottesimo secolo. Intersecheremo altri sentieri, ma i percorsi sono ben segnalati dalla segnaletica ufficiale. Successivamente il percorso è più pianeggiante, ma esposto, e con diversi punti panoramici.

Siamo arrivati a punta Tresino e siamo scesi a vedere delle strutture in cemento: vecchie postazioni di artiglieria che sono testimonianza della seconda guerra mondiale.

A questo punto siamo ritornati indietro, ma con l’intento di fare una deviazione dal percorso, ossia percorrere un sentiero non segnalato e anche abbastanza difficoltoso che ci ha condotto ad una spiaggia rocciosa, "Cala Blu", dove fare il bagno (nonostante fosse ottobre inoltrato) e poi consumare la colazione al sacco.

Successivamente siamo risaliti sul percorso ufficiale per percorrerlo nella direzione opposta e ritornare alle nostre auto.












Difficoltà percorso: E (Escursionistica)

Distanza: 4 km circa;

Durata: 6 ore circa: partenza all'arrivo bagno e pranzo compreso.

Si consiglia di portare acqua, non presente lungo il percorso, e colazione a sacco.
E’ inoltre consigliato l’uso di scarpe da trekking e in alcuni passaggi anche dei bastoncini...


 

Ringrazio gli amici dell'associazione Somma Trekking e il presidente Ciro Ambrosio



Grazie e ci vediamo mercoledì prossimo.

Ciao da Vincenzo!

Per contattare Vincenzo:Vince_ami@hotmail.it



http://www.rosarydelsudartnews.com/2020/10/il-vesuvio-in-autunno-per-la-rubrica.html

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