mercoledì 13 ottobre 2021

“Morcone, ponte della vedova e oasi WWF lago di Campolattaro”per la rubrica Passeggiate trekking e fotografia di Vincenzo Amirante



Questa settimana la rubrica ci porterà nel comune di Morcone (BN). Il centro abitato si erge sulle ripide falde di un'altura collinare, posta alle pendici del massiccio montuoso del Matese e si affaccia  sulla valle del fiume Tammaro.




Per approcciarci all'escursione siamo saliti con la macchina verso la parte vecchia del paese e abbiamo parcheggiato lungo la strada, nei numerosi posti auto disponibili.  Nei pressi ci sono alcuni sentieri. Noi abbiamo preso quello che porta verso il ponte detto della vedova (secondo la tradizione fu fatto erigere dalla vedova in memoria del suo unico figlio travolto dal torrente Ceca) . 



Il percorso trekking attraversa un bosco in un ambiente incontaminato ed è abbastanza facile, lungo il tragitto ci sono dei punti di sosta realizzati con strutture il legno e panchine.
 


Siccome la nostra escursione si è tenuta a fine agosto il torrente era completamente secco, quindi siamo potuti scendere nel letto del torrente e passare sotto l'arcata del ponte.



Proseguendo per il sentiero e successivamente su strada asfaltata, si costeggiamo i resti del Castello medievale (la Rocca) risalente al X secolo poi siamo arrivati nel centro storico, dal lato opposto a dove avevamo lasciato l'auto. Abbiamo visitato il borgo con pochi abitanti. Lungo il percorso fatto di scale e vicoli si trovano alcune case diroccate e altre splendidamente restaurate e piene di fiori. Dal borgo si gode una bella vista sulla vallata circostante.
 


 

All'interno del borgo si aprono piccole piazze, tra esse le più suggestive sono piazza del Pozzo (adornata da una fontana con lavatoio del 1826) e Piazza san Marco. Da segnalare la presenza di numerose chiese ad esempio la chiesa di san Marco, di san Martino, di san Michele Arcangelo, della SS.ma Annunziata ecc.
 

Una volta giunti alle macchine ci siamo diretti verso la diga di Campolattaro, sul fiume Tammaro, progettata nella metà degli anni ’70. I lavori iniziarono nel 1981 e furono ultimati nel 1993.
 

La piana alluvionale del fiume e l'invaso artificiale creano una zona umida (zona di protezione speciale) gestita dai volontari del WWF. 



 

L'ingresso dell'Oasi è sulla strada provinciale 100, in Località Selvapiana, Contrada Cuffiano. Una volta entrati nell'oasi vi è un suggestivo percorso che porta al lago.

Percorso di tipo E (escursionistico) adatto a tutti consigliate scarpe da trekking, bastoncini
acqua e colazione al sacco.













Vi aspetto la prossima settimana.  Un ringraziamento ad Annamaria Somma (presente in alcune foto).


 

 

Grazie e ci vediamo mercoledì prossimo.

Ciao da Vincenzo!

 

4 commenti:

  1. Bella escursione, e belle foto un percorso da fare lentamente per godere i bellissimi scorci, e scoprire queste bellezze della nostra regione non molto conosciute ai più. Complimenti per le foto.

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  2. Complimenti, spero di partecipare anch'io presto !

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  3. Belle foto e molto bella la ragazza

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  4. Bellissimo posto, raccontato benissimo e con foto stupende 🙂

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