mercoledì 7 aprile 2021

"Gladiatori" al MANN - Il percorso off: tra tecnologia e didattica, nel Braccio Nuovo del MANN è “Gladiatorimania”

Potrebbe essere definita la settima sezione della mostra: in realtà “Gladiatorimania” è un itinerario off, che, prima o dopo aver visitato l’allestimento nel Salone della Meridiana, permette di raccontare i Gladiatori anche grazie alle più innovative tecnologie della comunicazione. 


Dal piano terra del Braccio Nuovo del Museo, oltrepassando un ingresso che ripropone le suggestioni dell’accesso in un Anfiteatro realizzato da Scenografie Rubinacci, è possibile seguire, in due livelli, un suggestivo racconto incentrato su diversi temi: l’addestramento; la dieta dei Gladiatori ed il cibo del pubblico; il combattimento; le armature, i luoghi dei giochi e le venationes; i conforts in anfiteatro; la cura del corpo in anfiteatro: tra profumi e ferite; la fortuna dei Gladiatori; Gladiatori in gioco.

Contrassegnano il percorso, proprio per definirne la natura divulgativa , i disegni, firmati da Mario Testa (Scuola Italiana di Comix) ed inclusi nella pubblicazione Panini dedicata ai Gladiatori. 

 

Parte 1: L’addestramento

Il viaggio inizia, naturalmente, dalla formazione degli antichi combattenti: in esposizione vi sono le riproduzioni di armi, il diorama della palestra di Lentulo Batiato a Capua e quello con figure di gladiatori nella palestra prima del combattimento (realizzazione diorami: Ars Invicta). In esposizione anche due ampolle di olii con strigile per la detersione del corpo dopo gli allenamenti (Rancati). Grazie ai monitor collocati nell’allestimento, possibile soffermarsi su un cortometraggio in computer grafica con la ricostruzione della Schola Armaturarum (il video è a cura dell’architetto Marco Capasso – Marco Capasso Studio Creativo). Nel cavedio, la visita continua con la suggestione della riproduzione dell’interno del Quadriportico dei Teatri di Pompei, luogo di allenamento dei gladiatori.

Parte 2 – La dieta dei gladiatori e il cibo del pubblico

Tra passato e presente, quasi per essere a tavola con gli eroi delle arene: in allestimento, vi è un video sulla vita quotidiana dei gladiatori, in cui si analizzano gli elementi di continuità con la dieta degli atleti di oggi. Nei pannelli in sala, presente anche un focus sul cibo del pubblico, prima e durante gli spettacoli. Da non perdere una piccola postazione olfattiva, allestita con gli arredi scenici della ditta Rancati che, tramite campioni per il pubblico, permette di percepire gli aromi di alcuni degli alimenti che, in tutte le zone dell’Impero, costituivano la base per preparare il corpo agli allenamenti. 

 


Parte 3 – Il combattimento

Le riproduzioni delle “classi” dei Gladiatori grazie ai disegni di Luca Tarlazzi e i filmati in 3D per conoscere i segreti della gladiatura a cura del prof. Aldo Zappalà, la riproposizione di arredi romani negli anfiteatri ed il modello di un corno, forniti sempre dalla ditta Rancati: grazie ad una piccola sala proiezioni ed al nutrito apparato didattico, declinato in pannelli e ricostruzioni per il pubblico, è possibile dialogare con i più importanti contenuti archeologici della mostra, vivendo un percorso suggestivo per grandi e piccoli. 

 

Parte 4 – Le armature e i luoghi dei giochi

In esposizione, la copia di elmo da gladiatore in bronzo (Fonderia Nolana Del Giudice), che può essere toccato dal pubblico per capire consistenza e fattura di un simbolo dell’armatura dei Gladiatori; in allestimento, didascalie in braille per favorire la comprensione del pezzo esposto anche da parte degli ipovedenti e dei non vedenti (a cura dei Servizi Educativi del MANN). Disponibile la proiezione di un filmato con le fasi di costruzione dell’elmo da gladiatore: dalla scansione dell’opera originale alla fusione in bronzo della copia, inclusa la ricostruzione tridimensionale delle decorazioni dell’elmo (il cortometraggio è a cura del prof. Aldo Zappalà). In allestimento, vi sono anche le riproduzioni di corazze in scala 1:1 (arch. Silvano Mattesini) ed i diorami Lego anfiteatro (Antonio Cerreti). Sono dedicati agli edifici che ospitavano gli spettacoli, il video 3D sugli anfiteatri campani (prof. Aldo Zappalà) ed il filmato 'Le pitture dell'anfiteatro di Pompei' (Altair 4 Multimedia). Disponibili anche approfondimenti sul meccanismo di trasporto delle fiere nelle arene degli Anfiteatri in occasione delle venationes e sulle tipologie di animali impiegati nei giochi (a cura dello ZOO di Napoli). 

 

Parte 5 – Cura del corpo in anfiteatro: tra profumi e ferite

Bellezza e medicina per conoscere da vicino i Gladiatori, gli spettatori ed i confort previsti in anfiteatro. Presente, grazie alla rete con Il Museo delle Arti Sanitarie di Napoli diretto dal prof. Gennaro Rispoli, un corner dedicato all’origine della medicina con un focus sulla cura delle ferite e dei traumi dei gladiatori: la sezione didattica comprende le riproduzioni di strumenti chirurgici di epoca antica a confronto con gli strumenti moderni, per capirne a fondo l’evoluzione.

 

Parte 6 – La fortuna dei gladiatori

E’ la sezione più cinematografica del percorso off: in allestimento, per i cinefili e non solo, il coprispalla usato da Russel Crowe nel film ‘Il gladiatore’. Da non perdere anche la ricostruzione del dipinto ‘Pollice verso’ di Jean-Leon Gerome (Antonio Cerreti), il diorama sui Gladiatori/Ufo Robot (Ars Invicta) ed il filmato più didattico sulla fortuna iconografica dei Gladiatori (Altair 4 Multimedia ed Ars Invicta).

 

Parte 7 – Gladiatori in gioco

Questa sezione costituisce la parte ludica della mostra: in sala, sono allestite sagome di gladiatori autoportanti (su sfondo), ritratti nei disegni della Scuola Italiana di Comix: è possibile, così, scattare una foto accanto all’immagine del combattente; ancora, una lavagna con grandi fogli dà l’opportunità di disegnare, facendo liberare la fantasia di grandi e piccoli. Infine, una novità: “Gli scacchi archeologici del MANN”, realizzati dallo studio 3DnA s.r.l (Alessandro Manzo, Fabio Tango, Stefano Ciaramalla, Mariano Abbate). I pezzi del gioco sono costituiti da immagini dei reperti esposti al Museo. Anche in questo caso è presentato un prototipo tattile con didascalie in braille a cura dei Servizi Educativi del MANN su una proposta progettuale di Ludovico Solima (Università della Campania “Luigi Vanvitelli”).

Nella saletta Ambassador a piano terra del Museo, è proiettato il video “Gladiatori di carta”, realizzato da due artisti (Sara Lovari per i costumi di carta e Mauro Maurizio Palumbo per la coreografia): il cortometraggio si intitola 'Gladiatori di carta' e mette in luce anche la fragilità, dietro le armature, dei personaggi che, spesso, erano chiamati (costretti)  a diventare gladiatori; in esposizione vi è anche l’armatura di carta usata per il cortometraggio.

L’allestimento della sezione “Gladiatorimania” è firmato dall’architetto Silvia Neri con lo scenografo Paolo Pariota; il progetto grafico è di Francesca Pavese con Sintesi Studio. I testi sono di Valentina Cosentino e Rosaria Perrella.

I contenuti multimediali, così come le ricostruzioni virtuali dell’Anfiteatro di Pompei, sono stati inseriti nel quadro di interventi promossi nell’ambito del PON sulla digitalizzazione (PON CULTURA E SVILUPPO FESR 2014/20- Progetto “Digitalizzazione di fondi librari, archivistici e documentari cartacei custoditi dal MANN e informatizzazione dei relativi dati informatici”).


COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

VI ASPETTO DOMANI POMERIGGIO SEMPRE CON I "Gladiatori" al MANN

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