lunedì 6 settembre 2021

PIERO DORAZIO - OLTRE LA FORMA


15 settembre – 26 novembre 2021
Opening 15 settembre | dalle 10 alle 20 


      



“Volevamo fare un’arte che potesse servire anche come decorazione, un’arte accessibile non intellettuale, un’arte nuova  basata sulla forma perché i contenuti sono impliciti della forma, un’arte attraente per attrarre la gente e piacere”   
Galleria Gracis inaugura la stagione autunnale all’insegna del piacere: dal 15 settembre al 26 novembre una  selezione di opere astratte di Piero Dorazio (Roma, 29 giugno 1927 – Perugia, 17 maggio 2005) disegneranno le sale di piazza Castello 16 con trame di luce e di colore. 

Oltre 20 lavori, realizzati in un arco temporale compreso tra il 1955 e il 1988, testimoniano la vocazione  sperimentale polivalente e di ampio respiro di Dorazio che, avvicinatosi alla pittura agli inizi degli anni ’40,  attraversa le oltre cinque decadi successive con uno spirito sensibile all’innovazione e al cambiamento. Ne scaturisce un percorso artistico fertile ed eterogeneo che, pur nella continua adesione ai cardini  fondanti della sua pittura – il futurismo di Balla, Boccioni, Severini e Magnelli, il suprematismo di Malevič,  l’astrattismo di Kandinskij –, progressivamente si arricchisce degli influssi che derivano dagli incontri che  costellano la sua carriera.
 
Nel 1947 Dorazio fonda con Carla Accardi, Ugo Attardi, Pietro Consagra, Mino Guerrini, Achille Perilli,  Antonio Sanfilippo e Giulio Turcato il gruppo Forma 1 con cui porta avanti un'arte incentrata sulla  preminenza della forma nella sua consistenza essenziale, eliminando nelle opere ogni pretesa simbolista,  concettuale o psicologica.
 
Nel 1953 si trasferisce a New York ed entra in contatto con Willem de Kooning, Mark Rothko, Jackson  Pollock, Barnett Newman, Robert Motherwell e il critico d'arte Clement Greenberg. Le sue composizioni si  arricchiscono di nuove cromie, dell’astrattismo caotico di de Kooning, della sovrapposizione luministica di  Rothko e le ampie campiture cromatiche si infittiscono nella foresta di linee ortogonali dei reticoli.  
 
Nel 1962 viene invitato a far parte del Gruppo Zero, con cui condivide numerose mostre collettive e  pubblicazioni. La vicinanza dell’arte di Dorazio alle sperimentazioni ottico cinetiche, in quegli anni  caratterizzate dalla ricerca di nuove forme espressive e procedimenti artistici, si concretizza non in una  sperimentazione materiale tramite l’inserimento di elementi tecnologici nel processo creativo dell’opera,  ma in una continua ricerca sulla luce e sul colore in relazione alla sintesi percettiva della visione.  
 
Allo scadere degli anni ’60 le composizioni coloristiche di Dorazio allargano le superfici, tornando spesso  sulle riflessioni iniziali del suo lavoro di derivazione cubo futurista, ma con colori piatti, volutamente  inespressivi, simbolo di un geometrismo puro, che si contraddistinguono per la singolare emanazione di  una luce propria.  
 
Le opere in mostra evidenziano il costante lavoro condotto da Dorazio nell’arco di trent’anni volto all’esplorazione delle infinite possibilità espressive del colore, attraverso un allestimento in cui  l’impalpabile profondità dei fitti intrecci di reticoli si confronta con la purezza di superfici definite da ampie  campiture di colore accostate in rigide forme geometriche: un percorso che conferma la maestria  dell’artista romano nel distillare il valore assoluto del colore che, resettando totalmente l’utilizzo del chiaroscuro, trova la sua identità al variare della luce diventando esso stesso luce. Ne emerge un’esplosione di colori, emanazione di una brillante energia scarna da concettualismi che,  ancora oggi, cattura lo sguardo dello spettatore e lo avvolge in un gioioso caleidoscopio. 

 
Orari:
lunedì - venerdì 10.00 - 13.00 | 14.00 - 18.00  
sabato 18 settembre 10-18
domenica 19 settembre su appuntamento

Galleria Gracis srl
WWW.GALLERIAGRACIS.COM
 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

Nessun commento:

Posta un commento