giovedì 23 settembre 2021

AVELLINO - GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO

 Museo del Palazzo della Dogana dei Grani



Sabato 25 settembre 2021, ore 19.30-22.30 | domenica 26 settembre 2021, ore 9.30-13.30
Patrimonio culturale: TUTTI inclusi! Apertura Straordinaria del museo e della mostra “La Dogana nella Dogana. Atripalda e Avellino: Dogane a confronto”

Sabato 25 e domenica 26 settembre il Museo del Palazzo della Dogana dei Grani di Atripalda effettuerà due aperture straordinarie: la sera di sabato, dalle 19.30 alle 22.30 con ultimo ingresso alle ore 22.00, la mattina di domenica dalle 9.30 alle 13.30 (ultimo ingresso ore 13.00). All’interno dell’edificio storico della Dogana dei Grani, il percorso museale recupera il racconto realizzato nel 1996 per presentare i frutti della ricerca archeologica del sito di Abellinum, che consente ancora oggi di far emergere le potenzialità narrative degli oggetti e dei contesti esposti, in un sapiente equilibrio tra informazione rigorosa e comunicazione coinvolgente, nel luogo corrispondente alla piazza principale della città, dove l’antica Dogana, posta all'incrocio di importanti vie di comunicazione tra la Puglia e Napoli, rappresenta ancora oggi il centro propulsore di iniziative culturali, di attività di studio e ricerca. In occasione dell’apertura sarà possibile visitare anche la mostra permanente “La Dogana nella Dogana. Atripalda e Avellino: Dogane a confronto”: attraverso le statue provenienti dalla facciata della Dogana di Avellino, devastata trent’anni fa circa da un terribile incendio e considerata una delle principali emergenze architettoniche del nucleo urbano antico, l’esposizione racconta la storia, ancora poco conosciuta, delle dogane di Atripalda e Avellino a partire dal periodo medievale. L’iniziativa, realizzata in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, è realizzata in collaborazione con la locale Pro Loco per la promozione di itinerari turistici alla scoperta dei principali beni culturali e luoghi della cultura del Comune di Atripalda, che comprendono anche gli scavi archeologici di Abellinum, gestiti dalla locale Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, e la Basilica di Sant’Ippolito con lo Specus Martyrum. 

COME DA COMUNICAZIONE  RICEVUTA

 

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