martedì 6 aprile 2021

"Gladiatori" al MANN - I Gladiatori “da per tutto”

Il mito dei Gladiatori non è stato mai confinato al solo ambito delle arene: già nell'antichità, la fortuna di questi combattenti è stata "tradotta" nell'apparato decorativo (musivo e parietale) e nelle suppellettili presenti nelle case dei romani. 


Questa sezione della mostra segue, così, la fortuna dei Gladiatori tra dimensione domestica ed arte: da non perdere, tra gli oggetti della vita quotidiana, alcuni reperti delle collezioni del MANN come le tre lucerne pompeiane con rappresentazioni di gladiatori (da Pompei, I sec. d. C.) ed il bronzetto di gladiatore che combatte contro il proprio fallo trasformato in pantera (da Ercolano, I sec. d.C.); suggestive anche le tre coppe pompeiane con venationes e duelli tra gladiatori (I sec. d.C.).

Dal sito archeologico di Aventicum (Musée Romain, Avenches) provengono la statuetta di Secutor (II sec. d.C.), due frammenti di vetro decorati (II sec. d.C.) e la copia moderna di un manico (III sec. d.C.) con Secutor e Retiarius; sono in prestito dall'Antiquarium di Augusta Raurica, tra gli altri reperti, una lucerna a forma di elmo (II sec. d.C.) ed un intonaco con gladiatore graffito (II-III sec.d.C:), mentre dall'Antikenmuseum und Sammlung Ludwing di Basiliea giungono in mostra due lucerne (fine II- inizi III sec. d.C.) ed una coppa con combattimenti tra Gladiatori (II sec. d.C.).


 

Straordinario culmine della mostra è il Mosaico pavimentale di Augusta Raurica (fine secondo sec. d.C.): l'opera fu rinvenuta nel 1961, duranti gli scavi nell'Insula 30 del sito archeologico di Augusta Raurica e sorprese gli scopritori per l'estensione della superficie (6,55 X 9,8 metri).


La scena musiva si divide in tre registri: un segmento centrale con figure policrome, una cornice ornamentale anch'essa policroma (sei riquadri rivolti verso l'esterno con raffigurazioni di gladiatori) ed un motivo a lastroni. Ci sono giunti cinque dei sei riquadri con combattimenti ed in queste rappresentazioni i duelli si svolgono sempre fra classi diverse di gladiatori: nella realizzazione del manufatto, spicca non soltanto la resa attenta delle armi e del vestiario, ma anche la scelta artistica di raccontare il momento fatale della lotta, quando si decide chi è il vincitore e chi è lo sconfitto. Appare escluso il legame tra la committenza dell'opera ed il mondo della gladiatura: piuttosto, anche in questo caso, il motivo iconografico riflette la fortuna degli spettacoli in tutto il mondo romano.


 

Il Mosaico di Augusta Raurica è esposto al MANN, così come nella prima tappa della mostra all'Antikenmuseum und Sammlung Ludwing di Basiliea, dopo la campagna di restauro sul reperto.

Il capolavoro non è stato mai presentato in alcun allestimento in Italia.


COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

VI ASPETTO DOMANI POMERIGGIO SEMPRE CON I "Gladiatori" al MANN

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