martedì 21 settembre 2021

LOREDANA GALANTE. La Rivoluzione Gentile

 A cura di Nadia Stefanel

Fondazione Dino Zoli, Forlì
18 settembre 2021 - 15 gennaio 2022
Mostra promossa da Dino Zoli Textile e Fondazione Dino Zoli 


 

"La Rivoluzione Gentile" di Loredana Galante è stata presentata sabato 18 settembre negli spazi della Fondazione Dino Zoli di Forlì, promotrice della mostra insieme a Dino Zoli Textile. Erano presenti l'artista, la curatrice Nadia Stefanel e l'intera famiglia Zoli - Monica, Marco e Dino Zoli - che ha abbracciato e sostenuto il progetto sin dalle fasi iniziali.

L'esposizione, visitabile fino al 15 gennaio 2022, nasce dalla residenza d'artista ("Premio Speciale Dino Zoli Textile" ad Arteam Cup 2019) tenutasi nel settembre 2020 presso l'azienda tessile Dino Zoli Textile, da sempre attenta all'ambiente, alla cultura e al sociale, in linea con la filosofia di Dino Zoli Group.

Parole chiave: cura, condivisione, allenamento alla gentilezza, responsabilità. Loredana Galante, genovese per nascita ma residente a Milano, ha fatto del proprio cognome un manifesto programmatico, invitando le persone a rivoluzionare la propria quotidianità a partire da piccoli gesti di gentilezza. «La Gentilezza - dice l'artista - è demodé e troppo poco sensazionalistica per essere notata in fabbriche cacofoniche ed accelerate ma c'è chi la pratica. La corazza in dotazione è minima, permeabile, fragile. Ci vuole tempo per assimilare, accogliere, ricucire, rammendare strappi e ferite, ma anche per ammirare il disegno fatto con il filo di parole scelte, scenari rassicuranti, costellazioni sentimentali».

Il percorso espositivo si sviluppa a partire dall'installazione site-specific "Come acque versate", realizzata durante la residenza forlivese. All'interno di una grande piscina, sono inseriti innumerevoli ritagli di tessuto, gli sfridi di lavorazione di Dino Zoli Textile, lunghi e arrotondati come le onde del mare. Acque nelle quali ci si può idealmente immergere per cercare i pensieri raccolti attraverso una call to action e trascritti o ricamati sulle strisce di tessuto. L'artista aveva chiesto, infatti, nei mesi precedenti, di pensare ad una frase, un pensiero, una considerazione, una riflessione, un intento per agire insieme, per scrivere un programma condiviso che, come un'onda di miglioramento, ci aiutasse nella costruzione di un sentire comune, soprattutto dopo il periodo di lockdown e di chiusura verso gli altri. Sono state coinvolte scuole di ogni ordine e grado, associazioni e cooperative, ma anche singoli individui, che hanno aderito con entusiasmo. I bordi della vasca sono realizzati con dieci pannelli di 70x100 cm, caratterizzati da un insieme armonico di suggestioni disegnate dall'artista, poi elaborate al computer e stampate con apposite macchine su raso di cotone misto a poliestere di Dino Zoli Textile, con successivi interventi a ricamo. Il visitatore è condotto verso la piscina da cinque "Portatrici": tele ricamate, libere e fluttuanti, appese al soffitto, che evocano sembianze di donna.

Nel corso della mostra, l'installazione "Come acque versate" sarà arricchita con ulteriori pensieri e riflessioni che potranno essere inviati direttamente all'artista scrivendo a info@loredanagalante.it.

A completamento dell'esposizione, una serie di acrilici su tela che raccontano il mondo di Loredana Galante, frutto di una ricerca ultraventennale, che si avvale di differenti medium e che si inserisce anche nel solco della tradizione della Performance Art. «Dipinti che, come racconta l'artista, sono tapisserie in cui compiere itinerari tra oggetti, racemi, animali complici di qualche sortilegio. Appunti, scritte, forse istruzioni. Per leggerli occorre inclinare la testa, mettersi a testa in giù, cambiare il punto di vista».

Sono, inoltre, esposti alcuni lavori inediti, realizzati appositamente per l'occasione attraverso la tecnica del collage, applicata ai tessuti di Dino Zoli Textile.

«Loredana - spiega Nadia Stefanel, direttrice della Fondazione Dino Zoli - nel suo fare fluttua, procede per suggestioni date dalla memoria, dai sogni e dai ricordi. Ama mettere insieme spunti diversi che affiorano in libertà, per parlare anche di lei, si esprime senza filtri attraverso le immagini, siano esse pittoriche, o rappresentazioni teatrali, o legate alla trama di un testo letterario. È spinta da una fervida immaginazione e dal desiderio di oltrepassare i confini, aspira a rompere il nostro sguardo convenzionale sulle cose, per individuare nuove vie e incidere nella realtà, arrivando a metterne in discussione gli stessi limiti. Utilizza un linguaggio analogico, che ha due caratteristiche: l'assenza di categorie spazio-temporali e della negazione, questo significa che nelle sue opere ci sono solo giustapposizioni tra cose, non legate da un filo prettamente logico, ma accostate per analogia, che denota una sua comunicazione tra conscio e inconscio molto forte. Ogni gesto, ogni opera, ogni performance, ogni attività condivisa costituisce un nuovo tassello nella costruzione di un sentire comune, elemento fondante di quella Rivoluzione Gentile che dà il titolo alla mostra».

«Creatività, ricerca e innovazione sono alla base del nostro lavoro - spiega Monica Zoli, socia di Dino Zoli Textile - e l'esperienza di collaborare con artisti ospitandoli in residenza nei nostri stabilimenti è occasione importante di scambio e crescita. Dopo l'emergente Elena Hamerski, scelta nell'edizione 2018 di Arteam Cup, è stata la volta di Loredana Galante e del suo magico progetto di Rivoluzione Gentile, i cui temi di cambiamento, cura, attenzione e rispetto ci risuonano profondamente. Arte e Impresa come Vita e Lavoro sono associazioni di mondi che si completano a vicenda. Colgo l'occasione per invitare i colleghi a sostenere la cultura, che è bene comune. Noi abbiamo un interlocutore privilegiato nella Fondazione Dino Zoli, anima culturale del Gruppo, ma le modalità possono essere le più varie, anche questo esercizio stimolante di creatività».

La personale, inserita nel programma "Who's next", è stata in parte realizzata grazie al supporto dei numerosi sostenitori che nel 2020 hanno partecipato al crowdfunding lanciato sulla piattaforma Eppela. 

La Fondazione Dino Zoli è aperta al pubblico da martedì a venerdì ore 9.30-12.30, sabato e domenica ore 9.30-12.30 e 16.00-19.00, chiuso lunedì e festivi. 

Ingresso libero previa presentazione del Green pass. 

Eventuali modifiche agli orari di apertura, dettate dalla situazione sanitaria, saranno tempestivamente comunicate sul sito web e sui canali social della Fondazione. La mostra è realizzata con la collaborazione dell'associazione culturale Arteam di Albissola Marina (SV), il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Forlì e il contributo di Emicon AC S.p.A. Climate Solutions; partner Fratelli Bandini, Perricone srl e Studio Rufus. Per l'occasione sarà realizzato un catalogo digitale. 

 

Per info: www.fondazionedinozoli.com.

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA


 

Nessun commento:

Posta un commento