martedì 1 febbraio 2022

Torna il "Tavolo dei «postali»" - Dal 7 febbraio


Lunedì 7 febbraio riprenderà il “Tavolo dei «postali»” versione digitale: dieci conferenze a cadenza settimanale dedicate al mondo della posta, raccontato da chi lo interpreta come strumento d’arte, conservazione, cultura, intrattenimento. La partecipazione è libera e gratuita


Prato (31 gennaio 2022) - Un calendario di dieci serate dedicate al mondo della posta visto secondo quattro filoni: arte, conservazione, cultura, intrattenimento. Torna “La posta mai immaginata”, ciclo di conferenze libere e gratuite firmato dal “Tavolo dei «postali»”.

A proporlo sono, come l’anno scorso, il Museo storico della comunicazione (ministero dello Sviluppo economico), l’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi”, l’Unione stampa filatelica italiana e il quotidiano digitale “Vaccari news”.

Gli appuntamenti si svolgeranno per dieci lunedì dal 7 febbraio tra le ore 21 e le 22; i dati di accesso alla piattaforma Zoom vanno chiesti alla e-mail museo.comunicazioni@mise.gov.it qualche giorno prima del singolo incontro.

Successivamente le registrazioni saranno inserite nella pagina Youtube del Polo culturale che fa capo al Mise: urly.it/3hd8z.

Il programma

Lunedì 7 febbraio, ore 21:00

Chiara Simon, responsabile del Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa, Trieste

“Il Museo postale di Trieste si racconta”

Lunedì 14 febbraio, ore 21:00

Elisabetta Bartoli, ricercatrice senior di Filologia latina medievale e umanistica, Università di Siena

“Amasio amasia. Lettere d’amore dal Medioevo latino”

Lunedì 21 febbraio, ore 21:00

Gloria Camesasca, archivista e ricercatrice

“Luigi Tavelli (1814-1895): l'uomo che sognava le Poste”

Lunedì 28 febbraio, ore 21:00

Cristina Sosio, curatrice dello Spazio arte contemporanea sperimentale di Quiliano (Savona)

“Quiliano e l’arte postale: il progetto Sacs”


Lunedì 7 marzo, ore 21:00

Maria Grazia Chiappori, dottoranda “Sapienza” Università di Roma

“Gli esordi dell’architettura postale tra '800 e '900”

Lunedì 14 marzo, ore 21:00

Anna Torterolo, storica dell’arte

“Spazi da amare, spazi da attraversare: il viaggio in Italia nei libri della Biblioteca di Brera”

Lunedì 21 marzo, ore 21:00

Luca Esposito, architetto e ricercatore

“La strada regia delle Calabrie: ricostruzione cartografica del cammino postale settecentesco”

Lunedì 28 marzo, ore 21:00

Graziano Lebiu, ideatore del Museo dell’arte filatelica infermieristica di Villamassargia (Sud Sardegna)

"Dimensione e modernità dell'infermieristica nel linguaggio filatelico"

Lunedì 4 aprile, ore 21:00

Liliana Tangorra, ricercatrice in Storia dell’arte comparata, Università di Bari “Aldo Moro”

“Le cartoline raccontano la metamorfosi urbanistica tra XIX e XX secolo. I casi di Bari, Roma e Lecce” 

Lunedì 11 aprile, ore 21:00

Kurt Baumgartner, responsabile del Museo della Posta svizzera, Mendrisio (Ticino)

“Ptt, il museo dei ricordi”



L’organizzazione

Il “Tavolo dei postali” nasce come idea nel 2018 e trova come proponenti l’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi”, l’Unione stampa filatelica italiana e il quotidiano on-line specializzato nel settore postale “Vaccari news”.

Parte dalla constatazione che in Italia esistono diverse realtà, pubbliche (come musei e comuni) o private (associazioni e singoli), che fanno del settore postale un vettore d’arte, conservazione, cultura, intrattenimento. L’idea era, ed è, metterle allo stesso tavolo (da qui il nome), farle conoscere e interagire fra loro.

Un primo passo è stato l’incontro, a Prato, dell’11-12 ottobre 2019, partecipi diciotto realtà (nomi e interventi su https://www.usfi.eu/congressi/). Vista la crisi sanitaria, nel 2021 sono nati quelli digitali; le prime undici conferenze si sono tenute dal 12 aprile al 21 giugno.

Ciascun approfondimento dura all’incirca sessanta minuti, trenta dei quali di relazione vera e propria (con l’ausilio di power point e/o video) e il resto lasciato a domande e riflessioni.

Ospite ideale è lo stesso Museo storico della comunicazione, che promuoverà il calendario nella sua rete e poi, come l’anno scorso, inserirà le conseguenti registrazioni nella pagina Youtube del Polo culturale che fa capo al Mise: urly.it/3hd8z.

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

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