mercoledì 8 giugno 2022

Ercole Salvatore Aprigliano pittore e xilografo

A cura di Valerio P. Cremolini

inaugurazione 10 giugno ore 18.00


 


Dal 10 giugno il CAMeC Centro Arte Moderna e Contemporanea, riprende la già intrapresa ricognizione della vicenda artistica spezzina, dedicando un progetto espositivo inedito ad uno degli artisti del territorio più conosciuti ed apprezzati, Ercole Salvatore Aprigliano (La Spezia, 1892 - 1975), curato da Valerio P. Cremolini.
La vocazione di Ercole Salvatore Aprigliano per l’arte matura in età adolescenziale, quando Ercolino - così lo chiamavano -, contrariamente ai desideri della famiglia, quindicenne, bussa alla porta dello studio di Felice Del Santo. I tempi della sua giovinezza sono immersi nel ricco ambiente culturale che ha contraddistinto la città ligure: ricordiamo il sodalizio con il coetaneo Giuseppe Caselli, con lo scultore Enrico Carmassi, che gli sarà amico per sempre, con Emilio Mantelli, Francesco Gamba e Giovanni Governato, figure autorevoli della xilografia, che ebbe ne «L’Eroica» di Ettore Cozzani e Franco Oliva una sede di prestigioso rilancio; con il viareggino Lorenzo Viani e altri influenti autori, quali Amilcare Bia, Eugenio Brandolisio, Antonio Discovolo, Pietro Gaudenzi, Augusto Magli fino ai più giovani pittori che Aprigliano riceveva e consigliava amabilmente. Contribuiscono alla sua formazione culturale la lezione di Telemaco Signorini, ripetutamente presente nella provincia spezzina dal 1859 al 1899, il vivace cenacolo della Zimarra (composto inoltre da Renato Cogliolo, lo studioso Pietro Maria Bardi, gli artisti Giuseppe Caselli, Arturo Carmassi, Francesco Governato, Francesco Gamba, Cafiero Luperini e Alberto Caligiani), cui aderisce con entusiasmo nel 1920, ed i significativi incontri con importanti esponenti dell’arte al di fuori della provincia (Galileo Chini, Plinio Nomellini, Filippo Tommaso Marinetti, Enrico Prampolini, Fillia, etc).
La mostra intende ampliare gli studi già dedicati all’autore attingendo il suo contenuto dal cospicuo ed in gran parte inedito corpus di opere appartenenti agli eredi, cui si affiancano alcuni dei lavori facenti parte delle raccolte civiche e del CAMeC stesso. Il percorso espositivo affronta nel grande e piccolissimo formato le tematiche predilette dal pittore: la visione del paesaggio e dei luoghi frequentati (oltre ai dintorni, La Spezia di anni passati, che si fa riconoscere o scoprire dalle più giovani generazioni); il ritratto, sapientemente interpretato, l’autoritratto, coltivato dalla gioventù alla maturità. Un’ampia sezione è dedicata al disegno e alla xilografia, territori nei quali Aprigliano si muove con talento, esprimendo la sua propensione originale e versatile. Ad arricchire questa nuova indagine intorno all’artista, sono esposti i ritratti di Ercole Salvatore eseguiti dagli amici Enrico Carmassi, Guglielmo Carro, Rino Mordacci, oltre ad alcuni importanti attrezzi del mestiere conservati dalla famiglia: l’amata tavolozza, il cavalletto, il torchio, varie matrici, sgorbie e scalpelli impiegati nella incisione su legno.

Inaugurazione ad ingresso libero.
L’esposizione sarà visitabile fino al 25 settembre 2022.

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

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