mercoledì 17 novembre 2021

"La baia di Ieranto" per la rubrica Passeggiate trekking e fotografia di Vincenzo Amirante


Questa settimana ritorneremo in una delle zone più conosciute al mondo, ossia la penisola sorrentina, precisamente nel comune di Massa Lubrense, ma andremo a scoprire un posto poco conosciuto, ossia la baia di Ieranto che molti chiamano anche la spiaggia di Nerano.
 


Per arrivare Nerano bisogna percorrere la strada che da Sant'Agata sui due golfi porta giù verso marina del cantone. Arrivati alla piazzetta di  Nerano lasciamo l'auto in uno dei pochi posti liberi disponibili, oppure in un parcheggio a pagamento, e in piazzetta è anche possibile acquistare cibi e bevande.
 

Poco dopo la piazzetta sulla destra vi è il sentiero che conduce alla baia. Il primo tratto e agevole e pianeggiante fino ad incrociare sulla sinistra la casa dove soggiornò scrittore George Norman Douglas.
Da questo punto la discesa diventa ripida, su gradoni scavati nella roccia, questo percorso era quello che percorrevano gli operai che si recavano a lavorare alla cava di calcare. 

 

La cava  forniva roccia calcarea allo stabilimento dell'italsider ed è stata in funzione fino alla chiusura della fabbrica.
 

Arrivati a metà strada vi è un bivio dove a destra si scende sulla spiaggia, ma è un percorso abbastanza ripido, mentre a sinistra si va verso la torre (facente parte delle torri di avvistamento in funzione fino alla caduta del regno delle due Sicilie), che è stata recentemente restaurata ed è fruibile con visita guidata.


Dopo a torre scendiamo per delle scale in pietra, restaurate con l'aiuto dei volontari, alla spiaggia vera e propria.  
 

La spiaggia è fatta di piccoli ciottoli e l'acqua cristallina, di fronte si possono ammirare punta campanella e l'isola di Capri.

 
Sulla sinistra dell'insenatura vi è quello che resta del vecchio pontile di ormeggio per il trasporto del materiale,  più in alto alcune strutture facente parti della vecchia cava.
 

L'intera area fu donata dall' Ilva alla collettività e tuttora gestita dai volontari del FAI.
 

Nel periodo estivo è facile incontrare sul percorso gruppi di bagnanti con ombrellone e borse frigo.
Per tornare indietro bisogna ripercorrere lo stesso tragitto che risulta essere molto faticoso in salita.







Percorso di tipo E  (escursionisti)
Consigliate scarpe da trekking bastoncini abbigliamento adeguato alla stagione.
Soprattutto nei mesi estivi indispensabile portare acqua, non ci sono fontane lungo il percorso.
Tempo di per la discesa circa un'ora


Vi aspetto la prossima settimana.

Grazie e ci vediamo mercoledì prossimo.
Ciao da Vincenzo.

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