martedì 2 novembre 2021

Artissima 2021 | novembre 5 - 7 | Torino

In occasione di Artissima 2021, Tornabuoni Arte è lieta di presentare un progetto espositivo basato su tre grandi artisti italiani del XX secolo - Alighiero Boetti, Piero Dorazio ed Emilio Isgrò - incentrato su come il concetto di segno abbia influenzato la loro ricerca.




La manualità è per Boetti un elemento fondamentale evidenziato in molte delle sue opere, come nella serie Biro in cui la colorazione della carta attraverso l'uso della penna crea una composizione di segni, ognuno diverso dall'altro.

D'altra parte, nelle carte quadrettate di Boetti, il segno e il disegno sono esposti in un intervento preciso e metodico che lo porta a colorare alcuni quadrati per creare una sequenza che corrisponde a una stringente logica matematica.

Se dunque in Boetti il segno ha un aspetto quasi scientifico, in Piero Dorazio diventa sperimentazione del colore. Nelle sue opere, infatti, l'artista esplora i contrasti tra i vari colori attraverso pennellate che vengono ripetute una accanto all'altra o sovrapposte per creare i Reticoli. La luce diventa protagonista dell'opera modulando la superficie pittorica e la percezione dell'opera stessa.

Per Emilio Isgrò il segno diventa cancellatura, chiave di volta di tutto il suo lavoro a partire dagli anni '60, quando inizia ad applicare questa tecnica alle enciclopedie. Togliendo alcune parole, semplicemente coprendole con una densa pennellata di colore, Isgrò vuole focalizzare l'attenzione dello spettatore su altri elementi che diventano essi stessi il senso dell'opera.

Tornabuoni Arte cerca di mettere a confronto questi tre artisti per mostrare come il segno possa essere declinato e trasformato secondo linguaggi artistici diversi, eppure accomunati dallo stesso elemento che definisce il lavoro di un artista fin dai tempi antichi. 

 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

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