venerdì 13 maggio 2022

Virgole d’Artista di Rosaria Matarese

Sabato 21 maggio 2022, dalle ore 16.30 presso Movimento Aperto, via Duomo 290/C a Napoli, si inaugura la mostra Virgole d’Artista, personale di Rosaria Matarese


 

La mostra resterà aperta i lunedì e i martedì, ore 17:00 - 19:00, i giovedì ore 10:30 - 12:30 e su appuntamento, fino a sabato 11 giugno.


 

In mostra opere di piccole dimensioni, ma non per questo opere minori, tutte inedite, quasi tutte realizzate in questi ultimi anni, quelli della pandemia. Alle pareti , a destra nove “cassette”, che riconducono ai Pratascabili, sculture praticabili e tascabili, nel 2016 nella mostra antologica del PAN, che , poi, a loro volta proseguivano le sculture praticabili degli anni sessanta di Mario Persico e della stessa Matarese. Di fronte altrettanti “disegni”, interventi dell’Artista su vecchie carte di famiglia, addirittura su disegni del nonno, che ne proseguono e ne stravolgono il senso, usando le stesse tecniche. Sono “pensieri bui”, nell’epoca del Covid .Al centro della sala, nove “sculture da comodino”, che, non ingannino le dimensioni ridotte, hanno il respiro di grandi sculture, come fossero maquettes di grandi monumenti, magari da collocare in un parco giochi per bambini, suggerisce l’artista, con l’ironia che la caratterizza.

 


 

Infine, Il suonatore di lingua, introduce il percorso dalla parete d’ingresso. Che il visitatore si fermi a leggere i titoli, veri testi poetici, indispensabili per apprezzare fino in fondo questi straordinari lavori!


 

Federica Di Biasi, giovane studiosa che di Matarese cura l’Archivio, introduce la mostra con un testo critico molto penetrante: “Si è scelto di esporre opere mignon – così definite dalla stessa artista - che si pongono come prelibati assaggi del suo fare artistico.


 

Diversi nuclei tematici e materici accomunati da convergenze temporali e artistiche, opere le cui intuizioni e manifestazioni prime hanno origine nel passato, ma per i valori artistici e riflessivi che veicolano, fanno parte tanto del passato quanto del presente, creando un cortocircuito che anima i suoi pratascabili e li rende tabernacoli votati all’epifania di un eterno presente, sempre attuale e quanto mai vero. Ritroviamo, quindi, le Carte antiche, vecchi documenti su cui l’artista pone il suo segno grafico; seguendo tecniche di ispirazione surrealista, realizza volti scarni, ancestrali, caratterizzati dal tipico sberleffo, ironico e dissacrante che l’inchiostro nero però trasforma in una propaggine viva e infettiva, pronta a corrompere lo spazio che la circonda.” Scrive. E poi, ancora:” Particolare menzione meritano le creazioni nate nella difficile situazione pandemica degli ultimi due anni, dove prende corpo, in opere ansiogene e perturbanti, caratterizzate da “elementi torbidi” - pensieri ossessivi che corrodono dall’interno, con cui l’artista vuole disorientare e scuotere il fruitore “ ed infine: “. Eppure, è da questa fragilità che nasce l’esigenza di creare qualcosa che duri e testimoni il nostro passaggio. È a questo imperativo che rispondono le Sculture da comodino, maquettes per monumenti pubblici, che giocano con l’assemblage di materiali di scarto, legni bruciati, elementi plastici, uova dalla valenza spaziale di matrice rinascimentale quali simboli di ri-nascita, occhi ri-proposti e ri-prodotti in chiara associazione al cinema surrealista di Buñuel.”


 

Da sottolineare il ruolo dell’artista Barbara La Ragione, autrice delle foto e dell’allestimento.

 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA


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