martedì 2 marzo 2021

ART1307 Studio - La luce attraverso

 


Titolo: La luce attraverso

Curatore: Cynthia Penna

Organizzatore: ART1307 Studio

Artisti: Ned Evans , Peter Lodato

Sede: On-line e ART1307 Studio , Rampe S.Antonio a Posillipo 104, Napoli

Durata: 5 Marzo/ 30 Aprile 2021

Link al video della mostra: https://youtu.be/NQSwXmUchs0
Per informazioni e appuntamento: Tel. 081 18336574, info@art1307.com, www.art1307.com

Fb: https://www.facebook.com/art1307

Instagram: istituzione_culturale_art1307

Pinterest: Art1307



ART1307Studio privilegia da molti anni la ricerca estetica sulla luce nell’ambito dell’arte contemporanea.

Una declinazione pittorica della luce nelle opere dei due artisti Californiani che appartengono a buon diritto al movimento Light &Space: Ned Evans e Peter Lodato.


 

La mostra è declinata sia in via virtuale che reale negli spazi dello Studio ART1307 in Napoli.

Un comune background estetico ispirato dalle sperimentazioni minimaliste e di hard-Hedge di John McLaughlin indirizza la ricerca di entrambi gli artisti verso un tipo di arte astratta fatta di piani di colore alternati a piani di “luce” che sembrano inseguirsi all’infinito e che conducono ad una introspezione quasi meditativa sul rapporto tra uomo e Natura intesa come energia di luce, come esperienza immersiva in una atmosfera di luce rarefatta che li lega al movimento tutto californiano di Light and Space.


 

Il linguaggio di Evans è rivolto ad una astrazione che trova il proprio fondamento nella sua esperienza quotidiana di confronto con la potenza naturale dell’oceano attraverso la pratica del surf.

Un legame ad un universo naturalistico che in Evans rifugge da qualsiasi supporto descrittivo, ma che si consolida attraverso l’alternanza di campi di colore e campi di luce.

Peter Lodato ha un approccio maggiormente costruttivista alla pittura : i suoi piani alternati di colori rappresentano piuttosto “attraversamenti” da zone di ombra a zone di luce. Lodato parte da una concezione quasi neo-plastica della pittura adoperando una tecnica, cara a John McLaughlin, di stratificazione di barre rettangolari su piani adiacenti. Nessun campo di colore scuro termina con una “chiusura”, bensì i margini sfocati in uno all’assenza di definizioni tra un piano e l’altro, lo portano ad una costruzione architettonica di luoghi di attraversamento dello spazio ; locus di passaggio tra una spazialità immersa nel buio ad una invasa dalla luce.


 

La comune grammatica visiva delle opere di entrambi affonda le radici nell’atmosfera esterna che li circonda e che determina in entrambi una visione “sfocata” dei margini dei campi di colore; questo “tremolio” dei margini , questa impossibilità di mettere a fuoco la visione dell’opera, rappresenta in chiave pittorica l’ambiente dove l’oceano domina, l’intensità della luce e quel tremolio dell’aria che immerge l’intera città di Los Angeles come in un sogno lungo una vita.


La mostra è visitabile on-line cliccando: https://youtu.be/NQSwXmUchs0

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

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